Forze Armate: l’assegno con gli arretrati non sarà pagato a maggio?

Simone Micocci

7 Maggio 2018 - 10:28

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Nuovi problemi tecnici per il rinnovo del contratto delle Forze Armate e di Polizia: l’assegno con gli arretrati del 2016 e 2017 rischia di subire un nuovo rinvio.

Forze Armate: l’assegno con gli arretrati non sarà pagato a maggio?

Il rinnovo del contratto delle Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco continua a far discutere.

Il nuovo contratto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e per questo motivo sembrava essere giunta l’ora per l’adeguamento dello stipendio con i nuovi importi previsti dal rinnovo e per il pagamento dell’assegno con gli arretrati del 2016, 2017 e le prime mensilità del 2018.

Nel dettaglio, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si è diffusa la voce per cui mentre l’adeguamento stipendiale sarebbe avvenuto solamente con la busta paga di giugno 2018, l’assegno una tantum sarebbe stato pagato tramite un’emissione straordinaria in programma verso la fine di maggio.

Indiscrezioni confermate dallo stesso NoiPA, il quale ha pubblicato il seguente comunicato:

Entro la fine del mese di maggio 2018, saranno corrisposti gli arretrati derivanti dai provvedimenti di concertazione e degli accordi sindacali del comparto Difesa e Sicurezza per il periodo da gennaio 2016 a maggio 2018. L’importo degli arretrati elaborati sarà comunicato con un cedolino separato rispetto a quello ordinario delle competenze di maggio [...].

A questo punto non sembravano esserci più dubbi sull’imminente arrivo dell’assegno con gli arretrati - per un importo di circa 260€ (più le prime mensilità del 2018) - ma nelle ultime ore sono sopraggiunte delle difficoltà che rischiano di ritardare nuovamente il pagamento dell’una tantum.

Assegno arretrati: una tantum a rischio?

È il sindacato FSP Polizia di Stato a spiegare quanto sta succedendo in queste ore e le motivazioni per cui il pagamento dell’assegno con gli arretrati a maggio è a forte rischio.

Nel dettaglio, sembra siano emersi degli ulteriori problemi tecnici che impediscono il pagamento degli arretrati del 2016 e 2017 poiché questi sarebbero considerati come emolumento accessorio e come tale avrebbe bisogno di un decreto interministeriale sottoscritto da tutti i Dicasteri interessati dal rinnovo del contratto.

Decreto che naturalmente non è ancora pronto poiché inizialmente non si credeva fosse necessario.

Per le Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco - un totale di 400mila amministrati da NoiPA - quindi ci sarebbe da attendere almeno un altro mese prima di ricevere quanto gli spetta di diritto.

Una vera e propria “farsa” secondo i sindacalisti di FSP Polizia di Stato i quali condannano il pressapochismo da parte dell’Amministrazione mentre agli “uomini in divisa viene sempre richiesta la massima precisione, la più elevata professionalità e un non comune spirito di abnegazione e senso dello Stato”.

Per questo motivo il sindacato è intervenuto presso gli uffici competenti “con tutta l’indignazione che la notizia del ritardo nel pagamento degli arretrati del contratto richiede”, facendosi da portavoce per la rabbia - giustificata - di tutti gli appartenenti ai comparti Difesa e Sicurezza.

A questo punto restiamo in attesa di un nuovo comunicato da parte di NoiPA come conferma che il pagamento degli arretrati ha subito un nuovo - e inatteso - rinvio.

Cosa succederà ai Carabinieri?

L’unica eccezione è rappresentata dall’Arma dei Carabinieri, la quale ricordiamo che non essendo passata sotto la completa gestione NoiPA è in grado di adeguare lo stipendio con gli incrementi riconosciuti per il 2018 già con il cedolino di maggio.

Tuttavia anche i carabinieri dovranno attendere almeno fino al prossimo mese per il pagamento dell’una tantum con gli arretrati del 2016 e 2017, poiché quanto detto in precedenza vale anche per loro.

Comunque nello stipendio di maggio riceveranno anche gli arretrati delle mensilità di gennaio, febbraio, marzo e aprile del 2018, nonché naturalmente gli incrementi del mese in corso.

Una piccola consolazione rispetto ai “colleghi” appartenenti alle altre Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco i quali rischiano di dover aspettare ancora un po’ per toccare con mano gli effetti del rinnovo di contratto.

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