Bollettino BCE su banche, inflazione e crescita dell’Eurozona. Cosa c’è da sapere

C. G.

4 Agosto 2016 - 12:55

BCE su banche, inflazione e crescita dell’Eurozona. Cosa c’è da sapere? Ecco tutti i dettagli del Bollettino BCE rilasciato in mattinata.

Bollettino BCE su banche, inflazione e crescita dell’Eurozona. Cosa c’è da sapere

La BCE ha appena rilasciato il Bollettino sugli sviluppi economici e monetari dell’Eurozona.
La ripresa dell’Eurozona c’è, secondo la BCE, ma è minata da tutta una serie di elementi tra i quali si può annoverare anche l’incertezza generata dalla Brexit.

Crescita, inflazione e banche dell’Eurozona. Questi sono gli argomenti principali discussi dalla BCE all’interno del Bollettino economico rilasciato in mattinata. La BCE si aspetta per il 2016 una politica fiscale moderatamente espansiva, mentre per il 2017 e per il 2018 la Banca Centrale Europea sembra prevedere di nuovo politiche fiscali neutrali.

Inoltre, come la BCE aveva già anticipato ieri in un’anteprima di questo Bollettino economico, il piano corporate bond sta funzionando.
Infatti, secondo il report BCE di ieri, un quinto dei corporate bond acquistati finora da Francoforte nell’ambito del programma di Quantitative Easing ha rendimento negativo. Il piano sembrerebbe funzionare ma rimane comunque il rischio bolla speculativa.
La BCE, nel Bollettino da poco rilasciato, ha inoltre discusso della situazione delle banche europee, soffermandosi poi anche sulla problematica inflazione dell’Eurozona, prossima allo zero.
Vediamo allora tutti i dettagli del Bollettino economico BCE su banche, inflazione e crescita dell’Eurozona.

Incertezza dopo Brexit: l’analisi BCE

La Brexit, secondo le parole della BCE, ha causato ovviamente una forte incertezza e un’imponente volatilità sui mercati finanziari.
Dal referendum sulla Brexit, l’insicurezza sulle prospettive economiche future non ha fatto che aumentare.
Nonostante tutto questo, i mercati finanziari dell’Eurozona hanno mostrato un’alta capacità di tenuta, ragion per cui, secondo la BCE:

“le condizioni finanziarie complessive restano estremamente favorevoli”.

Ripresa Eurozona: gli elementi a favore - BCE

La ripresa economica dell’Eurozona sta continuando, secondo la BCE, grazie ad un aumento dei consumi privati e grazie anche agli investimenti.
La crescita delle esportazioni dell’area euro è stata più modesta, come ha osservato la BCE, ma comunque sia il recupero dell’economia dovrebbe procedere a un ritmo moderato.
Aspetti positivi a sostegno della domanda interna, e dunque a sostegno della ripresa dell’Eurozona, sono, secondo la BCE, le misure di politica monetaria espansiva, le favorevoli condizioni finanziarie e il miglioramento della redditività delle imprese. Anche i sostenuti incrementi dell’occupazione favoriti dalle passate riforme strutturali e il prezzo relativamente basso del petrolio forniscono un ulteriore sostegno al reddito reale delle famiglie e quindi ai consumi privati.

Ripresa Eurozona: gli elementi contro - BCE

È l’incertezza generata dalla Brexit a pesare più di tutto sulle prospettive di crescita dell’Eurozona, ma non è l’unica nota negativa citata nel quadro della BCE. Oltre alla Brexit, infatti, pesano sulla ripresa dell’Eurozona anche le prospettive di sviluppo dei mercati emergenti e la lenta attuazione delle riforme strutturali all’interno dei paesi dell’area.
In questo contesto i rischi per le prospettive di crescita dell’Eurozona rimangono orientati al ribasso secondo la BCE.

BCE su banche: il canale dei finanziamenti deve essere efficiente

Le banche europee, come ha notato la BCE, hanno garantito alla clientela condizioni favorevoli di finanziamento, il tutto tramite tassi sui prestiti più contenuti. Queste condizioni di credito più favorevoli non hanno fatto altro che promuovere la ripresa del settore dei prestiti.
Come ha sottolineato la BCE:

“l’indagine sul credito bancario dell’Eurozona nel secondo trimestre del 2016 ha mostrato ulteriori miglioramenti nelle condizioni di offerta dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie, contribuendo a far aumentare la domanda di prestiti di ogni tipo”.

È essenziale dunque, secondo quanto affermato dalla BCE, che il canale dei finanziamenti bancari continui a funzionare in modo appropriato, soprattutto alla luce dell’incertezza attuale.

Inflazione Eurozona prossima allo zero - BCE

I livelli di inflazione negli ultimi mesi, spiega la BCE, si sono mantenuti prossimi allo zero.
Guardando avanti, i tassi di inflazione rimarranno ancora molto bassi nei prossimi mesi, mentre è probabile che torneranno a salire verso la fine del 2016. Grazie alle misure monetarie della BCE si prevede inoltre un ulteriore incremento dei tassi di inflazione sia nel 2017 che nel 2018.
Comunque sia, data la situazione di incertezza, il Consiglio direttivo continuerà a seguire con attenzione gli andamenti economici e finanziari dell’Eurozona.

“Useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per raggiungere gli obiettivi”,

ha concluso la BCE.

Clicca qui per il testo completo del Bollettino economico della BCE.

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