Secondo il sondaggio condotto da Money.it, il 53% dei lettori esprime un giudizio negativo sul suo conto, mentre il 41% si dice positivo e solo il 6% resta indifferente.
A pochi giorni dalla sua elezione, il nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, appare come una figura capace di suscitare entusiasmo e diffidenza in egual misura. Secondo il sondaggio condotto da Money.it, il 53% dei lettori esprime un giudizio negativo sul suo conto, mentre il 41% si dice positivo e solo il 6% resta indifferente.
Un risultato che riflette la natura polarizzante del personaggio e delle sue idee, ma anche il clima politico che accompagna ogni grande cambiamento.
Il sindaco più giovane di New York divide: Mamdani convince solo il 41%
Il risultato del sondaggio
Mamdani è entrato nella storia come il primo sindaco musulmano di New York e il più giovane a guidare la città negli ultimi cento anni. Nato a Kampala, in Uganda, nel 1991, e cresciuto nel Queens, il nuovo primo cittadino incarna il volto di una metropoli multiculturale e in costante trasformazione.
La sua elezione non rappresenta solo una vittoria personale, ma anche un segnale politico forte, in particolare per le comunità immigrate e per quella parte di elettorato progressista che chiede un cambio di paradigma nella gestione dei servizi pubblici.
Le promesse di Mamdani sono audaci: autobus gratuiti entro il 2027, congelamento degli affitti, salario minimo a 30 dollari l’ora entro il 2030 e supermercati comunali per contrastare il caro-vita.
Un programma che punta a costruire una città più equa e sostenibile, ma che solleva anche interrogativi sulla sostenibilità economica delle misure proposte.
L’idea di aumentare le tasse alle grandi imprese e ai redditi milionari divide l’opinione pubblica e preoccupa alcuni settori produttivi, mentre i sostenitori di Mamdani vedono in queste politiche un passo necessario per riequilibrare una città segnata da disuguaglianze crescenti.
Il 53% di giudizi negativi raccolti dal sondaggio indica che molti lettori guardano con scetticismo alle capacità del nuovo sindaco di tradurre la sua visione in risultati concreti. La mancanza di esperienza amministrativa di alto livello e i rapporti complessi con il mondo economico e immobiliare sono i principali punti deboli individuati dagli osservatori.
La sfida per Mamdani sarà quella di coniugare idealismo e realismo, mantenendo la fiducia degli elettori e garantendo che le riforme sociali non si traducano in squilibri finanziari o inefficienze strutturali.
Anche per il pubblico italiano, l’esperimento politico di Mamdani merita attenzione. New York è spesso laboratorio di politiche urbane che anticipano tendenze globali: dal diritto alla casa al trasporto pubblico sostenibile, fino ai modelli fiscali per finanziare i servizi.
Che il nuovo sindaco riesca o meno nel suo intento, il suo mandato potrebbe diventare un banco di prova per una nuova visione della città come bene comune, dove la giustizia sociale e l’efficienza amministrativa sono chiamate a convivere.
In fondo, il risultato del sondaggio lo conferma: Zohran Mamdani non lascia indifferenti — e forse è proprio questo il primo segno del cambiamento.
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