Francia, Mattarella preoccupato dice basta ai rapporti con i gilet gialli

Mario D’Angelo

07/02/2019

07/02/2019 - 21:16

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Sergio Mattarella interviene sulla vicenda del ritiro dell’ambasciatore francese, ultimo evento che rappresenta il punto più basso dei rapporti fra Italia e Francia

Francia, Mattarella preoccupato dice basta ai rapporti con i gilet gialli

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è preoccupato per l’incrinarsi dei rapporti fra Italia e Francia, fanno sapere fonti vicine al Quirinale. L’escalation di tensioni ha portato nelle scorse ore al ritiro dell’ambasciatore francese in Italia a causa di una situazione “senza precedenti”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, nella fattispecie, è stato l’incontro fra una delegazione del Movimento 5 Stelle capitanata dal vicepremier Luigi Di Maio e i leader dei gilet gialli. Il gruppo, che Di Maio vede come un possibile alleato nel Parlamento Europeo, dà filo da torcere a Emmanuel Macron con proteste anche violente.

Mattarella preoccupato per rapporti Italia-Francia

L’incontro, com’era prevedibile, è stato visto come una provocazione dall’esecutivo transalpino, una vera e propria ingerenza esterna in una situazione piuttosto precaria. Così Parigi non ci ha pensato due volte, ed ha aperto la crisi diplomatica richiamando in patria l’ambasciatore per consultazioni. Un’azione eclatante che è una chiara risposta politica alla disinvoltura di Di Maio e Di Battista, che già nelle scorse settimane avevano lanciato appelli ai gilet jaunes.

Ma la Francia è un alleato importante, è i rapporti con un Paese amico non possono raffreddarsi per un fattore contingente come le europee. Così Mattarella ha deciso di intervenire, sebbene al momento non per vie ufficiali, affinché si ripristini il clima di fiducia sulla base degli interessi di entrambe le Nazioni. Proprio perché i rapporti con la Francia sono consolidati e preziosi, ribadisce la fonte, bisogna rispettarne le dinamiche istituzionali.

Francia, le rassicurazioni di Conte e Salvini

Dello stesso avviso è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che da Beirut si è detto sicuro del fatto che le relazioni con la Francia saranno ripristinate rapidamente. Ha inoltre affermato che l’amicizia fra i due Paesi ha radici antiche, e che quindi l’incidente non può metterla in discussione.

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, dal canto suo, si è detto disposto a voltare pagina a condizione che vengano ridiscussi con Parigi tre punti: lo stop ai respingimenti dei migranti al confine, la restituzione dei terroristi, i controlli alle frontiere dei pendolari italiani. Ma le frizioni con la Francia, negli scorsi mesi, sono incrementate anche per l’affaire Fincantieri-Stx e per il TAV. Senza contare l’accusa, da parte di esponenti di spicco dell’esecutivo italiano, di sfruttamento dei Paesi africani.

Il ritiro dell’ambasciatore, o un evento simile, era insomma questione di tempo. Una situazione potenzialmente esplosiva, cui si era aggiunto il viaggio di Di Maio e Di Battista a Strasburgo e le avances ai gilet gialli. Questi ultimi, però, avevano finora respinto ogni appello. Per loro, i 5 Stelle, sono comunque rappresentanti di un establishment di governo.

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