L’aumento dell’IVA al 22% scatterà il 1 luglio. Ad oggi si tratta praticamente di una certezza, viste le evidenti difficoltà del Governo Letta di trovare una soluzione circa le coperture finanziarie: 2 miliardi di euro per il 2013 e cifra doppia per il 2014. Cifre importanti, considerate una “clausola di salvaguardia” per Bruxelles.
In attesa di un miglioramento dei conti pubblici si potrebbe posticipare l’aumento di qualche mese, ma la politica del rinvio potrebbe essere pericolosa e il ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, e quello dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sono stati piuttosto chiari: l’aumento dell’IVA appare inevitabile.
Saccomanni: dove trovare i miliardi?
Saccomanni ha espresso la volontà di tutto l’esecutivo di muoversi con estrema cautela per quanto riguarda la politica fiscale:
“Nelle ultime settimane e per motivi estranei alla situazione italiana si sono riprodotte tensioni sui mercati internazionali che riguardano l’America e il Giappone e che hanno determinato forti ripercussioni sui mercati. Inoltre la procedura per disavanzo eccessivo in via di superamento non è ancora conclusa e ci vorrà la decisione da parte del prossimo Ecofin e una decisione finale del Consiglio UE a luglio. Per questi motivi il governo si sta muovendo con estrema cautela”.
L’aumento dell’IVA avrà un costo pericoloso, il Governo ne è consapevole, ma, secondo Saccomanni, anche “il reperimento di coperture alternative potrebbe non essere meno gravoso”.
Zanonato: occorre realismo
Il ministro Zanonato si è mostrato molto realista, abbandonando qualsiasi accenno populista: “A raccontare una cosa che oggi risulta impossibile si fa presto, ma poi diventa difficile”. Aumentare l’IVA è inevitabile:
“Fra 16 giorni senza che il Governo faccia nulla, visto che è stato un provvedimento già deciso dal precedente Esecutivo, noi avremo l’Iva aumentata di un punto dal 21 al 22%. In questo momento soldi per evitare l’aumento dell’IVA nel bilancio dello Stato non ce ne sono”.
Il ministro Zanonato ha chiuso in modo tagliente la questione, riferendosi alle dichiarazioni di Brunetta e Schifani, ha dichiarato:
“Brunetta e Schifani sono degli ottimisti della volontà, ma io devo avere il pessimismo dell’intelligenza”.
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