Aumento QE e tassi negativi non risolveranno i problemi di UE e Giappone - UBS

Livio Spadaro

11 Novembre 2015 - 13:23

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Un aumento del QE ed un taglio dei tassi non aiuteranno la ripresa delle economie di UE e Giappone secondo Axel Weber, chairman di UBS.

Aumento QE e tassi negativi non risolveranno i problemi di UE e Giappone - UBS

Un aumento del Quantitative Easing ed un taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali di Europa e Giappone non serviranno a risolvere i rispettivi problemi economici secondo l’analisi del chairman di UBS Axel Weber.

Weber si è pronunciato anche sull’eventualità di una Brexit dichiarando che, secondo il suo parere, Londra continuerà ad essere un punto di riferimento a prescindere da cosa decideranno gli inglesi in merito alla permanenza in UE.

Per Weber infine, è sempre più probabile un rialzo dei tassi USA da parte della Federal Reserve.

Weber, UBS: QE e taglio tassi non risolveranno i problemi di UE e Giappone

Per Axel Weber, chairman di UBS ed ex-capo della Bundesbank, l’aumento del QE ed un taglio dei tassi di interesse da parte di BCE e BoJ non aiuteranno a risolvere i problemi che affliggono le due economie.

Secondo Weber infatti, è difficile immaginare che entro 2-3 anni le banche centrali di Europa e Giappone riusciranno a riportare l’inflazione al 2%. Questo perché, secondo il manager, per raggiungere il target dell’inflazione è necessario un enorme sforzo quantitativo che tuttavia non aiuterebbe le economie a crescere più velocemente.

Tuttavia, la persistente stagnazione economica di Europa e Giappone sommata al rallentamento dell’economia globale dovuto principalmente alle difficoltà economiche della Cina, hanno fatto crescere le aspettative per un possibile taglio dei tassi da parte della BCE (portandoli ancor più in negativo di adesso) e ad un incremento della politica monetaria espansiva da parte della BoJ.

Weber, UBS: rialzo dei tassi USA sempre più vicino

Per quel che riguarda gli USA, Weber si aspetta nel breve periodo un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve che metterebbe fine ad una politica monetaria espansiva che dura dal 2008.

Il chairman di UBS ha commentato:

Ciò che sta emergendo più marcatamente è che l’economia americana è in crescita, con un forte aumento dell’occupazione ed un tasso di disoccupazione vicino alla soglia di piena occupazione. Personalmente credo che livelli di emergenza dei tassi di interesse non siano più garantiti.

Inoltre, Weber ha aggiunto che la ripresa economica sarà molto più lenta rispetto ai precedenti cicli economici.

Weber, UBS: anche con Brexit, Londra rimarrà punto di riferimento

Un altro fattore che potrebbe destabilizzare i mercati finanziari è la possibile uscita di scena dall’Unione Europea da parte del Regno Unito. Tuttavia, il manager di UBS non sembra preoccupato da questa evenienza dichiarando che:

Ci aspettiamo che la razionalità prevarrà e che Londra continuerà ad essere un punto di riferimento per l’Europa. Credo che, anche se dovessimo sfortunatamente assistere all’uscita del Regno Unito dall’UE, Londra rimarrà al suo posto mitigando gli effetti di una tale decisione.

Fonte: Cnbc.com

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