Bana Alabed: chi è la bambina siriana che ha scritto una lettera a Trump

Concetta Maria Suriana

26 Gennaio 2017 - 14:48

Bana Alabed, chi è la bambina di Aleppo che manda una lettera al presidente Donald Trump? Cosa c’è scritto nella lettera?

Bana Alabed: chi è la bambina siriana che ha scritto una lettera a Trump

Chi è Bana Alabed, la bambina siriana che ha scritto una lettera aperta al presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e cosa c’è scritto nel suo messaggio? Qui la storia della piccola di Aleppo, dai suoi tweet sulla guerra in Siria alla lettera per Trump.

Chi è Bana Alabed lo sappiamo tutti, o meglio, conosciamo il suo volto. Bana è la bambina siriana che nel 2016 aveva attirato l’attenzione del mondo sulla guerra in Siria grazie ai suoi tweet inviati dalla sua casa ad Aleppo. Ora Bana è riuscita a sfuggire dalla guerra ed ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.

A rendere nota la lettera è stata la madre di Bana, che ha inviato una copia del messaggio alla BBC. Non è una trovata pubblicitaria, come si è pensato a lungo anche dello stesso profilo Twitter di Bana, ma una lettera reale che la piccola Bana aveva iniziato a scrivere già prima dell’Insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

Vediamo ora chi è la piccola Bana Alabed, la bambina siriana che è passata dal pubblicare tweet da Aleppo allo scrivere una lettera per Donald Trump, e leggiamo cosa c’è scritto.

Chi è Bana Alabed: la vita della bambina di Aleppo

Bana Alabed, 7 anni, è una dei tanti bambini che vivono sotto la guerra. La sua casa è ad Aleppo Est, in Siria, uno dei luoghi più colpiti dalle bombe.
Bana aveva trovato un modo di sfuggire alla guerra grazie al profilo Twitter della madre, tramite il quale aggiornava i suoi followers su quello che accadeva ogni giorno ad Aleppo grazie a tweet con foto e video. Tra i suoi tweet più celebri uno dei primi pubblicati, in cui la bambina è ritratta in una foto mentre legge, tutto accompagnato dalla didascalia “leggo per sfuggire alla guerra”.

Per un certo periodo si temeva fosse morta sotto i bombardamenti. A scatenare il panico tra i suoi followers ed il web, che ormai era venuto a conoscenza della piccola Bana, un tweet della bambina:

“Ultimo messaggio - sotto pesanti bombardamenti, non possiamo più restare vivi. Quando moriremo continuare a parlare delle 200.000 persone che sono ancora qui. Ciao.”

Poi il sollievo, Bana era ancora viva. La piccola era riuscita a sopravvivere ai bombardamenti ed era stata portata in salvo. Dopo l’evacuazione avvenuta a dicembre 2016 delle aree riconquistate dalle forze governative, leali al presidente Assad, la piccola Bana e la sua famiglia sono arrivati in Turchia, dove vivono ancora oggi.

Bana Alabed: cosa c’è scritto sulla lettera per Donald Trump?

Nella lettera aperta destinata a Donald Trump, Bana ha lanciato un messaggio al presidente degli Stati Uniti d’America per attirare l’attenzione sui bambini della Siria, pressati da una guerra che non accenna a smettere. Trump, tra l’altro, ancora non ha una posizione precisa sulla guerra in Siria. L’unica cosa che sembra essere abbastanza sicura è la sua volontà creare un rapporto con Putin e la Russia, che appoggia il governo di Damasco.

Nella lettera della piccola Bana si può leggere la storia della sua vita ad Aleppo, molto simile a quella di molti altri bambini siriani, che ogni giorno rischiano di perdere la vita a causa della guerra. Che il contenuto della lettera riesca a far prendere una posizione a Donald Trump? Ecco cosa c’è scritto nella lettera della piccola Bana al presidente Trump:

“Caro Donald Trump,
mi chiamo Bana Alabed e sono una ragazzina siriana di sette anni di Aleppo. Ho vissuto in Siria tutta la mia vita, prima di lasciarla nel dicembre dello scorso anno a causa di un assedio prolungato. Anche io appartengo ai bambini siriani che hanno sofferto gli effetti della guerra siriana. In questo momento sto vivendo in un clima di pace, nella mia nuova casa in Turchia.
Ad Aleppo andavo a scuola, ma quest’ultima è stata distrutta dai bombardamenti. Alcuni miei amici sono morti. Sono molto triste per questo, con loro trascorrevo il mio tempo a giocare insieme. Non ho potuto più giocare ad Aleppo, diventata una città di morte.
Ora in Turchia posso uscire e provare piacere nel farlo. Posso andare a scuola liberamente, anche se non è ancora iniziata. Ecco perché la pace è importante per tutti, compresi voi. Tuttavia, milioni di bambini siriani non sono come me. Loro soffrono in diverse parti della Siria. Soffrono a causa degli adulti.
So che lei sarà il presidente degli Stati Uniti, quindi voglio dirle di salvare i bambini e le persone della Siria. È necessario fare qualcosa per i bambini siriani, perché sono come i vostri figli e anche loro meritano la pace come tutti voi. Se mi prometti che farai qualcosa per i bambini della Siria, allora sarò la tua nuova amica.Non vedo l’ora di vedere cosa farai per i bambini siriani.

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