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BCE: il punto sulla politica monetaria. Oggi Consiglio e conferenza, le aspettative
giovedì 4 ottobre 2012, di
Quest’oggi, in Slovenia, alle ore 13:45 (ora locale) si terrà il Consiglio direttivo dell’Esecutivo della Banca Centrale Europea al quale seguirà (ore 14:30) la conferenza stampa presieduta dal Governatore, Mario Draghi, e dal suo vice, Vítor Constâncio.
Opinione diffusa degli analisti è che oggi, al termine della riunione, il presidente Mario Draghi non annuncerà cambiamenti nelle misure di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea. Vediamo, dunque, quali sono state le ultime decisioni in merito di tassi di interesse e misure "anti-convenzionali" e perché gli analisti ritengano che oggi non saranno annunciati interventi.
Meeting del consiglio
Il consiglio direttivo è l’organo decisionale per la politica monetaria della banca centrale e si riunisce mensilmente per decidere quali strategie adottare per adempire ai compiti stabiliti dal proprio mandato (nel caso della Banca Centrale Europea, stabilità dei prezzi e controllo dell’inflazione), gli ultimi meeting del consiglio che hanno lanciato nuove misure sul fronte della politica monetaria sono stati quelli del 5 luglio e del 6 settembre.
BCE: il punto della situazione
5 Luglio 2012: taglio ai tassi di interesse
L’ultima variazione sui tassi di interesse risale al 5 luglio 2012, quando il Direttivo BCE ha annunciato un taglio di 25 punti base, ovvero dal 1% allo 0.75%. Decretando che le ragioni del taglio fossero state determinate dalle aspettative sull’inflazione, da mantenere necessariamente ancorata alla linea del 2%. Inoltre, spiegava il bollettino ufficiale: "la crescita economica della zona euro continua ad essere debole, con un elevato grado di incertezza che pesa sul sentiment degli investitori ".
Dallo stesso bollettino del 5 luglio, l’analisi economica della Banca Centrale Europea prevedeva un "rinnovato indebolimento" della crescita economica (definita "stagnante") nel trimestre successivo benché, segue l’analisi, sul lungo termine sia possibile prevedere una graduale ripresa che, tuttavia, sarà rallentata dalle tensioni nei paesi più problematici della zona Euro, dai processi di revisione dei bilanci e dall’elevato tasso di disoccupazione.
Rispondendo alle richieste di intervento pervenute da Bruxelles, lo stesso 5 luglio il direttivo BCE prometteva un intervento, entro i limiti del suo mandato, che è finalmente giunto dalla riunione del Consiglio del 6 settembre, quando il presidente Mario Draghi, durante la conferenza stampa, ha annunciato il lancio del programma definito Outright Monetary Transaction (ribattezzato dalla stampa "programma anti spread").
6 Settembre 2012: OMT, via libera al piano anti spread
Il programma Outright Monetary Transaction (OMT) è il piano secondo il quale la BCE si pone di comprare, straordinariamente senza limiti, titoli di Stato a breve termine sui mercati dei paesi più problematici. Secondo quanto riportato dal Governatore Draghi, il programma prevedeva l’attivazione del fondo ESM (che ha incontrato non pochi ostacoli burocratici, ma che sembrerebbe pronto ad entrare finalmente in funzione) al quale dovranno sottoscrivere i paesi interessati a ricevere gli aiuti internazionali.
Analisi delle aspettative: quanto sono possibili nuovi interventi?
Secondo gli analisti, è improbabile che la Banca Centrale Europea decida oggi di intervenire in qualche modo in variazioni della propria politica monetaria sia sul fronte delle misure "anti-convenzionali", sia sul fronte delle misure cosiddette convenzionali (tassi di interesse).
Il punto, spiegano gli analisti, è che probabilmente prima della fine del trimestre corrente, la BCE sarà costretta a rivedere i propri tassi di interesse, ma non a partire da questo momento, visto che soltanto il mese scorso è stata lanciata una misura eccezionale, quale è effettivamente il programma OMT, che al momento non è ancora entrata in vigore. Il primo candidato a "rompere il ghiaccio" con questo nuovo programma, come tutti sanno, è la Spagna e da giorni ormai si parla di una possibile richiesta, sebbene la notizia venga poi smentita.
Con un OMT potenziale (del quale non si conoscono gli effetti/benefici), sarebbe dunque inverosimile secondo gli analisti un intervento da parte della Banca Centrale Europea che, prima di prendere altre decisioni in materia di politica economica, vorrebbe sicuramente avere la possibilità di testare gli effetti della misura eccezionale lanciata appena un mese fa.
Dunque, sebbene le condizioni economiche dell’Eurozona facciano supporre la possibilità che nel breve termine la BCE decida di tagliare ulteriormente il proprio tasso di riferimento, sembrerebbe poco probabile che decida di farlo a partire da oggi. Non di meno pesa la turbolenta situazione in Spagna e Grecia: finché non sarà chiara la posizione dei due paesi in merito agli aiuti internazionali e al percorso da intraprendere, un intervento della Banca Centrale Europea corrisponderebbe ad una esposizione al rischio non soltanto per l’istituto di Francoforte, ma per l’intera Eurozona.
| Panoramica storica dal 1999 al 2012 degli interventi sui tassi di interesse |
| Link al sito istituzionale della Banca Centrale Europea |
| Su Forexinfo.it sarà possibile seguire la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi |
| Il link sarà reso disponibile a breve |