Simone Angelosante, consigliere regionale della Lega in Abruzzo, con un post su Facebook ha attaccato duramente il premier Conte sul MES parlando di “alto tradimento” ed evocando per lui la “fucilazione alle spalle”.
Non si placano le polemiche sul MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità la cui riforma dopo aver letteralmente spaccato il nostro Parlamento si appresta ora a essere rinviato anche se difficilmente si potrà arrivare a una modifica del testo licenziato.
Una vicenda questa che vede la Lega e Fratelli d’Italia scatenate nell’attaccare Giuseppe Conte, invocando anche il Tribunale, con il centrosinistra che invece difende l’operato del premier e la bontà della riforma.
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In mezzo al guado c’è poi il Movimento 5 Stelle, autentico “ago della bilancia” come ci ha tenuto a precisare Luigi Di Maio, il cui voto in Parlamento sarà determinante per la ratifica o la bocciatura da parte dell’Italia delle nuove linee guida riguardanti il MES.
In questo clima da scontro frontale, ecco che si registra anche un post su Facebook da parte di Simone Angelosante, consigliere regionale in Abruzzo per la Lega che sul popolare social si è spinto fino a evocare una “ fucilazione alle spalle ” per Giuseppe Conte.
Il post shock di Angelosante su Conte
Il nome di Simone Angelosante non è la prima volta che sale alla ribalta delle cronache nazionali. Classe 1964 da Avezzano e di professione medico, attualmente è consigliere regionali in Abruzzo per la Lega (in passato prima militava con Alleanza Nazionale) e sindaco dal 2016 di Ovindoli.
Proprio nella famosa località sciistica questa estate ha tenuto un concerto Roberto Vecchioni, con il cantautore che durante la sua esibizione ha cantato anche Bella Ciao, provocando la dura reazione del primo cittadino con la polemica che aveva trovato spazio anche sui principali quotidiani.
Adesso però Simone Angelosante ha catturato l’attenzione dei media per un suo post su Facebook, dove ha usato parole molto forti nei confronti di Giuseppe Conte accusando il premier di “alto tradimento agli interessi nazionali”.
Al centro del post c’è la tematica della riforma del MES, che per il leghista sarebbe “un trattato che serve alla Germania impegnando l’Italia a versare 125 miliardi che non potrà mai avere indietro”.
A far sobbalzare però è la chiosa finale, dove si specifica che in tempo di guerra chi era accusato di alto tradimento era punito con la “ fucilazione alle spalle ”, parole queste scioccanti e che poco si addicono a chi ricopre importanti cariche rappresentative.
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