Esame avvocato 2016, novità: cosa cambia con la riforma? Prove, domande e accesso all’albo

Giulia Adonopoulos

01/12/2016

01/12/2016 - 12:52

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Ultime novità esame avvocato: cosa cambia con la riforma forense? Dal tirocinio alle modalità di svolgimento delle prove all’esame, ecco come sarà il nuovo concorso per diventare avvocati.

Esame avvocato 2016, novità: cosa cambia con la riforma? Prove, domande e accesso all’albo

Esame avvocato 2016-2017: le novità per gli aspiranti avvocati. Come cambia il concorso per l’abilitazione alla professione forense? Nuovi criteri per il praticantato, modalità di svolgimento prove scritte e orale, testi consentiti e durata esame.

Ultime novità sull’esame avvocato 2016: il bando è uscito e gli aspiranti avvocati hanno avuto tempo fino a novembre per iscriversi alla sessione di dicembre 2016. Ora il nuovo esame avvocato 2016 è sempre più vicino visto che le date in cui i candidati dovranno affrontare il concorso per ottenere l’abilitazione sono 13,14 e 15 dicembre 2016. Ma cosa deve sapere chi vuole diventare avvocato nel 2016?

Si parte con gli scritti: il primo giorno è dedicato allo svolgimento del parere in diritto civile, si prosegue poi con diritto penale il secondo giorno e il terzo giorno sarà la volta della redazione dell’atto giudiziario, per la quale i candidati avranno tempo 7 ore. Per i risultati dell’esame avvocato, poi, bisognerà aspettare circa 8 mesi dalla conclusione delle prove scritte.

Il concorso per l’abilitazione alla professione forense, però, sta per subire importanti novità in arrivo con la riforma forense 2016. Cosa cambia per l’esame di avvocato e come si svolgeranno le prove scritte e orali? Qui tutte le cose da sapere per affrontare l’esame di Stato 2016-2017.

Esame avvocato 2016: da dicembre novità praticantato e prove

La nuova sessione del concorso avvocati è stata fissata a metà dicembre 2016. Gli aspiranti legali che hanno svolto il periodo di tirocinio di 18 mesi hanno fatto l’iscrizione al bando e possono ora sostenere l’esame di Stato che apre le porte della professione forense.

Le commissioni che correggeranno gli elaborati dell’esame di avvocato sono uscite, e vi abbiamo anche fornito una guida alla preparazione del concorso. Leggi Esame avvocato 2016: infografica con i 10 consigli utili per la preparazione.

Con la riforma forense 2016 entrata in vigore e a regime da dicembre 2017, però, le modalità di accesso alla professione giuridica cambiano. Le novità per gli aspiranti avvocati riguardano il periodo di praticantato presso gli studi legali, l’esame di Stato per l’abilitazione e anche i requisiti per garantire un esercizio della professione in maniera “effettiva, continuativa e abituale”.

Vediamo come cambia l’esame di avvocato dal prossimo dicembre e quali sono le principali novità della riforma forense sul piano delle prove scritte e orali del concorso.

Nuovo esame avvocato 2016: cosa cambia con la riforma

Le modalità dell’esame di abilitazione alla professione forense restano quelle che conosciamo. I candidati che a dicembre 2016 affronteranno il concorso, quindi, non dovranno svolgere le prove con regole diverse da quelle che già conoscono.

Questa di dicembre 2016, comunque, è l’ultima sessione del concorso avvocati che mantiene le stesse modalità degli anni precedenti. Da dicembre del prossimo anno, con l’entrata a regime della riforma forense, le cose cambieranno per i nuovi aspiranti avvocati. Le principali novità del concorso avvocati riguardano le modalità di svolgimento sia della prova scritta che della prova orale.

Per saperne di più leggi Riforma forense 2016: le novità per gli avvocati in 7 punti

Nuovo esame avvocato 2016, cosa cambia: novità prova scritta

Da dicembre 2017 chi sosterrà l’esame di Stato per abilitarsi all’esercizio della professione forense non potrà fare uso dei codici commentati. I testi ammessi allo scritto saranno solo quelli stampati e pubblicati a cura di un editore, incluso Zecca dello Stato e Istituto Poligrafico.

Ciascuna prova scritta dovrà essere trasmessa tramite posta elettronica certificata PEC nell’arco di tempo tra i 120 e i 60 minuti precedenti l’ora fissata per l’inizio dell’esame. Le nuove regole dell’esame di avvocato 2017 prevedono anche un sistema di crittografia per proteggere le tracce, che saranno pubblicate in un’area riservata del sito del Ministero e decriptate nel momento in cui si dà inizio a ciascuna prova.

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Nuovo esame avvocato 2016, cosa cambia: novità prova orale

Per quanto riguarda l’esame orale, la novità maggiore è la modalità con cui si estraggono le domande rivolte ai candidati. Abolita la prassi di porre domande libere all’esame orale. Verrà istituito un maxi database presso il Ministero della Giustizia in cui saranno contenute tutte le domande che si possono rivolgere ai candidati.

L’estrazione dei quesiti sarà di competenza delle Corti d’Appello. In tal modo si vuole porre fine alla disparità tra le domande poste a discrezione dai vari docenti all’orale e al rischio di perpetuare favoritismi.

Infine il decreto stabilisce che la prova è pubblica e che può durare da un minimo di 45 minuti a un massimo di 60.

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