Grecia rimanda il default, Eurogruppo concede altri €8,5 mld. Torna il FMI

Flavia Provenzani

16 Giugno 2017 - 08:44

Nuova tranche di aiuti alla Grecia per 8,5 miliardi approvata dall’Eurogruppo. Il FMI torna ad essere creditore e prepara altri 2 miliardi. La Grecia, ancora una volta, scongiura il default.

Grecia rimanda il default, Eurogruppo concede altri €8,5 mld. Torna il FMI

La Grecia rimanda il default, c’è l’accordo nell’Eurogruppo alla concessione di una nuova tranche di aiuti alla Grecia, un’iniezione di denaro che scongiura, ancora una volta ma ancora momentaneamente, il fallimento di Atene.

Dopo una riunione dell’Eurogruppo durata quasi sei ore, in cui la crisi in Grecia ha monopolizzato l’agenda, c’è l’ok all’erogazione di 8,5 miliardi di euro dall’UE come parte del terzo accordo per il salvataggio, in cambio delle dure misure di austerity fissate dalle riforme varate dal Parlamento di Atene.

La Grecia, tuttavia, non festeggia. La nuova liquidità servirà a pagare i debiti nei confronti BCE, la cui rata scade a luglio. Tra poco, dunque, tutto come prima. A peggiorare la posizione dei greci l’ennesimo rinvio di un accordo sul taglio al debito. La decisione, se mai arriverà, è stata rimandata al 2018.

Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, intanto, ha confermato l’impegno dell’istituzione di Washington nel tornare a far parte dei piani di aiuto alla Grecia.

Dijsselbloem: “un grande passo in avanti”

I funzionari hanno dichiarato che la Grecia dovrà aspettare le "decisioni finali" per poter ridurre il peso del debito. Tuttavia, i creditori hanno delineato un piano che relaziona il taglio alla performance economica di Atene attraverso degli obiettivi fiscali difficili, se non impossibili, per un paese devastato dalla recessione.

Jeroen Dijsselbloem, a capo dell’Eurogruppo dei ministri delle finanze, ha definito l’accordo come "un grande passo in avanti" ed ha elogiato "gli sforzi e le risoluzioni intense" del popolo greco. Ha affermato che i creditori adotteranno misure per il prossimo anno per aiutare il paese a "tornare nuovamente in piedi".

Le promesse di Atene

La Grecia ha confermato l’impegno di mantenere un surplus primario - che esclude i pagamenti per gli interessi sul debito - di 3,5 punti percentuali di prodotto interno lordo (PIL) nei prossimi cinque anni.
Ha anche accettato di perseguire l’obiettivo di mantenere un surplus "superiore ma prossimo a 2 per cento del PIL" dal 2023 al 2060.

I creditori hanno dichiarato di essere pronti ad estendere le scadenze del prestito e a rinviare i pagamenti degli interessi per altri 15 anni con "ulteriori proroghe" per garantire che i costi di finanziamento del debito della Grecia non siano fuori controllo.
Dijsselbloem ha affermato:

"se c’è più crescita, allora può essere possibile un rimborso più rapido dei prestiti. Se la crescita è minore, si può procedere ad una proroga o ad un ulteriore rallentamento dei tassi di interesse".

Lagarde: FMI torna a dare soldi alla Grecia

Christine Lagarde, direttore del FMI, crede che una maggiore chiarezza sullo sgravio del debito e gli sforzi delle autorità greche per attuare le riforme abbiano aperto la porta ad una "approvazione in linea di principio" per circa 2 miliardi di euro da parte dello stesso FMI.
La donna ha dichiarato di voler avviare il processo per l’approvazione del Consiglio del FMI entro le prossime 24 ore, al fine di garantire il sostegno entro il 27 luglio.
La partecipazione del FMI all’accordo di salvataggio da 86 miliardi di Grecia era un requisito fondamentale per paesi come la Germania.

La Lagarde ha chiarito che l’erogazione del FMI avrebbe potuto aver luogo solo quando il "debito" fosse stato "completamente identificato", improbabile prima delle elezioni tedesche. L’accordo sui prestiti alla Grecia è la "seconda soluzione migliore" per Lagarde, ma ha assicurato che il paese ha evitato un’altra crisi finanziaria.

"Molti pensano che la soluzione migliore sarebbe stata l’approvazione finale per un taglio del debito così che ci fosse una chiarezza assoluta",

ha dichiarato.

"Questa è una seconda soluzione migliore, ma non è una soluzione negativa. Questa è, secondo la nostra prospettiva, un approccio generale ma costruttivo che facilita questo processo".

I dettagli dell’accordo

L’iniezione di liquidità alla Grecia sarà effettuata in due versamenti e farà in modo che Atene paghi in tempo una serie di creditori, inclusa la Banca Centrale Europea.

Klaus Regling, capo del meccanismo europeo di stabilità (ESM), ha dichiarato che i creditori erogheranno 7,7 miliardi di euro alla Grecia all’inizio del mese prossimo affinché paghi i 6,9 miliardi di euro di debito in scadenza e cancelli 0,8 miliardi di mora nel trimestre successivo.
Una seconda erogazione di 0,8 miliardi di euro sarà effettuata dopo l’estate se il Paese intraprenderà ulteriori misure per cancellare i suoi interessi di mora, ha dichiarato Regling.

Pierre Moscovici, commissario europeo per gli affari economici e finanziari, ha dichiarato che l’accordo tra la Grecia e i suoi creditori ripristinerà la "promessa di speranza" per i cittadini del paese.
Ha detto che l’accordo ha permesso alla Grecia di "girare pagina in questo periodo molto difficile", aggiungendo:

"Abbiamo raggiunto il successo perché tutti hanno mostrato responsabilità nell’interesse generale".

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