Euro scivola sotto 1,12$ con inflazione sotto zero in Europa

Nicola D’Antuono

30 Settembre 2015 - 18:48

A settembre l’indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona è tornato in territorio negativo, facendo così presagire nuove mosse ultra-espansive della BCE. Male l’euro, che torna con decisione sotto 1,12 sul biglietto verde

Euro scivola sotto 1,12$ con inflazione sotto zero in Europa

In attesa della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, che dovrebbero convincere ancor di più la FED ad alzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno, in Europa tiene banco il rischio di bassa inflazione prolungata nel tempo che potrebbe recare seri danni alla già fragile struttura economica continentale. L’ultimo dato macro in ordine di tempo a preoccupare di più è quello relativo all’andamento dei prezzi al consumo in Eurolandia. A settembre, infatti, il dato preliminare indica una flessione dello 0,1% su base annuale, peggio delle attese che erano per una conferma del +0,1% di agosto.

In linea con le aspettative, invece, è risultata l’inflazione “core”, ovvero quella depurata dalle componenti più volatili come l’energia, l’alcol e il tabacco. Il dato indica un progresso dello 0,9% su base tendenziale. Il risultato relativo all’andamento dell’inflazione nell’Eurozona fa seguito a quello negativo della Germania, che ha sperimentato un calo dello 0,2% su base congiunturale nel mese corrente. L’avvento della deflazione nel paese teutonico non si ricordava ormai da 8 mesi. Su base tendenziale l’inflazione “core” è risultata nulla: anche in questo caso è avvenuto un peggioramento.

Si tratta ancora di letture preliminari, con il dato finale atteso il 13 ottobre, ma è chiaro che si tratta di valori nettamente più bassi rispetto al target del 2% desiderato dalla BCE. A questo punto, come prospettato dagli specialisti di Standard & Poor’s, l’istituto monetario di Francoforte potrebbe rafforzare il programma di quantitative easing ben oltre giugno 2016. Secondo gli esperti dell’agenzia di rating americana, Mario Draghi potrebbe decidere di ampliare il bilancio dagli attuali 1,1 miliardi di euro a 2,4 miliardi di euro prolungando gli acquisti di titoli fino a metà 2018.

Il ritorno dell’inflazione sotto zero in Eurolandia ha infiammato le borse continentali, con gli investitori che hanno rimesso mano al portafogli per acquistare nuovamente azioni europee in vista di un ulteriore allentamento monetario da parte della BCE, che si ritrova nella condizione di dover fare tutto il necessario per scongiurare il rischio di deflazione. Sul valutario il tasso di cambio Euro/Dollaro è scivolato sotto 1,12, toccando un bottom intraday poco sotto 1,1160. Male anche il cross Euro/Yen, che cade a 133,60, e il cross Euro/Franco svizzero, che ritorna sotto 1,09.

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