Borse caute: la Fed ha più libertà dopo il dato sull’inflazione USA. Milano giù con banche

Livio Spadaro

16 Marzo 2016 - 15:17

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Borse europee guardinghe in attesa della Fed. La crescita dell’inflazione USA aumenta la probabilità di futuri rialzi dei tassi. Milano in rosso con bancari e moda, in luce FCA.

Borse caute: la Fed ha più libertà dopo il dato sull’inflazione USA. Milano giù con banche

Le Borse europee si muovono in modo contrastato in attesa della decisione della Federal Reserve e soprattuto dell’attesa conferenza stampa del presidente Janet Yellen. Wall Street ha aperto in leggera contrazione, mettendosi in scia così dell’andamento delle Borse europee.

Il dato sull’inflazione core americana, risultato superiore al consenso, potrebbe infatti dare maggior spazio di manovra alla Federal Reserve nei prossimi mesi, motivo che potrebbe mettere in agitazione i mercati.

Nel frattempo, sembra essersi arrestata la discesa del petrolio dopo l’ufficialità del meeting tra Paesi Opec e non-Opec che si terrà a Doha il 17 aprile. Rimane comunque sotto l’occhio degli investitori il dato sulle scorte di petrolio greggio statunitensi in uscita alle 15:30.

La Borsa Italiana si muove in territorio leggermente negativo, con il Ftse Mib appesantito da alcuni bancari e Luxottica. In luce invece i titoli di Finmeccanica ed FCA così come i petroliferi.

Borse europee in attesa della Fed, aumentano le probabilità di futuri rialzi

Le Borse europee presentano un andamento contrastato anche se all’apertura di Wall Street i listini del Vecchio Continente sono riusciti a contenere le perdite. C’è grande attesa per la decisione di questa sera della Federal Reserve, motivo per cui gli indici europei si muovono in modo cauto.

L’attenzione degli operatori sarà proiettata però più sulla conferenza stampa del presidente della Fed, Janet Yellen, a margine della decisione dell’istituto centrale statunitense. Difatti la Yellen potrebbe dare importanti spunti sul ritmo futuro dei rialzi dei tassi americani.

USA: Fed ha mani più libere con inflazione in crescita - Nordea

A tal proposito, sembra che il dato sull’inflazione uscito poco fa possa aver dato qualche chance in più a futuri aumenti dei tassi USA. Dall’analisi del trading sui Fed Fund Futures emerge che la probabilità di un rialzo a giugno è pari al 54% mentre quella per dicembre è dell’81%.

Gli esperti di Nordea sottolineano come la continua crescita dell’inflazione USA dovrebbe aprire le porte ad un rialzo dei tassi per aprile o giugno. E’ probabile quindi che la Federal Reserve questa sera preparerà i mercati a futuri aumenti dei tassi di interesse.

Dello stesso parere gli analisti di Global Thinking Foundation, che ritengono ora più probabile un rialzo dei tassi in futuro grazie al dato sull’inflazione che lascia più spazio di manovra alla Fed (anche se questo potrebbe rappresentare un problema per le economie emergenti).

Petrolio risale grazie all’annuncio dell’incontro a Doha tra Paesi produttori

Novità invece sul fronte del petrolio che sembra aver arrestato la corsa a ribasso iniziata qualche giorno fa. L’oro nero festeggia l’ufficialità dell’incontro tra Paesi Opec e non-Opec fissato per il 17 aprile a Doha, capitale del Qatar. In attesa del dato sulle scorte di petrolio greggio statunitensi, il Brent scambia in rialzo del +2,58% (39,74$) e il WTI del +2,83% (37,37$).

Borse: apertura cauta per Wall Street, contrastati i listini europei

Wall Street si muove cauta in attesa della Fed. I listini statunitensi registrano leggeri cali con il Dow Jones in discesa del -0,08%, lo S&P500 del -0,04% ed il Nasdaq del -0,02%.

Andamento contrastato invece per gli indici del Vecchio Continente. Il Dax sale del +0,25%, il Cac 40 è in contrazione del -0,19%, l’Ibex del -0,34% mentre il Ftse 100 è in profitto del +0,59%. L’EuroStoxx 50 si muove invece in negativo del -0,17%.

Borsa Italiana: Ftse Mib in rosso, pesano moda e bancari. Bene FCA e Finmeccanica

La Borsa Italiana si muove poco sotto la parità, con una flessione del -0,24%. Sul listino milanese pesa l’andamento negativo di alcuni bancari come Intesa (-1,8%), Banco Popolare (-1,3%) e Ubi banca (-1%).

In rosso anche il comparto della moda con Luxottica in calo del -1,7% e Moncler del -1,2%. In ribasso anche Telecom Italia che segna un -1,34%.

Tra i titoli migliori invece ci sono quelli di Finmeccanica (+2,56%) in attesa dei conti 2015, FCA (+1,84%) che beneficia di 3 notizie e Unipol (+1,16%). In leggero rialzo anche i titoli petroliferi come Tenaris ed Eni che guadagnano rispettivamente il +0,92% ed il +0,86%.

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