Bomba tattica nucleare, Putin può lanciarla nel Mar Nero: cos’è e conseguenze

Luna Luciano

6 Marzo 2022 - 20:22

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Dopo le minacce di Putin sulle armi nucleari si cerca di mantenere la calma, ma il generale Battisti non esclude che Putin sganci una bomba tattica nel Mar Nero. Ecco cos’è e quali sono i rischi.

Bomba tattica nucleare, Putin può lanciarla nel Mar Nero: cos’è e conseguenze

Le minacce di Putin di ricorrere al proprio arsenale di dissuasione, che include anche le armi nucleari, non sono di certo passate inosservate. Aumenta sempre di più la tensione in tutto il mondo. E mentre si cerca di convincere la Cina a fare da mediatore, quale unica potenza a essere in buoni rapporti con la Russia, il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, attualmente presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, invita a non abbassare la guardia.

Secondo il generale, infatti, Putin alla fine ha sempre mantenuto fede alle proprie parole e quindi non è escluso che ricorra a qualche ordigno nucleare. Battisti, infatti, sostiene che il presidente Putin potrebbe dare l’ordine di sganciare una bomba tattica nucleare nel Mar Nero. Un ordigno non avrebbe lo stesso effetto della bomba nucleare che oggi ricordiamo sui libri di storia, ma avrebbe un raggio ridotto. Ecco quindi cos’è una bomba nucleare tattica e quali sono le sue conseguenze.

Cosa ha detto il generale Battisti?

Le sanzioni economiche dell’Unione europea non sono state accolte di buon grado dal Vladimir Putin, il quale il 27 febbraio aveva annunciato la decisione di mettere in stato di allerta la forza di dissuasione russa, che comprende anche le forze nucleari, motivando la scelta con “le dichiarazioni e l’atteggiamento aggressivo”.

Una minaccia che aveva destato non poche preoccupazioni, ma stando al Sipri (International Peace Research Institute) l’uso di armi nucleari non rientrerebbe nei piani della leadership russa. Eppure, secondo il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, attualmente presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, allo stato attuale delle cose non è possibile escludere in toto la possibilità che il presidente Vladimir Putin decida di ricorrere a una bomba tattica nucleare.

La messa in stato di preallerta del dispositivo nucleare può essere un modo per Putin di fare pressione sull’Occidente, ma dobbiamo anche tenere a mente che, anche se pochi lo pensavano, finora lui ha fatto quello che aveva detto, quindi per mostrare la propria determinazione non possiamo escludere che faccia esplodere una bomba tattica nucleare nel Mar Nero.

Per quanto riguarda invece le possibili ritorsioni da parte della Russia nei confronti di quei paesi della Nato che invieranno armi all’Ucraina, Battisti è convinto che siano minacce volte a creare timore nella popolazione. “Portare armi all’Ucraina significherebbe consegnarle attraverso la Polonia, un attacco lì da parte della Russia significherebbe violare i confini di una Paese della Nato”. Allo stesso tempo il generale si è mostrato scettico sulla possibilità di dichiarare la no-fly zone sull’Ucraina. Infatti, decidere di interdire i cieli ucraini al volo, comporterebbe dunque in automatico la possibilità di abbattere gli aerei militari russi, il che costituirebbe a tutti gli effetti una vera e proprio dichiarazione di guerra.

Bomba tattica militare: cos’è e conseguenze

Battisti non ha quindi escluso la possibilità che Putin decida di sganciare una bomba tattica militare. Infatti, durante un’intervista con AdnKronos per commentare la guerra tra Russia e Ucraina, il generale non esclude la possibilità che con il procedere del conflitto non si arrivi anche a un’azione nucleare. È naturale dunque domandarsi cos’è esattamente una bomba tattica nucleare e quali sono le sue conseguenze.

A rispondere a questi quesiti è giunto in aiuto proprio il generale, il quale ha spiegato che la bomba tattica nucleare è un ordigno nucleare di limitata potenza, ma che produce distruzione, ed emana onde radioattive.

Benché le armi nucleari non siano l’unica arma da temere, basti pensare alla bomba termobarica, la minaccia del nucleare da parte della Russia non deve essere considerata una possibilità troppo remota. Infatti, queste testate nucleari tattiche sono sì più piccole rispetto a quelle realmente temute, ma sono comunque in grado di provocare danni in 250-500 metri di diametro. Una testata simile, anche se sganciata nel Mar Nero, impedirebbe quindi l’avanzamento delle truppe militari avversarie a causa delle radiazioni.

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