Cambiamento climatico: nuovo rischio finanziario secondo le banche centrali

Riccardo Lozzi

18/05/2021

27/12/2022 - 14:47

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Il cambiamento climatico è diventato un rischio finanziario di cui tenere conto, secondo quanto riportato dalle maggiori banche centrali occidentali, pronte a inserire la sostenibilità ambientale tra i propri obiettivi.

Cambiamento climatico: nuovo rischio finanziario secondo le banche centrali

Secondo le maggiori banche centrali occidentali, Banca Centrale Europea, Bank of England e Federal Reserve, il cambiamento climatico deve essere valutato come un rischio economico e finanziario di cui tener conto.

Per queste istituzioni, infatti, le possibile conseguenze dell’aumento delle temperature, tra cui l’innalzamento del livello degli oceani, un maggior numero d’incendi e possibili siccità, avrebbero delle ripercussioni a livello mondiale tali da stimolare diversi parametri economici, primo fra tutti quello dell’inflazione.

Così i vertici delle banche centrali hanno deciso di attivare una serie di misure di salvaguardia dell’ambiente e tenere stabile il proprio livello di prezzi, intervenendo per spingere i propri sistemi finanziari lontano da possibili investimenti nei combustibili fossili.

Non mancano però alcune polemiche da parte degli attori che operano nei mercati azionari, secondo i quali il ruolo delle autorità finanziarie in questo modo rischia di andare oltre le attività di regolamentazione e giocare un ruolo attivo nello sviluppo economico mondiale.

Il cambiamento climatico diventa un rischio finanziario

Ad esempio, Bank of England, la quale ha acquisito nuovi poteri con la Brexit, ha inserito ufficialmente nel proprio mandato gli obiettivi di sostenibilità ambientale e stabilità dell’inflazione. Una missione definita dal Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, ovvero il responsabile del Tesoro del Governo di Boris Johnson.

La BoE ha quindi aggiunto agli scenari utilizzati in passato dei propri stress test, che comprendevano crisi finanziarie e recessioni, anche l’aumento delle temperature e del livello del mare.

Allo stesso modo la Federal Reserve americana potrebbe accrescere in futuro il proprio raggio di azione, intervenendo sempre di più sul mercato finanziario e attuando una serie di regole a favore delle attività che tengano conto dei rischi climatici.

Mentre per la Banca Centrale Europea, la questione del cambiamento climatico viene già considerata come un elemento centrale del proprio mandato, avendo attivato tra le proprie azioni anche il programma per il finanziamento della produzione di energia rinnovabile.

La sostenibilità ambientale tra gli obiettivi delle banche centrali

Al tempo stesso è cresciuta negli ultimi mesi la cooperazione internazionale per rendere il sistema finanziario mondiale più attento alle opportunità d’investimento derivanti dalla green economy.

Nel dicembre 2020, la Fed è entrata nel network che annovera tra i suoi membri le banche centrali e le autorità di regolamentazione della maggior parte dei Paesi europei, oltre a Cina, Russia e Giappone, e che a oggi può contare oltre 90 istituzioni al proprio interno.

Presto, però, si rischia di assistere a uno scontro tra autorità pubbliche e operatori privati, con questi ultimi pronti a mettere in discussione la vigilanza finanziaria globale che potrebbe portare effetti rilevanti sull’andamento dei maggiori mercati azionari.

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