Cassa integrazione: taglio di 280 euro per 6 milioni di lavoratori. Ecco perché

Teresa Maddonni

16/04/2021

25/10/2022 - 12:10

condividi

Cassa integrazione: un taglio di 280 euro nella busta paga di marzo per 6 milioni di lavoratori. La stima è di Unimpresa che torna sul buco normativo denunciato dopo l’entrata in vigore del decreto Sostegni.

Cassa integrazione: taglio di 280 euro per 6 milioni di lavoratori. Ecco perché

Cassa integrazione: un taglio di 280 euro nella busta paga di 6 milioni di lavoratori nel mese di marzo.

A spiegare il perché è Unimpresa che è tornata sulla questione dopo il primo allarme di poche settimane fa.

L’Unione nazionale delle imprese aveva già denunciato con l’entrata in vigore del decreto Sostegni una discrepanza tra norme vecchie e nuove. In particolare questa discrepanza è stata quantificata con una perdita di 280 euro in busta paga per chi è in cassa integrazione.

6 milioni di lavoratori sono rimasti senza cassa integrazione dal 20-25 marzo fino al 31 marzo per aver esaurito le 12 settimane della Legge di Bilancio 2021 e aver dovuto aspettare il 1° aprile per le settimane del decreto Sostegni n.41 del 22 marzo 2021 in vigore dal 23. Non solo, per alcuni lavoratori il buco con la cassa integrazione, denuncia sempre Unimpresa, riguarda anche i primi giorni di aprile. Vediamolo nel dettaglio.

Cassa integrazione: taglio di 280 euro per 6 milioni di lavoratori

6 milioni di lavoratori sono rimasti senza cassa integrazione per una settimana secondo quanto denunciato da Unimpresa poche settimane fa. Una mancanza di copertura che si quantifica in un taglio di 280 euro in busta paga.

La data è quella del 26 marzo 2021 (o anche il 21) a partire dalla quale si è creato un buco di cassa integrazione fino al 31 marzo 2021.

Le 12 settimane introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 di cassa integrazione Covid infatti se utilizzate continuativamente dal 1° gennaio sono terminate il 25 marzo, ma solo dal 1° aprile si possono utilizzare le ulteriori settimane del decreto Sostegni. Nel dettaglio:

  • 13 settimane per CIGO Covid fino al 30 giugno 2021;
  • 28 settimane di cassa integrazione in deroga e assegno ordinario fino al 31 dicembre.

Dal 26 marzo e fino al 31 i lavoratori, che sono secondo Unimpresa oltre 6 milioni, sono rimasti senza coperture e quindi senza stipendio.

La protesta di Unimpresa torna a farsi sentire a settimane di distanza dalla prima nota:

“Il grido di allarme lanciato da Unimpresa già lo scorso 22 marzo 2021 e le denunce provenienti dal mondo sindacale hanno lasciato a oggi del tutto indifferente il governo presieduto da Mario Draghi che probabilmente trascura il danno immenso provocato in questi giorni ad imprese e lavoratori a causa di un buco normativo per la Cassa integrazione Covid-19. In queste ore infatti i lavoratori e le imprese che stanno ricevendo le buste paga della mensilità di marzo 2021 troveranno brutte sorprese a causa di un vuoto tra due distinti provvedimenti adottati.”

Queste le parole del consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi. Il risultato di questo vuoto normativo per la cassa integrazione è la perdita in busta paga:

“Ogni lavoratore in cassa integrazione perderà per il solo mese di marzo dai 3 agli 8 giorni di ammortizzatore sociale (danno stimato per ciascun lavoratore dai 110 ai 280 euro)”

Unimpresa rileva tuttavia una perdita ancora più ingente sulla cassa integrazione se si considera anche un altro vuoto che riguarda i primi giorni di aprile.

Cassa integrazione: per quella ordinaria buco ad aprile

Unimpresa denuncia per la cassa integrazione anche un’altra perdita e che riguarda quella ordinaria a causa di un buco creatosi ad aprile.

Le aziende possono ottenere le 13 settimane di cassa integrazione ordinaria a partire dal 1° aprile e fino al 30 giugno. Le settimane della Legge di Bilancio per la CIGO sono scadute il 31 marzo. Sottolinea Unimpresa nella nota:

“Per le aziende industriali che accedono alla cassa integrazione ordinaria il nuovo periodo di 13 settimane potrà partire solo dal 5 aprile 2021 (e non dal 1° aprile) perché il sistema informatico INPS non concede la possibilità per queste aziende di fare richiesta in un giorno diverso dal lunedì ed il primo lunedì di aprile è il 5.”

E ha aggiunto pertanto che la perdita in busta paga per la cassa integrazione mancata nei primi giorni di aprile si aggiunge per alcuni lavoratori a quella di marzo:

“Somme che diventano mostruose - continua la nota - (si stimano dai 200 ai 500 milioni) se moltiplicate per la platea di milioni di lavoratori in cassa integrazione in questi mesi, con il rischio che tali somme vengano richieste alle nostre aziende che si troverebbero a sborsare stipendi e contributi nonostante molte di esse siano ancora costrette alla chiusura dall’attuale lockdown.”

Unimpresa lancia pertanto una richiesta la ministero del Lavoro per risolvere il problema del taglio della cassa integrazione fino a 280 euro e anche più in busta paga:

“Chiediamo al ministro del Lavoro di porre immediatamente rimedio con un provvedimento ad hoc che conceda retroattivamente la possibilità di recuperare queste risorse senza aggravare la situazione già drammatica delle aziende e dei loro lavoratori”

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO