Fincantieri: avanti con Stx, nessuna fusione con Leonardo

Francesca Caiazzo

6 Febbraio 2019 - 13:23

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Il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo, smentisce l’operazione con Leonardo: c’è bisogno di razionalizzare il settore difesa, ma la fusione non è all’ordine del giorno. E sull’affaire Stx: nessun rischio per la concorrenza, con Bruxelles rapporti informali

Fincantieri: avanti con Stx, nessuna fusione con Leonardo

L’acquisizione di Stx (oggi Chantiers de l’Atlantique) da parte di Fincantieri non arreca danni alla concorrenza in Europa, ma al contrario contribuisce a creare nuove opportunità di partnership industriali. I contatti con Bruxelles, dopo l’apertura di un’indagine dell’Antitrust Ue sull’operazione? Per ora sono informali.

Lo ha sostenuto il presidente del gruppo italiano, Giampiero Massolo, che, a margine di un convengo, ha anche escluso l’ipotesi di un matrimonio con Leonardo.

A smentire un’eventuale operazione con Fincantieri, anche l’amministratore delegato della società operante nel settore della difesa, Alessandro Profumo, che ha rilasciato una intervista al Financial Times sulle eventuali conseguenze sulle attività di Leonardo in caso di hard Brexit.

Intanto, il titolo Fincantieri in Borsa viaggia 0,994 euro con un rialzo dello 0,91%, mentre le azioni di Leonardo vengono scambiate a 8,826 euro con un guadagno dello 0,96%

L’affaire Fincantieri-Stx nel mirino dell’Antritust Ue: per Massolo nessun rischio alla concorrenza

Poco meno di un mese fa, la Commissione Europea ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operazione tra Fincantieri e Stx, accogliendo le istanze presentate da Francia e Germania. Secondo l’Antitrust Ue, il matrimonio tra i due colossi della cantieristica navale potrebbe “nuocere alla concorrenza a livello europeo e mondiale”.

Non la pensa proprio così, Massolo che proprio in queste ore, ribadendo la volontà a collaborare con Bruxelles, ha dichiarato che

“Fincantieri sta continuando a preparare la propria documentazione, siamo abbastanza convinti che il nostro sia un caso valido, poiché tende a mettere l’industria europea in una situazione di maggiore competitività sui mercati mondiali”.

Nessun rischio per la concorrenza in Europa, dunque, semmai nuove opportunità di collaborazioni tra operatori industriali.

Massolo ha anche detto che in questa prima fase i rapporti con Bruxelles sono informali, in attesa che il procedimento assuma la piena formalità con l’indicazione delle eventuali scadenze.

Fincantieri-Leonardo: nessuna fusione in vista

Il presidente di Fincantieri ha approfittato dell’occasione per commentare le recenti indiscrezioni di stampa su una possibile fusione con Leonardo: l’ipotesi non è all’ordine del giorno, sebbene – ha evidenziato - sia necessario razionalizzare il settore di difesa per non soccombere alla concorrenza extra europea.

“È vero che in generale in tutti i Paesi - mano mano che si sviluppano le situazioni di concorrenza sui mercati internazionali - anche i settori dell’industria della difesa devono tendere sempre maggiore razionalizzazione, ma parlare di piani mi sembra assolutamente immotivato e prematuro”

ha dichiarato Massolo, ricordando come nei giorni scorsi era stato lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad escludere ogni ipotesi in questa direzione,

A smentire le voci di un matrimonio tra le due società italiane, anche l’amministratore delegato di Leonardo. Intervistato dal Financial Times, per parlare di Brexit, Profumo ha definito i rumors “fuori bersaglio” e ha aggiunto:

“Se Fincantieri separasse le sue attività crocieristiche da quelle della difesa, avrebbe senso mettere insieme Leonardo con la loro attività di difesa”.

Una possibilità che per lo stesso Profumo appare piuttosto remota.

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