Conosceremo ogni dettaglio sul quantitative easing? Draghi sarà esauriente circa la tempistica reale e il modo in cui la BCE acquisterà i bond governativi? Ecco quando inizierà il piano QE secondo il mercato e cosa potrebbe sorprendere gli investitori.
I mercati sono in attesa di scrutare ogni parola di Mario Draghi. I forex trader vogliono sapere se il presidente della BCE dirà qualcosa che possa cambiare la valutazione del mercato riguardo il programma di quantitative easing.
Il mercato conosce già le dimensioni, il ritmo e l’area di acquisti di bond.
Quello che non sappiamo è la tempistica reale e il modo in cui la BCE acquisterà i bond governativi.
Riusciremo a scoprire questi dettagli o Draghi lascerà ancora qualche incertezza durante la sua conferenza stampa?
È vero; la BCE ha lasciare molte domande senza risposta quando ha annunciato il suo piano di QE nel mese di gennaio. Fondamentalmente Draghi si è preoccupato di ottenere che la maggioranza fosse d’accordo prima di tentare di colmare i "vuoti".
Anche a oggi la BCE potrebbe non essere in grado soddisfare il bisogno di dettagli data la natura frammentata dei mercati dei Paesi Membri in termini di dimensioni e liquidità.
Dato che l’Asset Purchase Program (APP) sarà condotto attraverso le banche centrali nazionali (BCN), forse gli investitori dovranno aspettare fino agli acquisti effettivi per iniziare ad avere una visione dettagliata.
Se questo è il caso, non significa necessariamente che bisognerà tenere d’occhio le 19 diverse BCN e il loro legame con i proprimercati. Ci saranno differenze, e le differenze creeranno una maggiore divergenza tra i vari mercati. Ciò contribuirà a tenere sotto controllo un procedimento un po’ più facile per le parti interessate.
Quantitative easing: quando inizierà?
Il mercato sta scommettendo su tre date possibili per l’avvio del QE:
- subito dopo la conclusione della riunione odierna
- il 9 marzo, come riportato dalla stampa italiana
- dopo la riunione “non politica” della BCE del 18 marzo
Cosa potrebbe sorprendere gli investitori?
La spesa dei consumatori e la crescita economica nell’eurozona sembrano essere su una sana traiettoria, ma in ritardo.
Per alcuni questo solleva dei dubbi circa la necessità che la BCE acquisti del debito della zona euro per combattere i rischi di deflazione, soprattutto viste le difficoltà della Banca centrale nell’affrontare la selezione di bond da acquistare.
L’economia di base insegna che il calo dei prezzi può portare a delle aspettative più basse sull’inflazione e il rinvio delle spese dei consumatori - la deflazione.
Ma il lato positivo, ovvero il calo dei prezzi energetici ad esempio, comportano un risparmio fiscale per ogni famiglia che spinge su il reddito potenziale, la fiducia delle famiglie e, infine, la spesa.
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