Angela Merkel, cancelliere della Germania, commenta l’arrivo del Quantitative Easing ricordando a tutti i politici che non si tratta di una scusa per rimandare ancora le riforme strutturali necessarie.
La cancelliera tedesca Angela Merkel commenta l’annuncio del Quantitative Easing e la sua entità.
Oggi, giovedì 22 gennaio, la Banca Centrale Europea (BCE) ha svelato l’ammontare e tutti i dettagli dell’arrivo del QE.
Angela Merkel ricorda che la mossa della BCE per sostenere la crescita dell’eurozona non assolve i politici dalla responsabilità di varare le giuste riforme, ognuno per il proprio Paese.
In altre parole, la Merkel sottolinea e avverte i capi politici europei che il QE non è una scusa per non fare quello che invece è opportuno: portare avanti le riforme che sostengano l’economia di ciascun Paese dell’eurozona.
"Indipendentemente da ciò che fa la BCE, non si dovrebbe tralasciare il fatto che gli stimoli alla crescita reale devono essere frutto delle condizioni poste dai politici"
ha detto Merkel al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.
"Quello che è importante per me è che (i politici) si muovano in modo ancora più decisivo per risolvere i problemi, piuttosto che pensare che prendere tempo con misure del genere significhi che possiamo dimenticarci delle riforme strutturali."
Come sappiamo, la Germania si oppone da tempo all’introduzione e all’avvio del Quantitative Easing.
Oggi, il presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato che l’alleggerimento quantitativo partirà a marzo e finirà a settembre 2016.
Ciò che ha stupito tutti è il suo ammontare: il Quantitative Easing sarà di 60 miliardi, ben al di soprà delle aspettative dei mercati.
Per minimizzare il rischio e i pericoli dietro il QE, la BCE ha annunciato che sarà posta in atto la condivisione del rischio tra le varie banche centrali, per una quota di circa il 20%.
Ma una cosa è chiara: il QE, da solo, non curerà la malattia dell’Europa.
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