Bonus terzo figlio Comuni 2022: importi, requisiti e fino a quando spetta

Simone Micocci

08/02/2022

08/02/2022 - 10:51

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Aggiornati (e aumentati) gli importi degli assegni familiari erogati dal Comune per le famiglie con almeno tre figli. Vale lo stesso per l’assegno di maternità.

Bonus terzo figlio Comuni 2022: importi, requisiti e fino a quando spetta

Ci sono novità importanti per gli assegni ai nuclei familiari e per l’assegno di maternità pagati dai Comuni visto che dal 1° gennaio 2022 ne vengono aggiornati - e aumentati - gli importi.

Va detto che per il primo strumento l’aggiornamento varrà per pochi mesi, visto che gli assegni familiari pagati dal Comune alle famiglie con almeno tre figli - per questo motivo la prestazione è chiamata anche bonus terzo figlio - sono destinati a scomparire con l’introduzione dell’assegno unico universale per figli a carico. Resiste, invece, la maternità pagata dai Comuni, compatibile e cumulabile anche con il nuovo assegno unico.

È stato il Dipartimento politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri a comunicare l’aggiornamento d’importi e requisiti per l’assegno per i nuclei numerosi e per l’indennità di maternità, quelle prestazioni riconosciute dall’articolo 65 della legge 448/1998.

Misure, che appunto possono aggiungersi alle normali tutele riconosciute dall’ordinamento statale, che si rivolgono a una platea ben definita di persone: famiglie, generalmente numerose, con ISEE basso.

Vediamo, nel dettaglio, cosa cambia per queste due prestazioni dal 1° gennaio 2022, e soprattutto cosa succederà da marzo 2022 quando nel contempo ci sarà l’introduzione dell’assegno unico per figli a carico.

Bonus terzo figlio, assegni familiari pagati dal Comune: requisiti e importi aggiornati al 2022

L’aumento degli importi delle due misure in oggetto è dovuto alla variazione - pari al +1,9% - registrata dall’ISTAT nell’ultimo anno per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Dell’aumento ne beneficiano le pensioni, ma anche prestazioni assistenziali come appunto è il bonus terzo figlio pagato dal Comune. Meglio conosciuto come assegno per nuclei familiari numerosi, questo nell’ultimo anno è salito da 145,14€ a 147,90€ al mese, per tredici mensilità.

Tuttavia, vista l’introduzione dell’assegno unico per figli a carico, questa prestazione nel 2022 sarà pagata solamente per due mensilità, quali appunto gennaio e febbraio 2022.

Non per questo, però, bisogna rinunciare all’idea di presentare domanda, visto che comunque si tratta di poco meno di 300,00€ che sarebbe un peccato perdere. A tal proposito, ricordiamo che per beneficiare di un tale bonus è necessario presentare domanda al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, allegando la documentazione dove viene dichiarata la composizione e la situazione economica del nucleo familiare.

Ovviamente, fatelo solo nel caso in cui ne soddisfiate i requisiti, che nel 2022 sono i seguenti:

  • avere almeno tre figli a carico;
  • avere un ISEE non superiore a 8.955,98€.

Attenzione però: affinché il bonus terzo figlio venga riconosciuto per l’intero importo, è necessario che l’ISEE non sia superiore a 7.033,28€. Sopra tale soglia, ma comunque al di sotto dei suddetti 8.955,98€, l’assegno per il terzo figlio viene “tagliato”, venendo dunque riconosciuto in misura parziale.

Nel dettaglio, per il ricalcolo si utilizza la seguente formula:

(8.955,98€ - ISEE)/13

Ad esempio, con un ISEE di 8.000,00€ l’assegno per nucleo familiare numeroso è pari a 73,53€ (pagato per tredici mensilità).

Ricordiamo che tale prestazione è cumulabile con gli altri bonus famiglia e non costituisce reddito né ai fini fiscali né per quelli previdenziali. Per il pagamento, l’INPS provvede con cadenza semestrale posticipata, quindi entro il 15 luglio (la seconda scadenza del 15 gennaio non va invece più considerata visto che in ogni caso questa prestazione cesserà di esistere dal 1° marzo 2022).

Assegno di maternità pagato dal Comune

L’assegno mensile di maternità resiste invece all’introduzione dell’assegno unico e quindi continuerà a essere erogato nel 2022 e negli anni successivi. Questo viene riconosciuto per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nell’anno di riferimento - quindi il 2022 nel caso di specie - alle madri prive di tutela previdenziale obbligatoria.

L’importo sale dai 348,12€ a 354,73€: ricordiamo che viene riconosciuto per 5 mensilità, a patto che venga presentata domanda al Comune entro 6 mesi dalla data del parto o dell’evento per il quale la prestazione viene riconosciuta.

Anche in questo caso, ovviamente bisogna soddisfare determinati requisiti: oltre al fatto che la madre deve essere priva di tutela previdenziale obbligatoria - quindi non ha diritto al congedo di maternità INPS - è necessario che l’ISEE del nucleo familiare in cui questa si trova non sia superiore a 17.747,58€.

L’assegno viene pagato direttamente dall’INPS, in un’unica soluzione, entro e non oltre 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dai Comuni. È compatibile al 100% con l’assegno unico.

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