La Grecia potrebbe ancora non essere salva da una crisi finanziaria: Italia, Spagna e Slovacchia minacciano di bloccare il salvataggio, di fatto bloccando l’erogazione della rata da 8,5 miliardi di euro.
La nuova rata del piano di salvataggio della Grecia è stata approvata dai ministri delle finanze della zona euro nella nottata dello scorso giovedì ma il salvataggio potrebbe essere bloccato se Atene non garantirà l’immunità ai funzionari dell’agenzia di privatizzazione provenienti dalla Spagna, dall’Italia e dalla Slovacchia.
Nel 2015, un procuratore greco ha accusato tre agenti presso l’agenzia di privatizzazione del Paese per appropriazione indebita tramite la trattenuta dei pagamenti degli interessi e per la violazione dei dazi in relazione alla vendita e alla locazione di 28 immobili di proprietà statale. Il caso è ancora aperto.
Report interni suggeriscono che l’Italia e la Spagna vogliano assicurare l’immunità dei loro funzionari, che potrebbero essere accusati penalmente.
I tre funzionari - uno italiano, uno spagnolo e uno slovacco - sono accusati di aver causato una perdita multimilionaria a causa dei reati compiuti.
Secondo la legge greca, le perdite superiori a 150.000 euro tramite il reato compiuto comportano delle azioni penali.
Il ministro spagnolo dell’economia Luis de Guindos ha chiarito la posizione del suo Paese sulla questione, avvertendo che la Spagna potrebbe bloccare la prossima rata del salvataggio.
Ha detto:
"Se non c’è soluzione per questi gentiluomini, l’Eurogruppo bloccherà il pagamento".
Guindos ha aggiunto che la decisione di bloccare la rata del prestito sarà sostenuta dagli altri membri dell’Eurogruppo, insistendo:
"È una decisione dell’Eurogruppo. Se queste persone non sono prosciolte, il pagamento non avverrà".
Il pagamento dell’ultima rata del piano di salvataggio della Grecia richiede ancora il via libera ufficiale da parte dei parlamenti nazionali e un’ulteriore conferma finale dai ministri dell’area euro, dando di fatto all’Italia e alla Spagna un veto sul salvataggio.
Una fonte interna al governo greco citata dall’agenzia AFP ha dichiarato:
"Troveremo una soluzione in tempo, faremo tutto il possibile entro i limiti dello stato di diritto e del rispetto delle autorità giudiziarie".
Il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha dichiarato di essere sicuro che il problema sarà risolto e discuterà la questione con la Spagna durante la sua prossima visita a Madrid.
Ha detto:
"Il problema deve essere risolto. Non dovremmo troppo drammatizzarlo. L’erogazione avverrà e allo stesso tempo si troverà una soluzione a questo problema".
Il commento arriva dopo che il governo greco ha richiesto alla magistratura la chiusura del caso e dopo aver addirittura approvato nel 2016 una legge che garantisce l’immunità dei consulenti stranieri che lavorano con il governo greco.
Ci sono voluti mesi affinché i ministri dell’Eurozona trovassero un accordo per la prossima rata del prestito per la Grecia, fondi strettamente necessari per le finanze greche dopo il recente aumento delle tasse e taglio alle pensioni.
Un funzionario del governo greco ha dichiarato che la Grecia farà "tutto ciò che è necessario" per risolvere immediatamente il caso legale.
Giovedì scorso, i governi della zona euro hanno convenuto con la Grecia l’ultima linea del salvataggio finanziario e hanno tracciato nuovi dettagli sul possibile taglio del debito, permettendo ad Atene di evitare il mancato pagamento dei rimborsi delle rate del debito in scadenza il mese prossimo.
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