Dopo apertura altalenante, Wall Street chiude a ribasso

Elisabetta Scuncio Carnevale

16/10/2018

Azioni in calo trascinate dal settore tecnologico. Le Borse USA non riescono a ripartire dopo il picco della scorsa settimana

Dopo apertura altalenante, Wall Street chiude a ribasso

Dopo un avvio di giornata debole, la seduta di Wall Street è finita in calo. L’andamento altalenante faceva ben sperare in un rialzo, almeno per il Dow Jones e per l’S&P 500.

Alla fine l’S&P 500 è sceso dello 0,6 per cento a 2.750,79 e il Dow Jones Industrial Average ha chiuso con 89,44 punti in meno (-0,35 per cento), a 25,250,55. A registrare un calo di oltre l’1,5 per cento il settore tecnologico. Il Nasdaq è crollato dello 0,9 per cento, chiudendo a 7.430,74.

Wall Street, male Apple e Netfix che chiudono in calo

Segno meno anche per Apple e Netflix che, nel corso della seduta di Wall Street, avevano recuperato più dell’1,8% ciascuno. I titoli dei due colossi statunitensi sono scivolati subito dopo i commenti degli analisti Goldman Sachs e Raymond James.

Apple, ad esempio, ha perso terreno quando Goldman Sachs ha parlato di guadagni inferiori rispetto allo scorso anno. A influire sarà la domanda dalla Cina che sembra rallentare. Anche Amazon, Microsoft e Alphabet sono stati scambiati al ribasso.

Le indiscrezioni su giornalista saudita influenzano i mercati

L’umore degli azionisti di Wall Street sembra essere peggiorato anche dopo le indiscrezioni diffuse dalla Cnn. Secondo l’emittente USA, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad ammettere che il giornalista Jamal Khashoggi - entrato il 2 ottobre nel consolato saudita a Istanbul - è stato ucciso durante un interrogatorio finito male. Un rapporto delle autorità, pronto a raccontare questa verità, sarebbe già in fase di redazione.

Secondo alcuni giornali turchi il giornalista sarebbe stato persino sciolto nell’acido. Se queste notizie fossero confermate, l’America potrebbe chiedere l’introduzione immediata di sanzioni contro l’Arabia Saudita, con probabili ripercussioni sul prezzo del petrolio.

Il re saudita Salaman nega ogni coinvolgimento

Il re saudita Salman, come scritto dal presidente Donald Trump su Twitter, nega di sapere cosa possa essere successo al suo concittadino saudita Jamal Khashoggi. Il sovrano arabo ha anche assicurato che

“sta lavorando strettamente con la Turchia per trovare una risposta”.

Intanto, in merito al rapporto delle autorità saudite citato dalla Cnn, il presidente Trump ha detto di non saperne ancora nulla. Non è in grado di dire se il rapporto sia accurato o si tratti soltanto di voci.

“Semplicemente non lo so, dovrò vedere quello che dicono. Nessuno sa se si tratta di un rapporto ufficiale, finora ci sono solo voci di un rapporto in uscita,”

ha commentato, rispondendo ai giornalisti presenti a Warner Robins in Georgia.

Per fare chiarezza sulla vicenda, il presidente Trump ha inviato il segretario di stato Mike Pompeo in Arabia Saudita.

“Ha le istruzioni per scoprire cosa è successo. È una situazione terribile”,

ha detto il governatore Usa.

Pompeo ha lasciato Washington per Riad verso mezzogiorno, ma non è escluso che faccia tappa anche in Turchia, dove il giornalista scomparso è stato avvistato l’ultima volta.

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