Bonus assunzioni NASpI: incentivo, requisiti e perché conviene

Simone Micocci

15 Novembre 2021 - 11:04

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NASpI, bonus assunzione: quanto spetta e in quali casi, ecco una guida utile per i datori di lavoro.

Bonus assunzioni NASpI: incentivo, requisiti e perché conviene

Assumere un lavoratore che fruisce dell’indennità di disoccupazione NASpI ha degli importanti vantaggi economici. D’altronde, non tutti i candidati per un lavoro sono uguali, in quanto per alcune categorie c’è la possibilità di beneficiare di incentivi e sgravi sull’assunzione; il percettore di NASpI è tra questi con il datore di lavoro che può massimizzare i vantaggi procedendo con un’assunzione a tempo pieno e indeterminato.

In poche parole, assumendo una persona che percepisce l’indennità di disoccupazione si risparmia sui costi dell’assunzione. Al pari di quanto succede, ma con differenti modalità, ad esempio in caso di assunzione di un percettore del reddito di cittadinanza o di un Over 50 disoccupato da più di un anno.

In questa sede ci concentreremo però sull’assunzione dei percettori di NASpI, facendo chiarezza sul perché - e quanto - conviene scegliere un disoccupato percettore di un sostegno al reddito quando si deve procedere con un’assunzione.

Assunzione percettore NASpI: perché conviene?

Inizialmente per coloro che assumevano lavoratori che fruivano dell’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) era previsto un contributo pari al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata riconosciuta al lavoratore.

La misura di questa agevolazione è stata poi rivista con il passaggio alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, NASpI. Con l’articolo 24, del Decreto legislativo 150/2015, infatti, l’indennità mensile riconosciuta al datore di lavoro è stata ridotta al 20% dell’indennità mensile residua da corrispondere al lavoratore.

Come funziona quindi? Pensiamo ad esempio a un candidato che percepisce la NASpI e ne avrebbe diritto per altri 10 mesi, a fronte di un importo di 500,00€ mensili (con la riduzione del 3% mensile da considerare). Ebbene, l’azienda potrebbe godere di un beneficio pari al 20% della NASpI residua per i successivi 10 mesi: quindi 100,00€ il primo mese e poi sempre meno in quanto va considerato il suddetto taglio.

È ovvio, quindi, che l’incentivo sarà tanto maggiore quanto più il lavoratore si troverà all’inizio del periodo di fruizione. In questo caso, infatti, saranno più le mensilità da corrispondere e il taglio del 3% non sarà ancora partito. A tal proposito, ricordiamo che questo per gli eventi di disoccupazione successivi al 1° gennaio 2022 comincerà a essere applicato a partire dal 6° mese di fruizione, 8° mese nel caso degli Over 50.

Ricordiamo, comunque, che l’agevolazione spetta solamente nei periodi di effettiva erogazione della retribuzione al lavoratore. Cosa significa questo? Che ad esempio in presenza di giornate non retribuite - come può essere un periodo coperto da indennità di malattia - l’importo mensilmente riconosciuto va rapportato alle giornate effettivamente lavorate.

Inoltre, altro aspetto importante, è quello per cui la somma a credito dell’impresa non potrà mai essere superiore alla retribuzione del lavoratore in quello specifico mese (comprese eventuali competenze mensili calcolate pro-quota).

Come assumere un percettore di NASpI

Attenzione: per godere della suddetta agevolazione è necessario assumere con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Vi è però la possibilità di beneficiare dell’incentivo mensile anche nel caso in cui si proceda con la trasformazione a tempo pieno o indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un lavoratore titolare d’indennità NAsPI.

Esempio: l’azienda Alpha assume Tizio con contratto a tempo determinato di due mesi. Tizio al momento dell’assunzione è titolare di NASpI, tuttavia l’azienda beneficerà dell’incentivo suddetto solamente nel caso in cui successivamente dovesse decidere di procedere con un’assunzione a tempo indeterminato.

Lo stesso vale per l’azienda Alpha che assume Tizio percettore di NASpI a tempo indeterminato, ma con contratto part-time. Anche in questo caso non sarà possibile godere dell’incentivo, a meno che successivamente non si decida di procedere con una trasformazione a tempo pieno.

Quali aziende possono godere dell’incentivo NASpI sull’assunzione

Il beneficio è a disposizione di tutti i datori di lavoro che ne soddisfano i suddetti requisiti. Vale anche per le cooperative, come pure per le imprese di somministrazione.

Un piccolo appunto sulle cooperative. La normativa precisa che non spetta alcuna agevolazione nel caso in cui l’interessato abbia goduto dell’anticipo NASpI, ricevendo quindi la disoccupazione in un’unica soluzione, proprio per associarsi in cooperativa.

Non si può godere del suddetto incentivo, però, nel caso in cui sussista una delle seguenti situazioni:

  • l’assunzione viene effettuata in attuazione di un obbligo preesistente;
  • l’assunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine;
  • nel caso in cui il datore di lavoro abbia in atto sospensioni dal lavoro per crisi o riorganizzazioni aziendali, salvo il caso in cui l’assunzione venga finalizzata all’impiego di lavoratori inquadrati in un diverso livello o addetti a unità produttive differenti;
  • il lavoratore che si vuole assumere è stato licenziato nei 6 mesi precedenti da un datore di lavoro che, al momento della risoluzione del contratto, presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che
  • assume ovvero risulta con quest’ultimo in rapporti di collegamento o
  • controllo.

    Alla luce di quanto appena detto, al momento della richiesta di avviamento tramite incentivo riconosciuto ai percettori di NASpI, l’azienda si assume la responsabilità dichiarando che non ricorre alcuna condizione ostativa.

Quando assumere un percettore di NASpI è ancora più conveniente

Va detto che l’incentivo è cumulabile con le agevolazioni contributive eventualmente spettanti. Quindi, qualora il candidato che si vuole assumere presenti le caratteristiche per beneficiare di uno sgravio contributivo sull’assunzione, i due benefici sono persino cumulabili.

Non è invece cumulabile con altre tipologie di aiuti di tipo finanziario.

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