Il Jobs Act modifica l’universo degli ammortizzatori sociali. Si passa da Aspi e Mini Aspi a Naspi e Asdi. Come cambiano i sussidi di disoccupazione nel 2015? Tutte le informazioni riguardanti beneficiari, esclusi, requisiti, durata e calcolo
Lo scorso 24 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo che introduce la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione che, a partire dal primo maggio 2015 sostituirà Aspi e mini Aspi. Il prossimo anno, arriverà anche l’Asdi, l’assegno di disoccupazione destinato alle famiglie con figli minorenni e a coloro che sono vicini alla pensione.
Ma vediamo di capire cosa cambierà nel 2015 con il passaggio da Aspi e mini Aspi a Naspi e Asdi.
Disoccupazione 2015: da Aspi e mini Aspi a Naspi
L’Aspi, Assicurazione Sociale per l’impiego, è, o meglio era, un ammortizzatore sociale introdotto dalla Riforma Fornero (Legge 92/2012) destinato ai lavoratori che hanno perso il lavoro e hanno raggiunto un certo livello di contribuzione.
La mini Aspi è una prestazione a sostegno del reddito, destinata ai lavoratori che hanno perduto il lavoro in maniera volontaria e che, rispetto all’Aspi, richiede dei requisiti contributivi ridotti
Il Jobs Act modifica l’universo dei sussidi, rimescolando le carte, unificando i precedenti ammortizzatori in una sola entità e ampliando la platea dei beneficiari. Dal primo maggio 2015 arriverà infatti la Naspi, la nuova Assicurazione Sociale per l’impiego destinata ai lavoratori dipendenti (esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato).
Il nuovo assetto modifica così non solo gli aventi diritto, ma anche la durata, i requisiti, le modalità di calcolo e la decadenza.
All’interno della tabella sottostante vi mostriamo dunque cosa cambia:
| - - - | Aspi | Mini Aspi | Naspi |
| Beneficiari | lavoratori subordinati che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dipendenti a tempo determinato delle PA | lavoratori subordinati, apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dipendenti a tempo determinato delle PA; lavoratori a tempo determinato della scuola | lavoratori dipendenti |
| Esclusi | dipendenti a tempo indeterminato delle PA; operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale | dipendenti a tempo indeterminato delle PA; operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale | lavoratori dipendenti a tempo indeterminato delle PA e operai agricoli a tempo determinato o indeterminato |
| Requisiti | Stato di disoccupazione involontario, due anni di assicurazione presso l’INPS, almeno un anno di contributi versati nei due che precedono il fatto che ha causato la perdita di lavoro | disoccupazione involontaria, 13 settimane di contributi da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione | 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni, 18 giorni di lavoro nell’anno precedente all’inizio della disoccupazione, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro |
| Durata | 14 mesi per gli over 55, 12 mesi tra i 50 e i 55, 8 mesi under 55 | indennità mensile corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione presenti nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro | corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni; dal 2017 la durata massima sarà di 78 settimane |
Disoccupazione 2015, Naspi: come si calcola?
Rispetto al passato cambiano anche le modalità di calcolo. La Naspi è infatti rapportata alla retribuzione degli ultimi 4 anni e nel 2015 non potrà essere superiore a 1.300 euro. Dal primo giorno del quinto mese di fruizione subirà una riduzione del 3% (dal 2016 la riduzione si applicherà a partire dal quarto mese).
Disoccupazione 2015: e l’Asdi che cos’è?
L’Asdi è il nuovo assegno di disoccupazione che partierà in via sperimentale a partire dal primo gennaio 2015. L’assegno sarà destinato a lavoratori appartenenti a nuclei familiari con figli minorenni e a lavoratori in età vicina al pensionamento.
La durata massima è di 6 mesi e vi si potrà accedere aderendo ad un progetto personalizzato redatto dai servizi per l’impiego e a accettando adeguate proposte di lavoro (la partecipazione a tali iniziative è obbligatoria). Per il 2015 l’Asdi viene finanziata con 300 milioni (da stanziare le risorse per gli anni successivi).
Per saperne di più sulla Naspi leggere anche:
Disoccupazione 2015: Naspi. Requisiti, durata, calcolo, decadenza
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