Bonus merito, il Tar del Lazio respinge il ricorso presentato dagli insegnanti precari: solo chi è di ruolo ha diritto al contributo. Sbloccato il 20% delle somme trattenute negli ultimi due anni.
Bonus merito insegnanti: ci sono buone notizie per i docenti di ruolo, meno positive per quelli precari. È arrivata infatti la tanto attesa sentenza del Tar del Lazio in merito al ricorso presentato dal sindacato FLC CGIL nei confronti della legge 107 del 2015, la cosiddetta Buona Scuola.
Nel dettaglio, il sindacato ha lamentato una disparità di trattamento tra i docenti di ruolo e quelli assunti con contratto a tempo determinato, poiché quest’ultimi sono stati esclusi dalla platea di beneficiari del bonus merito, il contributo economico riservato ai docenti che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico.
Il bonus merito - confermato anche per l’anno 2017/2018 - è riservato solamente agli insegnanti di ruolo e ciò secondo il Tar del Lazio è del tutto legittimo. Il Tribunale amministrativo ha infatti dato ragione al Ministero dell’Istruzione confermando l’esclusione dei docenti con contratto a tempo determinato.
Per questo motivo nei prossimi giorni gli insegnanti di ruolo che negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 sono stati riconosciuti meritevoli del bonus merito riceveranno in busta paga il restante 20% dell’importo, congelato dal MIUR in attesa della sentenza del TAR.
Bonus merito 2017: perché gli insegnanti precari non ne hanno diritto?
È impossibile non notare una disparità di trattamento tra gli insegnanti di ruolo e quelli precari. Quest’ultimi infatti non hanno diritto agli stessi benefici economici riservati ai loro colleghi di ruolo, come ad esempio il bonus di 500 euro della Carta del Docente e - appunto - il bonus merito.
A tal proposito i sindacati si sono fatti portavoce dei diritti dei supplenti, presentando ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del Ministero dell’Istruzione.
Secondo i giudici però non è possibile estendere il contributo ai precari, poiché altrimenti verrebbe leso il diritto dei docenti di ruolo, “gli unici destinatari individuati per legge”.
Nel rigettare il ricorso presentato da FLC Cgil, il TAR del Lazio ha dichiarato che non avrebbe potuto fare altrimenti poiché se avesse accolto le loro richieste ci sarebbe stata una lesione della posizione dei docenti di ruolo, poiché questi “vedrebbero sensibilmente ridotta la quota per essi disponibile, con conseguente necessità di notificare il ricorso ad almeno un docente di ruolo”.
Per il Tar del Lazio quindi non è possibile - con le risorse a disposizione - estendere il bonus ai precari senza ridurre la quota pro-capite riconosciuta ai docenti di ruolo; per questo i giudici sono stati costretti a respingere il ricorso presentato dai sindacati.
D’altronde - ha poi aggiunto il Tar del Lazio - il fondo introdotto dal MIUR apposta per il bonus merito ha una “consistenza limitata” e va ripartito esclusivamente tra i soggetti legittimati che in questo caso sono - per legge - i soli docenti di ruolo.
Bonus merito: per i docenti di ruolo in arrivo gli arretrati
La sentenza del Tar del Lazio sblocca il 20% della quota del bonus merito 2015/2016 e 2016/2017 congelata dal MIUR.
Visto il ricorso presentato dai sindacati, infatti, in viale Trastevere hanno deciso di trattenere il 20% del bonus merito riconosciuto agli insegnanti, versando nelle loro buste paga solamente l’80% dell’importo.
In questo modo il MIUR si è tutelato da una possibile sentenza in favore dei ricorrenti; adesso che il Tar del Lazio si è espresso in suo favore, però, non c’è più motivo per trattenere queste risorse che nei prossimi giorni saranno restituite ai legittimi proprietari.
Secondo le ultime indiscrezioni il Ministero ha già dato il via libera allo sblocco delle somme trattenute, le quali saranno assegnate nella busta paga di settembre o - al più tardi - in quella di ottobre.
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