Bonus bebè 2014: come le madri lavoratrici possono ottenere 300 euro mensili per pagare l’asilo nido o la baby sitter

Valentina Brazioli

16 Agosto 2014 - 11:30

Bonus bebè 2014, le madri lavoratrici possono ottenere 300 euro al mese da utilizzare per il pagamento della retta dell’asilo nido o dell’aiuto da parte della baby sitter. Eppure, lo scorso anno, su 11 mila donne che ne avrebbero avuto diritto, solo 3 mila hanno presentato richiesta. Ecco a chi è destinato, come si utilizza e come fare domanda.

Bonus bebè 2014: come le madri lavoratrici possono ottenere 300 euro mensili per pagare l’asilo nido o la baby sitter

Bonus bebè 2014, l’ennesimo flop della riforma Fornero? E’ nel 2012, infatti, che nasce questo tipo di aiuto, specificatamente pensato per le mamme che lavorano e che hanno terminato il periodo di maternità consentito dalla legge: 300 euro al mese da utilizzare per pagare l’asilo nido o la baby sitter. Per il bonus sono stati stanziati fondi fino al 2015: ecco, nello specifico, chi ne ha diritto, come utilizzarlo e come fare richiesta.

Chi ha diritto al bonus bebè

Le madri lavoratrici che hanno diritto al bonus sono tutte quelle che, comprese quelle adottive e affidatarie, rientrino degli undici mesi successivi al periodo di congedo di maternità obbligatoria e le lavoratrici beneficiarie del diritto al congedo di maternità obbligatorio per la quali la data del parto sia fissata entro 4 mesi dalla scadenza del bando. Non possono riceverlo le lavoratrici autonome, quelle che hanno già usufruito del “fondo per la famiglia” del decreto Bersani e le madri già totalmente esentate dal pagamento per i servizi destinati all’infanzia. E’ importante sottolineare che il contributo viene erogato solo se la neo mamma rinuncia al congedo parentale, ossia al periodo di astensione facoltativa che l’Inps indennizza versando il 30 per cento dello stipendio.

Come funziona il bonus

Il contributo ammonta a 300 euro mensili per un massimo di 6 mesi (3 mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata) e, nel caso di servizi di baby-sitting, viene erogato sotto forma di buoni lavoro da ritirare nelle sedi Inps e da consegnare direttamente alla baby sitter. In caso di asilo nido, invece, è l’Inps stessa a pagare la struttura, ma la madre sarà obbligata a scegliere l’istituto da un apposito elenco pubblicato sul sito web www.inps.it

Come fare richiesta

Per il 2014 non è ancora chiaro se ci sarà un click day o una finestra temporale entro la quale inviare la domanda (come accaduto nel 2013). In ogni caso, il bonus si richiede sempre e solo in via telematica, accedendo al sito dell’Inps mediante codice fiscale e Pin. Nella richiesta andrà indicato se si sceglie il voucher per l’asilo nido o la baby sitter, allegando la dichiarazione di rinuncia alla fruizione del congedo parentale e il modello Isee. Dopo 15 giorni dalla scadenza del bando, l’Inps pubblicherà la graduatoria delle donne aventi diritto, dando priorità a quelle con il reddito più basso.

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