Come aprire un’impresa di pulizie e quanto costa

Claudia Mustillo

3 Marzo 2023 - 16:45

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Aprire un’impresa di pulizie è un ottimo investimento: ecco come fare, quali sono i requisiti e quanto costa.

Come aprire un’impresa di pulizie e quanto costa

Aprire un’impresa di pulizie vuol dire avviare un’attività molto utile, forse indispensabile, per aziende, negozi e condomini. La pulizia e la disinfezione degli spazi interni è spesso richiesta e l’apertura di una impresa di pulizie può essere un ottimo investimento per chi vuole mettersi in proprio.

Per poter aprire un’impresa di pulizie, però, ci sono dei requisiti che devono essere soddisfatti e in particolare ci sono degli obblighi burocratici da adempiere.

Ecco come fare e quanto costa aprire un’impresa di pulizie.

Come aprire un’impresa di pulizie: tutti i requisiti

Prima di tutto bisogna distinguere due tipologie di imprese di pulizie: quelle che si occupano della pulizia ordinaria e quelle che, invece, sono specializzate nella pulizia straordinaria.

La pulizia ordinaria è quella che avviene ogni settimana od ogni giorno in modo ripetitivo. SI tratta di una tipologia di pulizia eseguita in modo regolare per mantenere il luogo pulito.

Per questo tipo di attività la legge prevede alcuni requisiti:

  • requisiti morali:
    • non essere stati condannati per i reati
    • elencati nell’art. 2 della legge n. 82/1994;
    • non sia stata svolta o non sia in corso una procedura fallimentare;
    • non essere sottoposti a misure di prevenzione antimafia;
  • requisiti economico-finanziari:
    • la ditta deve effettuare regolare iscrizione all’Inps e all’Inail per tutti gli addetti, compreso il titolare e i familiari e i soci prestatori d’opera;
    • non devono esserci protesti cambiari negli ultimi 5 anni, salvo riabilitazione, o dimostrazione di avere completamente soddisfatto i creditori;
    • esistenza di almeno un conto corrente bancario.

Quando, invece, si decide di aprire un’impresa di pulizie che si occupa della pulizia straordinaria si fa riferimento all’attività di sanificazione e disinfezione degli spazi in modo non ordinario e per svolgere questa tipologia di attività oltre ai requisiti previsti per la pulizia ordinaria sono previsti anche dei requisiti tecnico-organizzativi:

  • un diploma universitario o una laurea in materia;
  • un diploma di scuola secondaria superiore;
  • un attestato di qualifica professionale attinente l’attività;
  • aver assolto all’obbligo scolastico;
  • lavorato per almeno tre anni in un’azienda del settore.

I passaggi necessari per aprire un’impresa di pulizie

Se si vuole aprire un’impresa di pulizie il primo passaggio necessario è quello di aprire la partita Iva. Il codice Ateco più adatto all’attività è: “81.21.00, pulizia generale (non specializzata) di edifici“. Successivamente bisognerà procedere con l’iscrizione all’albo artigiani, l’apertura della posizione Inps Gestione Artigiani e l’apertura della posizione Inail.

Infine, prima di procedere con l’inizio dell’attività sarà necessario richiedere la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune di riferimento.

Quanto costa aprire un’impresa di pulizie

Aprire un’impresa di pulizie non richiede investimenti eccessivi. Se si inizia offrendo un servizio di base e con pochi dipendenti, la spesa può essere contenuta entro i 20.000 - 30.000 €, considerando che serviranno un piccolo locale da adibire a sede, macchinari e prodotti per la pulizia, un furgoncino e che le spese inerenti la burocrazia ammontano a circa 300 - 350 €. C’è poi da considerare anche il costo dei dipendenti e il costo per la manutenzione dei macchinari.

Sicuramente l’investimento iniziale che si deve tenere in considerazione se si vuole aprire un’impresa di pulizie deve comprendere almeno:

  • acquisto delle attrezzature di pulizia;
  • spese di registrazione all’albo Artigiani;
  • costo annuale dei diritti camerali;
  • spesa per il commercialista;
  • contributi previdenziali fissi annuali;
  • tasse e imposte annuali in base al fatturato.

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