CCNL Enti locali 2018: in arrivo aumenti e arretrati in busta paga

Guendalina Grossi

22 Maggio 2018 - 14:40

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CCNL Enti locali 2018: è stato firmato dai sindacati e dall’ARAN dopo nove anni il nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali. In arrivo aumenti di stipendio e arretrati per 467 mila dipendenti.

CCNL Enti locali 2018: in arrivo aumenti e arretrati in busta paga

CCNL Enti locali 2018: è stato firmato il 21 maggio dai sindacati e dall’ARAN il nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali che aveva già ottenuto l’approvazione della Corte dei Conti lo scorso 15 maggio 2018.

Grazie alla stipula del nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali a giugno 467 mila dipendenti riceveranno in busta paga gli arretrati relativi al 2016 e al 2017 e ai primi cinque mesi del 2018.

Inoltre a partire da quest’estate è previsto un aumento di 85 euro medi mensili (lordi) per i dipendenti degli enti locali tra cui le Regioni, i Comuni, le Provincie.

Il nuovo contratto, firmato il 21 maggio 2018, riguarda il periodo che va dall’1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018 ed entra in vigore il giorno successivo alla data di stipula.

Firmato nuovo CCNL Enti locali: in arrivo gli arretrai e gli aumenti di stipendio per i dipendeti

I sindacati e l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) hanno siglato ieri, 21 maggio 2018, il nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali.

Tra le principali novità vi è quella che riguarda l’erogazione degli arretrati (relativi al 2016, 2017 e ai primi cinque mesi del 2018) a partire dal mese di giugno 2018 per i dipendenti degli enti locali che si vedranno inseriti in busta paga una somma che va da un minimo di 592 euro fino ad un massimo di 883 euro.

In più il nuovo CCNL prevede un aumento salariale in busta paga di 85 euro mensili per i 467 mila dipendenti che lavorano all’interno degli Enti locali.

All’aumento salariale viene affiancato un elemento perequativo stabilito in base alla qualifica e all’inquadramento contrattuale. Le categorie più basse potranno, quindi, contare su un elemento perequativo maggiore rispetto a quello riconosciuto alle categorie più elevate.

Un’altra novità introdotta con la stipula del nuovo contratto nazionale del personale degli enti locali riguarda l’indennità di vacanza contrattuale che non sarà più riconosciuta come specifica voce retributiva ma verrà inserita nello stipendio tabellare.

Sono previsti inoltre maggiori diritti per i lavoratori soprattutto per ciò che concerne le ferie. Infatti questi potranno:

  • sospenderle in caso di lutto;
  • fruirle, in via sperimentale, ad ore.

Si allega di seguito il testo definitivo del CCNL Funzioni locali approvato il 21 maggio 2018.

CCNL Funzioni locali versione definitiva 21 maggio 2018
Ecco il testo definitivo approvato il 21 maggio 2018 del contratto nazionale del personale degli enti locali

CCNL Enti locali: retribuzione tabellare a partire dal 1° aprile 2018

Come abbiamo appena accennato il nuovo CCNL Enti locali relativo al periodo che va dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018 prevede un aumento degli stipendi per i lavoratori dipendenti.

Ecco la tabella dove vengono riportati gli importi a seconda delle fasce di livello dei dipendenti, validi a partire dal 1° aprile 2018:

Fascia Importo annuo
D7 31.138,84 euro
D6 29.638,84 euro
D5 27.723,70 euro
D4 26.538,88 euro
D3 25.451,86 euro
D2 23.220,05 euro
D1 22.135,47 euro
C6 23.543,20 euro
C5 22.903,20 euro
C4 22.086,11 euro
C3 21.409,82 euro
C2 20.829,26 euro
C1 20.344,07 euro
B8 21.248,24 euro
B7 20.788,24 euro
B6 20.019,10 euro
B5 19.669,91 euro
B4 19.343,80 euro
B3 19.063,93 euro
B2 18.333,93 euro
B1 18.034,07 euro
A6 18.661,97 euro
A5 18.341,97 euro
A4 17.970,54 euro
A3 17.656,56 euro
A2 17.290,31 euro
A1 17.060,97 euro

CCNL Enti locali: le novità sui buoni pasto

L’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) prevede che:

il dipendente che presti attività lavorativa presso l’ente sino alle 11,30 e si assenti per permesso per partecipazione a lavori consiliari fino alle ore 14, rientrando successivamente in ufficio e proseguendo la giornata lavorativa (con un intervallo tra orario di uscita dal servizio e quello di rientro superiore a due ore) ha diritto all’erogazione del buono pasto.”

Nel nuovo CCNL Enti locali i buoni pasto potranno essere richiesti sia dai lavoratori full time che da quelli part time qualora presso l’azienda non sia presente il servizio di mensa.

Inoltre ogni lavoratore avrà diritto ad un buono pasto giornaliero per ogni giorno di lavoro effettuato. Il valore dei buoni pasto è compreso tra i 2 e i 10 euro e questi vanno spesi interamente senza la possibilità di ricevere resto.

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