Indice Ftse Mib: persa quota 17.000. Possibile test del supporto a 16.500 punti

Livio Spadaro

8 Febbraio 2016 - 12:06

L’indice Ftse Mib ha perso quota 17.000 punti scambiando attualmente sul livello di 16.900 punti. A questo punto sembra probabile un teste del supporto a 16.500 punti.

Indice Ftse Mib: persa quota 17.000. Possibile test del supporto a 16.500 punti

Seduta pesante per l’indice Ftse Mib che ha abbandonato quota 17.000 punti dopo aver rotto il supporto di breve a quota 17.140. Il listino milanese prosegue la corsa a ribasso appesantito sempre dal comparto bancario che quest’oggi è in attesa della pubblicazione di alcuni dati riguardanti 4 banche italiane.

Analizzando l’andamento degli altri indici europei, sembra che la propensione a ribasso riguardi l’intera europa visto che anche il Dax e il Cac 40 si stanno preparando a testare i supporti.

Pesante il listino ellenico che registra un -4,16%, scontando così le preoccupazioni riguardanti la tenuta del governo Tsipras. Nel dettaglio, si cercherà di capire l’andamento del Ftse Mib per i prossimi giorni, grazie all’utilizzo dell’analisi tecnica.

Ftse Mib: nuovo calo, pesano i bancari e Saipem

Seduta odierna nuovamente caratterizzata dal segno rosso per l’indice italiano Ftse Mib. Il listino milanese al momento perde l’1,85% che corrisponde ad un livello di 16.935 punti e che sancisce l’abbandono di quota 17.000 punti.

Sull’indice italiano sono tornati a pesare principalmente i titoli bancari e di Saipem che registrano i ribassi più pesanti. Quest’oggi sono attesi i seguenti dati di alcune banche italiane:

  • BPM - preconsuntivo di bilancio
  • Credem - preconsuntivo di bilancio
  • Creval - Cda bilancio
  • Finecobank - Cda bilancio

Non è detto che questi dati, se buoni, possano dare una spinta ai titoli bancari italiani visto che nella seduta di Venerdì gli stessi di Intesa San Paolo non sono riusciti a placare le vendite sul settore.

Borse: maggiori piazze d’affari su livelli di supporto

L’andamento del petrolio è probabile che abbia avuto un peso sull’andamento dell’indice italiano vista l’assenza di market mover di rilievo e con il focus puntato sulla giornata di Mercoledì, quando il presidente della Federal Reserve Janet Yellen testimonierà davanti al Congresso USA.

Attualmente, il Brent perde l’1,81% con il prezzo che si trova a 33,45$ a barile, mentre il WTI scende del -1,6% a quota 30,39$ a barile.

La situazione negativa riguarda tutti i listini europei, con il Dax e il Cac 40 che si avviano a testare anch’essi i supporti. L’indice azionario greco sta subendo una perdita del -4,16%, scontando così i timori su una tenuta del governo Tsipras che si sta confrontando con scioperi a valanga indetti per opporsi al taglio delle pensioni e all’aumento delle tasse.

Non va molto meglio anche per Wall Street, con il Nasdaq che si sta avvicinando a ritestare il livello di supporto intorno a 4.000 punti, oltre il quale potrebbe scendere verso quota 3.787 punti. Stesso discorso vale per lo S&P 500 e per il Dow Jones, entrambi in aree di supporto.

Sui listini statunitensi sta pesando la performance negativa del settore tecnologico che sta avendo particolari difficoltà a causa delle trimestrali non del tutto in linea con le attese, così come l’andamento del petrolio che appesantisce l’outlook sulle compagnie del settore statunitensi.

Ftse Mib: analisi tecnica di breve periodo

Ricapitolando quindi, molti indici stanno testando livelli di supporto importanti oltre i quali si amplificherebbero le attuali perdite. Il Ftse Mib in particolare si trova in una zona particolarmente delicata. Dopo aver rotto il supporto segnalato nell’ultimo articolo a 17.140 punti (minimo di breve), non sembra che al momento ci possano essere difficoltà a testare il secondo supporto visibile in area 16.500 punti.

Dall’analisi grafica emerge infatti una situazione ancora pesantemente ribassista con le medie mobili incrociate tutte a ribasso e gli indicatori tecnici ancora piuttosto deboli. Il RSI si muove poco al di sopra dell’area di ipervenduto, non segnalando ancora una fase di esaurimento del ribasso attuale.

L’ADX anche segnala un proseguimento della fase ribassista, con il -DM ben al di sopra del +DM e con l’ADX che si muove su valori ben superiori a 25, indice di forza del trend in atto.

Con questa configurazione, attualmente lo scenario più plausibile è quello di un test del primo supporto visibile a 16.500 punti. Unico spunto a rialzo rimane il superamento di quota 17.860 punti che, attualmente, sembra essere improbabile.

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