Forze Armate, Salvini promette maggiori investimenti: per cosa saranno utilizzate le risorse?

Simone Micocci

16/07/2018

17/07/2018 - 09:23

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Salvini riduce la spesa per l’immigrazione: le risorse saranno utilizzate per garantire la sicurezza dei cittadini.

Forze Armate, Salvini promette maggiori investimenti: per cosa saranno utilizzate le risorse?

Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, conta di recuperare circa 500 milioni di euro dall’immigrazione; risorse che saranno destinate alla sicurezza del Paese, con l’approvazione di interventi che riguarderanno da vicino le Forze Armate e di Polizia.

Nel dettaglio, Salvini tramite una lettera inviata al Corriere della Sera ha annunciato la riduzione del costo per immigrato: non sarà più di 35€ al giorno, ma di 25€, pur lasciando inalterati i servizi offerti.

Salvini ha poi parlato di numeri, vantandosi del fatto che in quest’ultimo mese e mezzo in cui è salito al Viminale in Italia sono sbarcati poco più di 3mila immigrati (3.716 per l’esattezza) mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 31.421.

Come anticipato, Salvini conta di recuperare 500 milioni di euro e di utilizzarli per finanziare interventi nell’ambito della sicurezza. Ma quali sono questi interventi? Il Ministro dell’Interno non è sceso nel dettaglio, ma comunque è possibile farsi un’idea analizzando quanto descritto nel contratto di Governo.

Qui, infatti, vengono elencati una serie di provvedimenti che il nuovo Esecutivo intende attuare così da rendere i cittadini più sicuri; misure che come vedremo di seguito riguarderanno da vicino anche le Forze Armate e di Polizia.

Città più sicure

Come si legge nel programma di Governo firmato da Lega e Movimento 5 Stelle, l’obiettivo condiviso è di mettere il cittadino nella condizione di sentirsi al sicuro.

Per questo motivo si prospetta un incremento dei controlli per le strade, impiegando sempre più militari e forze di Polizia nei pattugliamenti delle città.

Ad esempio si vuole affidare il controllo delle città ai militari italiani ma non solo per la prevenzione dagli attacchi terroristici; l’Esercito, infatti, avrebbe competenza anche per la lotta alla microcriminalità e alle mafie. Lato Forze di Polizia, invece, si punta ad incrementare il numero di agenti operativi sotto copertura.

Per incrementare i controlli delle città, naturalmente, non si potrà prescindere da un aumento degli organici: con le risorse a disposizione, quindi, si potrà procedere con nuovi concorsi per Forze Armate e di Polizia, con l’obiettivo dichiarato di assumere fino a 10mila unità all’interno del comparto Difesa e Sicurezza.

Allo stesso tempo le risorse saranno utilizzate per migliorare gli armamenti in dotazione del personale in servizio; a tal proposito il primo passo è stato quello di avviare la fase sperimentale del Taser in 11 città italiane, dando alle Forze di Polizia uno strumento utile per limitare i contrasti corpo a corpo.

In futuro poi ci sarà l’acquisto di nuove autovetture e la possibile integrazione di videocamere sulla divisa del personale impiegato per le strade e nelle operazioni di ordine pubblico; in questo modo i filmati potranno essere utilizzati nell’ambito di indagini, previa l’autorizzazione del Garante della privacy che si occuperà della loro gestione.

Inoltre, per valorizzare il personale militare impiegato per la tutela della sicurezza delle città si investirà sulla loro formazione, tramite la previsione di concorsi di addestramento specifici dedicati all’anti-terrorismo (i cosiddetti C.A.T.) obbligatori per chiunque sia occupato in attività di controllo del territorio.

Gli altri interventi

Ci sono poi altri interventi annunciati dal contratto che riguardano da vicino Forze Armate e di Polizia, ma che poco hanno a che vedere con la “sicurezza delle città”.

Ad esempio, obiettivo di Lega e Movimento 5 Stelle è di approvare una nuova legge sulla legittima difesa, nonché di modificare la normativa sul reato di tortura (su quest’ultimo punto il M5S non si è ancora espresso in realtà).

C’è poi intenzione di rinnovare il contratto (vista la scadenza del 2019) puntando però ad una maggiore valorizzazione economica per il personale in servizio; allo stesso tempo ci potrebbe essere anche un nuovo riordino delle carriere.

Per la Polizia Penitenziaria invece sono state annunciate nuove assunzioni al fine di incrementare l’organico oltre a dover procedere con una riforma dell’ordinamento; possibile revisione delle competenze anche per la Polizia Locale, per la quale è previsto un riordino.

Per maggiori informazioni in merito vi rimandiamo all’articolo dedicato al programma del Governo sulle Forze Armate, dove trovate tutti i provvedimenti che l’Esecutivo intende approvare a breve.

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