Berlusconi pronto a garantire stipendio e legislatura piena ai rinnegati del Movimento: saranno loro i nuovi Razzi e Scilipoti per dare vita alle larghe intese?
Non è più presidente del Milan Silvio Berlusconi ma il vizio di fare campagna acquisti non deve esserselo ancora tolto. Dopo i vari Van Basten, Nesta e Rivaldo, l’ex premier è pronto ora ad “acquistare” gli impresentabili del Movimento 5 Stelle.
Ai vari massoni, furbetti dei rimborsi e impresentabili vari, Berlusconi ha offerto loro uno stipendio e una legislatura piena se dopo il 4 marzo dovessero passare tra le sua fila come se fossimo al calciomercato.
I nuovi “responsabili” di Berlusconi
A riassumere al meglio quello che sta succedendo è, in maniera grottesca, il segretario del PD Matteo Renzi: “Agli impresentabili del Movimento 5 stelle Berlusconi ha fatto un’offerta che quelli non possono rifiutare, quasi commerciale, nemmeno fosse alla Standa. Dice loro venite con noi così avrete la legislatura piena”.
In effetti Silvio Berlusconi è pronto ad arruolare, sempre che questi accettino di sottoscrivere il programma di governo azzurro, gli impresentabili del Movimento 5 Stelle garantendo loro di poter così “incassare interamente l’indennità parlamentare”.
Uno scenario simile a quello del 2010, quando i vari Razzi e Scilipoti assieme agli altri “responsabili” passarono dall’opposizione a sostenere l’allora governo Berlusconi evitando così la sfiducia dopo lo strappo con Fini.
Adesso però le elezioni ancora si devono tenere ma il piatto fa ugualmente gola: tra massoni e furbetti, chiuse le urne potrebbero essere una decina i parlamentari eletti dal Movimento pronti a essere rinnegati dai vertici dei 5 Stelle.
In teoria, Di Maio spera che questi possano rinunciare al loro posto ma con ogni probabilità alla fine andranno subito a posizionarsi all’interno del gruppo Misto. Ecco dunque “l’offerta che non si può rifiutare” da parte dell’ex premier, che così facendo potrebbe aggiungere un nuovo importante tassello al puzzle delle larghe intese.
La campagna acquisti
Anche se continua a ripetere di poter vincere le elezioni politiche del 4 marzo, Silvio Berlusconi sa benissimo che una volta chiusi i seggi con ogni probabilità nessuna forza politica in campo avrà i numeri per poter formare un nuovo governo.
Le larghe intese quindi saranno necessarie ma “l’inciucio” tra Forza Italia, Partito Democratico e centristi vari, è ora messo a rischio dal continuo calo fatto registrare da Renzi nelle ultime settimane.
Con un PD più debole e quindi con meno propri esponenti eletti, serviranno altri parlamentari da arruolare per poter così avere i numeri per governare. In quest’ottica, il corteggiamento ai rinnegati dei 5 Stelle può essere molto utile ma potrebbe anche non bastare.
Ecco dunque che Berlusconi ha comunque in serbo l’ultimo jolly da giocare: spaccare la Lega portando verso i suoi lidi anche tutti gli esponenti del carroccio “fedeli” a un Roberto Maroni da tempo in rotta con Matteo Salvini.
Pescando a destra e a manca ecco che quindi l’ex premier potrebbe rimpinguare le fila dei nuovi “responsabili”, garantendo così i numeri per l’avvio di una legislatura che, nel caso, non inizierebbe di certo con il migliore degli auspici possibili.
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