Disoccupazione 2015: da Aspi e mini Aspi a Naspi e Asdi, ecco cosa cambia con il Jobs Act

Vittoria Patanè

29/12/2014

Il Jobs Act modifica l’universo degli ammortizzatori sociali. Si passa da Aspi e Mini Aspi a Naspi e Asdi. Come cambiano i sussidi di disoccupazione nel 2015? Tutte le informazioni riguardanti beneficiari, esclusi, requisiti, durata e calcolo

Disoccupazione 2015: da Aspi e mini Aspi a Naspi e Asdi, ecco cosa cambia con il Jobs Act

Lo scorso 24 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo che introduce la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione che, a partire dal primo maggio 2015 sostituirà Aspi e mini Aspi. Il prossimo anno, arriverà anche l’Asdi, l’assegno di disoccupazione destinato alle famiglie con figli minorenni e a coloro che sono vicini alla pensione.

Ma vediamo di capire cosa cambierà nel 2015 con il passaggio da Aspi e mini Aspi a Naspi e Asdi.

Disoccupazione 2015: da Aspi e mini Aspi a Naspi
L’Aspi, Assicurazione Sociale per l’impiego, è, o meglio era, un ammortizzatore sociale introdotto dalla Riforma Fornero (Legge 92/2012) destinato ai lavoratori che hanno perso il lavoro e hanno raggiunto un certo livello di contribuzione.

La mini Aspi è una prestazione a sostegno del reddito, destinata ai lavoratori che hanno perduto il lavoro in maniera volontaria e che, rispetto all’Aspi, richiede dei requisiti contributivi ridotti

Il Jobs Act modifica l’universo dei sussidi, rimescolando le carte, unificando i precedenti ammortizzatori in una sola entità e ampliando la platea dei beneficiari. Dal primo maggio 2015 arriverà infatti la Naspi, la nuova Assicurazione Sociale per l’impiego destinata ai lavoratori dipendenti (esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato).

Il nuovo assetto modifica così non solo gli aventi diritto, ma anche la durata, i requisiti, le modalità di calcolo e la decadenza.

All’interno della tabella sottostante vi mostriamo dunque cosa cambia:

- - - Aspi Mini Aspi Naspi
Beneficiari lavoratori subordinati che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dipendenti a tempo determinato delle PA lavoratori subordinati, apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dipendenti a tempo determinato delle PA; lavoratori a tempo determinato della scuola lavoratori dipendenti
Esclusi dipendenti a tempo indeterminato delle PA; operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale dipendenti a tempo indeterminato delle PA; operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale lavoratori dipendenti a tempo indeterminato delle PA e operai agricoli a tempo determinato o indeterminato
Requisiti Stato di disoccupazione involontario, due anni di assicurazione presso l’INPS, almeno un anno di contributi versati nei due che precedono il fatto che ha causato la perdita di lavoro disoccupazione involontaria, 13 settimane di contributi da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni, 18 giorni di lavoro nell’anno precedente all’inizio della disoccupazione, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
Durata 14 mesi per gli over 55, 12 mesi tra i 50 e i 55, 8 mesi under 55 indennità mensile corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione presenti nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni; dal 2017 la durata massima sarà di 78 settimane

Disoccupazione 2015, Naspi: come si calcola?
Rispetto al passato cambiano anche le modalità di calcolo. La Naspi è infatti rapportata alla retribuzione degli ultimi 4 anni e nel 2015 non potrà essere superiore a 1.300 euro. Dal primo giorno del quinto mese di fruizione subirà una riduzione del 3% (dal 2016 la riduzione si applicherà a partire dal quarto mese).

Disoccupazione 2015: e l’Asdi che cos’è?
L’Asdi è il nuovo assegno di disoccupazione che partierà in via sperimentale a partire dal primo gennaio 2015. L’assegno sarà destinato a lavoratori appartenenti a nuclei familiari con figli minorenni e a lavoratori in età vicina al pensionamento.

La durata massima è di 6 mesi e vi si potrà accedere aderendo ad un progetto personalizzato redatto dai servizi per l’impiego e a accettando adeguate proposte di lavoro (la partecipazione a tali iniziative è obbligatoria). Per il 2015 l’Asdi viene finanziata con 300 milioni (da stanziare le risorse per gli anni successivi).

Per saperne di più sulla Naspi leggere anche:

Disoccupazione 2015: Naspi. Requisiti, durata, calcolo, decadenza

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