Bonus bebè 2014: in arrivo il bando Inps. Quali novità sul sussidio spettante alle madri lavoratrici per pagare l’asilo nido o la baby sitter?

Valentina Brazioli

04/09/2014

Bonus bebè 2014, per il bando dell’Inps ci vorrà ancora qualche giorno. Atteso per il mese di luglio, il suo ritardo fa sperare in una semplificazione della procedura a carico delle madri lavoratrici intenzionate a richiedere i 300 euro previsti per pagare l’asilo nido o la baby sitter. Quali novità sono in arrivo?

Bonus bebè 2014: in arrivo il bando Inps. Quali novità sul sussidio spettante alle madri lavoratrici per pagare l’asilo nido o la baby sitter?

Bonus bebè 2014, quanto sarà necessario aspettare ancora per il bando ufficiale dell’Inps? Non molto, secondo quanto dichiarato dall’Istituto di previdenza nazionale al quotidiano Il Secolo XIX: tradizionalmente, infatti, il bando in questione viene pubblicato durante il mese di luglio, ma quest’anno potrebbero esserci delle novità per quelle madri lavoratrici che intendono presentare richiesta del sussidio pensato per pagare l’asilo nido o la baby sitter.

Dopo il flop del 2013 in arrivo nuove regole?

Di certo, per ora, c’è che quella del bonus bebè non è certo una storia costellata dai successi. Dopo il flop registrato nel 2013, quando delle 11 mila possibili beneficiarie appena 3 mila presentarono domanda, quest’anno forse si proverà finalmente a cambiare rotta. Attraverso una maggiore pubblicizzazione del sussidio, questo è certo, ma magari anche grazie a un’auspicabile semplificazione dell’intera procedura. Al momento, però, dall’Inps si apprende solo che il dicastero del Welfare, a guida di Giuliano Poletti, ha confermato l’impianto della norma; tuttavia, per dare il via libera ufficiale all’iter, si attende ancora la messa a punto degli ultimi dettagli. Dalle indiscrezioni riportate dalla stampa emerge che sarebbe allo studio del ministero un sistema molto più snello ed efficace per registrarsi al sito dell’Inps e richiedere il beneficio.

Le linee guida Fornero non cambieranno

Ciò che pare non essere destinato a cambiare sono le linee guida del bonus bebè, individuate ai suoi tempi dal ministro Fornero: ovvero i beneficiari, i requisiti, gli importi e la durata del sussidio. Niente estensione, quindi, dei 6 mesi di indennizzo per una somma totale di 1800 euro, alternativi al periodo analogo di congedo parentale. I soldi potranno essere utilizzati per pagare la baby sitter o l’asilo nido e, a seconda dell’opzione scelta, il contributo cambierà forma: nel primo caso si tratterà di buoni lavoro da ritirare presso la sede Inps, nel secondo sarà direttamente l’Istituto di previdenza nazionale a pagare la struttura scelta dalla famiglia (individuata in un apposito elenco). E’ presumibile che la domanda, comprensiva dei dati anagrafici della madre, del padre e del figlio, oltre ai periodi di congedo e alla modalità di bonus scelta, andrà comunque inviata tramite il sito internet dell’Inps. Per l’erogazione effettiva dei 300 euro mensili sarà necessario attendere la graduatoria definitiva, che terrà conto anche dell’indicatore Isee della richiedente. Se il bando in uscita prevederà tempi analoghi a quelli indicati nel 2013, la graduatoria sarà pubblicata entro 15 giorni dalla data di scadenza della presentazione della domanda.

Per ulteriori informazioni sul bonus bebè targato Fornero, si rimanda a questo articolo contenente specifiche indicazioni sull’argomento in questione.

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