Europee 2019, parità di genere: quanti uomini e donne si possono votare?

Isabella Policarpio

20/05/2019

22/05/2019 - 16:33

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Europee 2019, attenzione alla parità di genere: se si esprime più di una preferenza, non si possono votare solo uomini o solo donne. Guida al voto.

Europee 2019, parità di genere: quanti uomini e donne si possono votare?

Europee 2019, quanti uomini e donne si possono votare? Il voto è ormai alle porte, ma attenzione alle nuove regole sulla parità di genere.

Per votare correttamente domenica 26 maggio 2019, gli elettori dovranno tener presente le nuove norme sulla rappresentanza di genere; infatti, se si esprime più di una preferenza, non si possono votare soltanto uomini o soltanto donne. Questo significa che se l’elettore vuole votare due candidati uomini, dovrà necessariamente indicare anche una donna, e viceversa.

Andiamo a vedere nel dettaglio come si vota alle Europee 2019 e quanti uomini e donne si possono votare.

Europee 2019, parità di genere: quanti uomini e donne si possono votare?

Le elezioni Europee 2019 hanno una novità per quanto riguarda la normativa sulla parità di genere: se l’elettore vuole esprimere più di una preferenza, dovrà necessariamente indicare candidati di genere diverso.

Ciò significa che non si possono votare soltanto uomini o soltanto donne, sia che l’elettore voglia esprimere tutte e tre le preferenze che solamente due. In altre parole, se si vuole votare per due candidati uomini, bisognerà anche indicare il nome di una donna, e viceversa.

Se si esprimono due preferenze di stesso genere, la seconda verrà annullata e sarà considerata valida ai fini del voto soltanto la prima. Quindi:

  • se si danno due preferenze, il candidato deve scegliere un uomo e una donna;
  • se si danno tre preferenze, il candidato deve scegliere due uomini e una donna oppure due donne e un uomo.

L’ordine dei cognomi non conta, l’importante è che venga rispettato il vincolo della rappresentanza di genere.

Qui il FAC-SIMILE della scheda elettorale.

Europee 2019: come si vota

Il sistema di voto in Italia è un proporzionale puro: il paese viene diviso in cinque circoscrizioni (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole), con una soglia di sbarramento a livello nazionale per le liste fissata al 4%.

Per votare, l’elettore deve tracciare una X sul simbolo della lista o sul partito prescelto e, se lo desidera, può indicare una o più preferenze (tre al massimo) scrivendo il nome del o dei candidati collegati alla lista/partito prescelto.

Attenzione: a differenza di quanto accade nelle elezioni amministrative, non è consentito il voto disgiunto, cioè il voto a candidato che appartiene ad una lista/partito diverso da quello barrato con la X.

Europee 2019: cosa serve per votare, voto fuori sede e voto assistito

Per votare alle elezioni europee il prossimo 26 maggio 2019, occorre munirsi di documento di identità (carta d’identità e documenti equipollenti) e tessera elettorale.

La tessera elettorale viene consegnata direttamente a casa al compimento della maggiore età, in seguito all’automatica iscrizione nelle liste elettorali del Comune di residenza.

In caso di furto, smarrimento, deterioramento o fine delle caselle disponibili, l’elettore può richiedere il duplicato presso l’Ufficio elettorale del Comune.

Per conoscere le modalità di voto dall’estero, suggeriamo l’approfondimentoElezioni europee 2019: come votare fuori sede.

Gli elettori fisicamente impediti ed infermi, invece, possono votare alle Elezioni europee tramite voto assistito.

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