Guerra commerciale Usa - Cina, per Trump i nuovi dazi renderanno più forte il Paese

Elisabetta Scuncio Carnevale

10/05/2019

11/05/2019 - 00:09

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Donald Trump ha aumentato i dazi del 25% su 250 miliardi di dollari di beni e prodotti cinesi, la Cina pronta a reagire contro l’imposizione USA

Guerra commerciale Usa - Cina, per Trump i nuovi dazi renderanno più forte il Paese

Donald Trump non ha alcuna fretta di concludere un accordo commerciale con la Cina. Anzi, l’inquilino della Casa Bianca sembra essere intenzionato a scatenare una nuova Guerra commerciale. È quanto emerge da una raffica di tweet, pubblicati in queste ultime ore.

Dopo l’ulteriore aumento dei dazi al 25% su centinaia di beni e servizi, scattato a mezzanotte, il presidente degli Stati Uniti ha lodato il proprio operato sui social network, ribadendo il pugno duro contro Pechino. Per Trump le nuove tariffe, infatti, porteranno più ricchezza e gonfieranno le casse del Tesoro statunitense.

Usa - Cina, per Trump la guerra commerciale renderà più forte gli Usa

Dopo un messaggio conciliante lanciato ieri a Xi, il presidente Donald Trump torna ad alzare i toni e le tariffe sui prodotti e beni cinesi che dal 10% salgono al 25%. Il numero uno della Casa Bianca accusa la Cina di aver rinnegato tutti gli impegni presi, in particolare quelli che riguarderebbero la proprietà intellettuale.

I commercianti speravano che gli Stati Uniti e la Cina trovassero un punto di incontro, prima che le tariffe entrassero in vigore. Nella serata di ieri, per scongiurare l’applicazione dei nuovi dazi, il vice premier cinese Liu Ha aveva anche incontrato i funzionari del commercio statunitense, a Washington. Un incontro non andato a buon fine. Meglio i risultati di oggi; al termine della giornata di negoziazione, il segretario al Tesoro Steve Mnuchin ha definito “costruttivi” i negoziati commerciali con la Cina.

Meno diplomatico il presidente Trump, che in una serie di post su Twitter, stanco di aspettare la Cina, si è scatenato. Il Tycoon ha invitato gli imprenditori a produrre in America e i consumatori a scegliere prodotti dell’agricoltura statunitense. La migliore al mondo, ha affermato.

Trump ha difeso a spada tratta il proprio operato, certo che le tariffe renderanno gli USA più forte e ricca. Secondo i calcoli del governatore, se gli americani acquistassero 15 miliardi di dollari di prodotti dagli agricoltori locali, molto più di quelli acquistati attualmente dai cinesi, si avrebbero più di 85 miliardi di dollari per nuove infrastrutture, assistenza sanitaria o qualsiasi altro investimento. La Cina rallenterebbe e gli USA crescerebbero.

Da Pechino, intanto, non si lasciano intimorire e hanno già pronta una contromisura. I colloqui con la Cina - comunque - continueranno, come sottolinea lo stesso Trump, ma senza fretta. Le dichiarazioni del presidente non hanno lasciato indifferenti i mercati, dopo la pubblicazione dei tweet, i futures Dow Jones Industrial Average hanno perso 130 punti mentre l’indice S&P 500 è sceso dello 0,6% e il Nasdaq Composite Index ha registrato -0,9%.

Solo più tardi, grazie anche alle dichiarazioni più concilianti del segretario al Tesoro Steven Mnuchin i più importanti titoli americani sono tornati a risalire.

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