Mettere al mondo un figlio per molte coppie può rappresentare un sogno irrealizzabile a causa della crisi economica che imperversa; ma risparmiare si può sfruttando al massimo bonus e consigli utili per le spese necessarie.
Sfruttare i bonus famiglia e gli espedienti pratici esistenti per gli acquisti permette di risparmiare e di crescere un bambino comunque al meglio.
Molte infatti sono le coppie che, spaventate dall’idea di non riuscire a sostenere le spese necessarie a mettere al mondo un figlio, rinunciano a diventare genitori in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.
I genitori di bambini piccoli si trovano ad affrontare spese che possono incidere molto sul bilancio familiare: carrozzina, seggiolino per l’auto, biberon, pannolini, latte artificiale, vestiti. A tal proposito l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato che la spesa media per mantenere un bambino per il primo anno di vita va da un minimo di 7.100 euro a un massimo di 15.200 euro.
Non sarebbe giusto però rinunciare a una gioia così grande per una questione economica: seguendo qualche pratico consiglio e qualche indicazione formale si potranno risparmiare somme notevoli che si riveleranno utili per altre spese necessarie e inevitabili.
Bonus famiglie 2018
La prima cosa da sapere è che sono disponibili diversi bonus e incentivi economici per le famiglie che decidano di allargarsi. Anche quest’anno le famiglie - in alcuni casi indipendentemente dalla loro situazione economica - possono richiedere dei bonus e dei contributi per il sostegno del reddito.
Grazie alla Legge di Bilancio 2018 infatti sono state stanziate importanti risorse per la conferma dell’erogazione di tali bonus. Non esiste un vero e proprio Bonus famiglia, ma ce ne sono diversi ognuno dei quali presenta dei determinati requisiti:
- Bonus Bebè: si tratta del cosiddetto premio natalità INPS che consiste in un assegno di 80€ al mese (per 12 mensilità) per ogni figlio nato o adottato per le famiglie con reddito non superiore a 25mila euro;
- Bonus asilo nido: è un contributo riservato alle famiglie che mandano i loro figli al nido, sia pubblico che privato, le quali hanno diritto ad un rimborso sulle spese sostenute per la retta e l’iscrizione. Il massimo rimborsabile è di 1.000 euro su un totale di 11 mensilità, per un importo mensile di 90,91€;
- Bonus mamma domani: un contributo da 800€ erogato prima della nascita del bambino per le spese della prima infanzia;
- Reddito di inclusione REI: per le famiglie in difficoltà economica con un reddito ISEE inferiore ai 6.000 euro è stata introdotta una nuova social card che prevede un contributo mensile.
Guida alle spese
Ma non tutte le spese necessarie saranno coperte dai bonus; quando nasce un bambino infatti servono moltissime cose che spesso non si erano messe in conto. Cerchiamo quindi di fare un elenco dettagliato di quali siano le priorità e dei consigli utili per non spendere soldi inutilmente:
- latte naturale: l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) sottolinea che nei primi mesi di vita non serve altro se non il latte della mamma e prima di cedere davanti alle prime difficoltà e passare direttamente al latte artificiale sarà meglio rivolgersi alla Lega del latte o ai gruppi di aiuto-aiuto;
- accessori allattamento: se si sceglierà l’allattamento al seno si risparmierà notevolmente anche su diversi accessori necessari, come biberon, ciuccio, contenitore porta ciuccio, sterilizzatore, portabiberon, scaldabiberon;
- latte artificiale: nel caso in cui non si possa fare a meno di ricorrere al latte artificiale un consiglio che potrebbe rivelarsi utile è quello di privilegiare l’acquisto del prodotto nei supermercati, dove il prezzo è quasi sempre inferiore rispetto alla farmacia, e optare per confezioni più grandi e in proporzione più convenienti;
- pannolini: in questo caso la spesa è necessaria ma si può risparmiare scegliendo le confezioni famiglia, i pacchi doppi o acquistando marche meno note. Da sfruttare anche le offerte speciali: quando ci sono sconti conviene approfittarne a fare una piccola scorta. Un’ottima soluzione è rivolgersi a uno spaccio di pannolini; per chi è più attento al portafogli l’alternativa potrebbe essere quella dei pannolini di stoffa, che tra l’altro dà meno problemi di irritazioni;
- fasciatoio: in realtà il fasciatoio è una spesa che si può evitare tranquillamente con un semplice asciugamano pulito da poggiare sul letto o sul divano, inserendo sotto l’asciugamano una traversina impermeabile.
- carrozzina e passeggino: questo oggetto simbolo ha vita molto breve, quindi si può chiedere a parenti o amici di averla in prestito o in alternativa ci si può rivolgere al mercato dell’usato anche su Internet oppure acquistarla nuova approfittando dei saldi o scegliendo modelli superati.
Un accessorio su cui invece non si deve risparmiare per ragioni di sicurezza è invece il seggiolino auto che però sarà possibile acquistare su internet, come moltissime altre cose, con un risparmio notevole.
Il web fa risparmiare i genitori
Un altro modo semplice e efficace per risparmiare è ricorrere all’e-commerce, in particolare sfruttando qualche servizio molto utile:
- siti che comparano i prezzi in modo da trovare il portale che offre quello migliore;
- piattaforme che propongono coupon e sconti
- piattaforme per l’acquisto e la vendita di articoli usati.
Il mercato elettronico offre la possibilità di risparmiare tempo e denaro senza rinunciare a una vasta gamma di scelta. Idealo, il portale internazionale di comparazione di prezzi per gli acquisti digitali, ha svolto un’indagine relativa all’anno 2017 e ha constatato che l’interesse nei confronti della categoria bambini e neonati è cresciuto del 30% rispetto al 2016 e anche il trend per il 2018 è positivo, con un ulteriore +22,6%.
Possiamo suddividere i prodotti acquistati via web in due grandi settori:
- i prodotti di prima necessità e legati alla sicurezza;
- i prodotti di intrattenimento dei bambini.
Per quanto riguarda la prima categoria di beni è stato rivelato che il risparmio medio ricavato dall’acquisto tramite il canale e-commerce è di circa il 10%.
Particolarmente conveniente è l’acquisto di:
- biberon che consentono un risparmio del 26,6%;
- pannolini con il 15%;
- seggiolini per auto con il 10,3%;
- sterilizzatori con il 9,1%;
- passeggini con il 7,9%.
Il settore dell’intrattenimento può offrire risparmi web di circa il 10,4% in meno rispetto all’acquisto in negozio. Tra gli articoli più economici sul web ci sono:
- i libri per la prima infanzia, con un risparmio medio del 29,4%;
- i peluche con il 23,0%;
- i giochi motori con il 13,1%;
- le giostrine per neonati con il 12,5%;
- le palestrine con il 12,2%;
- i giocattoli per il bagnetto con l’8,3%.
Se si vuole invece ricorrere all’aiuto del comparatore di prezzi, Idealo nella sua indagine ha rilevato che confrontando i principali prodotti legati alle tre differenti categorie, quindi beni di prima necessità, intrattenimento e abbigliamento, si può ottenere un risparmio complessivo di almeno 157 euro.
Ultimo consiglio per chi avesse davvero necessità di risparmiare è ricorrere all’acquisto di articoli usati: spesso infatti i prodotti per bambini vengono usati per periodi di tempo così brevi da riuscire a trovare prodotti praticamente nuovi. Per lo stesso principio sarà possibile provare a vendere ciò che non serve più recuperando quindi parte dei costi sostenuti.
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