L’ad Mazzoncini prevede l’ipo dei Frecciarossa non prima del 2019, parlamento permettendo, date le elezioni nella primavera del 2018. Possibilità di emissione di un green bond e di un investimento in Iran.
L’ingresso a Piazza Affari di una parte di Ferrovie dello Stato non vedrà la luce durante questa legislatura. A confermarlo è l’ad Mazzoncini. L’ipo delle Frecce potrebbe avvenire nel 2019, ma servirà una legge apposita che dovrà varare il nuovo parlamento. Dunque non v’è ancora certezza assoluta nel progetto. L’amministratore delegato di Fs parla anche dell’emissione di bond da 900 milioni, di cui alcuni anche green, ovvero dedicati a progetti di sostenibilità ambientale. Possibile investimento in Iran sulla costruzione dell’alta velocità e istruzione al personale locale.
Fs: Frecce in borsa nel 2019?
Il punto di domanda è d’obbligo, non per via delle attuali intenzioni dei vertici di Ferrovie dello Stato, ma perché in quanto società pubblica, l’avvio della quotazione a Piazza Affari necessita di una legge parlamentare ad hoc.
Il parlamento italiano si rinnoverà nella primavera del 2018 e ad oggi, secondo i sondaggi, una maggioranza parlamentare sembra essere molto difficile. Il progetto che vede la quotazione dei Frecciarossa e dei treni intercity in borsa è legata dunque a stretto filo con le prossime elezioni.
A dirlo è l’amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini, che si è mostrato soddisfatto della notizia in arrivo da Standard & Poor’s, che ha alzato il rating di Ferrovie dello Stato a BBB. Non si è trattata di una vera sorpresa in quanto il rating di Fs è legato a quello dell’Italia, anch’esso alzato a BBB dall’agenzia di rating americana.
Nuovi bond e possibile investimento in Iran
Il gruppo Ferrovie dello Stato ha già collocato 3,1 miliardi di titoli nell’ambito del programma EMTN (Euro medium-term note) da 4 miliardi di euro. I rimanenti 900 milioni verranno collocati entro Natale e la novità è che una parte di loro sarà green.
I greenbond sono obbligazioni emesse per finanziare attività legate allo sviluppo sostenibile.
Un accordo da 1,2 miliardi di euro è stato siglato fra Fs e l’Iran. Il progetto prevede la costruzione dell’alta velocità nelle tratte Qom-Arak e Teheran-Hamedan. Inoltre Ferrovie dello Stato si incaricherà di effettuare dei corsi di formazione per il personale locale.
L’amministratore delegato Renato Mazzoncini ha però dichiarato che il gruppo sta lavorando per decidere se e come effettuare tale investimento.
Certa è invece la partecipazione di Fs all’offerta di acquisto della società di manutenzione greca Rosco, insieme a Trainose, società greca che si occupa di trasporto ferroviario.
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