Secondo quanto riportato ieri sera dal Financial Times, dal prossimo lunedì sarà dato il via libera al fondo salva stati ESM (European Stability Mechanism). Dopo ritardi e questioni burocratiche/diplomatiche incontrate soprattutto in Germania, il nuovo fondo per il salvataggio dei paesi problematici dell’Eurozona sembra pronto ad essere inaugurato.
Il fondo ESM gioca un ruolo da protagonista sulla scena della crisi del debito: sarà il "prestatore" per i paesi che richiederanno gli aiuti. Visto che il suo predecessore, il fondo EFSF (European Financial Stability Facility), rimarrà attivo ancora per un po’ di tempo nei programmi attivati in Irlanda, Portogallo e Grecia, la combinazione dei due programmi potrebbe dare uno schiaffo ai mercati obbligazionari d’Europa, dando spazio a diverse previsioni (più o meno catastrofiche) che dividono l’opinione degli analisti.
ESM: distruggere qualcuno per salvare qualcun altro?
Secondo un rapporto della Goldman Sachs di Parigi "il lancio del fondo ESM potrebbe rivelare vulnerabilità nascoste" andando ad impattare sullo spread dei paesi "al cuore" dell’Eurozona, ma non del tutto saldi sul fronte fiscale come Francia, Belgio e Austria.
- In che modo la combinazione ESM/EFSF impatterà su queste economie?
Secondo il rapporto Goldman Sachs, ci sono almeno due modi secondo i quali tale combinazione potrebbe impattare sul mercato obbligazionario dei paesi in questione:
1. Il fondo ESM potrebbe tagliare fuori gli altri prestatori, se gli investitori dovessero ritenere il fondo una "scommessa" più promettente rispetto ad altri. Ad esempio, i bond decennali del EFSF offrono potenzialmente ritorni maggiori, rispetto ai bond di Austria e Francia e solo parzialmente minori rispetto a quelli del Belgio. Questo fatto, spiega il rapporto GS, imporrà una scelta agli investitori che dovranno optare tra ESM e debito governativo.
2. Benché il fondo ESM sia strutturato in modo tale che i prestiti non ricadano direttamente sulle responsabilità governative, andrà indirettamente e inevitabilmente ad aumentare il debito. Gli oneri dei paesi fiscalmente "benestanti" aumenteranno di pari passo con l’aumento dei paesi che aderiranno al programma. Goldman Sachs stima che le responsabilità del Belgio sul ESM (pari ora al 1% del PIL) aumenteranno lo spread del paese di almeno 25 punti base.
ESM: analisti in disaccordo
Ma Goldman Sachs non è l’unica ad aver espresso la propria opinione in merito al fondo ESM. JPMorgan, ad esempio, sostiene che il Fondo ESM non allontanerà gli investitori dall’acquisto di debito governativo, indicando il fatto che il fondo ESM non sarà incluso negli indici dei titoli di Stato. Piuttosto, dicono, il fondo ESM avrà ripercussioni sul mercato degli investimenti "sovranazionali".
Comunque la si voglia vedere, è innegabile che analisti e investitori sono tutti d’accordo su una cosa: l’attivazione del fondo ESM avrà, in un modo o nell’altro, un effetto sui mercati finanziari, soprattutto se dovesse realizzarsi come un trampolino di lancio verso la mutualizzazione del debito dell’Eurozona.
ESM: via libera al fondo, significa via libera al programma OMT?
Ad ogni modo, è verosimile che l’attivazione del fondo ESM non abbia impatto immediato sul fronte speculativo o sui programmi di ricapitalizzazione e/o mutualizzazione (questioni che si paleseranno, forse, sul medio-lungo termine). Il punto è che i mercati sono concentrati sulla Banca Centrale Europea e su quando sarà finalmente attivato il piano OMT per l’acquisto dei titoli in Spagna e in Italia.
Se la condizione necessaria per l’adesione al programma OMT è l’adesione al fondo ESM, allora il più grande impatto del fondo salva-stati non sarà l’attivazione del programma anti-spread (OMT)?
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