ASL Lazio nel caos: referti sbagliati inviati a chi ha fatto il tampone

Luna Luciano

5 Gennaio 2022 - 00:24

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Un errore ai sistemi informatici dell’ASL Roma 6, consegnati referti errati a chi ha fatto un tampone nei giorni scorsi. È caos tra i cittadini tra la rabbia e preoccupazione delle conseguenze.

ASL Lazio nel caos: referti sbagliati inviati a chi ha fatto il tampone

Consegnati referti sbagliati a chi si è sottoposto a un tampone. È questo ciò che è avvenuto nel Lazio nelle ore precedenti, gravissimo disservizio che ha comportato non solo reazioni di rabbia, ma anche di paura e timore.

A comunicare il disservizio è stato la stessa ASL Roma 6 che in una nota ha spiegato la causa di tali errori: a causa di un guasto ai sistemi informatici sono stati inviati via SMS referti poco attendibili. Ecco quello che è accaduto e quali possono essere le conseguenze.

ASL Lazio nel caos: referti sbagliati per chi ha fatto il tampone

La variante Omicron corre e in tutta Italia si registra un vertiginoso aumento dei contagi, che dopo le festività, com’era prevedibile, non hanno fatto altro che salire spaventosamente, stando al bollettino del 4 gennaio sono oltre 170mila i nuovi casi registrati in un giorno. Sono sempre di più quindi le persone che ogni giorno ottengono il risultato positivo al tampone, ma nel Lazio qualcosa è andato storto.

Nelle ultime ore sono stati consegnati referti poco attendibili, se non errati, dall’ASL Roma 6 a chi ha eseguito un tampone negli ultimi giorni. Un errore comunicato dall’’Azienda Sanitaria Locale sulla propria pagina Facebook ufficiale.

L’errore si sarebbe verificato a causa di un guasto ai sistemi informatici. Per tranquillizzare gli utenti, sempre nella stessa nota, l’ASL ha fatto sapere sarà sua cura inviare nel minor tempo possibile una “comunicazione ufficiale con la corretta refertazione”.

ASL Lazio nel caos: referti sbagliati, dove è accaduto?

Causa guasto ai sistemi informatici sono stati inviati SMS non attendibili. Sarà nostra cura inviare a breve comunicazione ufficiale con la corretta refertazione. Ci scusiamo per i disagi.

È con questo messaggio che l’ASL Roma 6 ha avvisato gli utenti dell’errore, a essere coinvolti quindi sono stati i cittadini dei territori di:

  • Pomezia;
  • Castelli Romani;
  • Ardea;
  • Anzio;
  • Nettuno.

Ai cittadini di questi territori potrebbe quindi aver ottenuto un referto negativo al posto di uno positivo o viceversa.

ASL Lazio nel caos: le reazioni dei cittadini

Davanti a un simile errore non sono tardate ad arrivare le lamentele, la rabbia e la preoccupazione dei cittadini. La notizia dell’errore dei referti ha generato il panico tra gli utenti che negli ultimi giorni si sono sottoposti ai tamponi per scoprire se sono positivi al Covid 19.

Sotto la nota dell’ASL c’è chi commenta, ipotizzando non si tratti di un guasto, chi rivela di aver ricevuto la risposta riguardante un’altra persona, chi invece manifesta i propri timori riguardo i sintomi percepiti pur avendo ricevuto tre esiti diversi da tre tamponi. Un grave, gravissimo errore, che ha generato ansia e paure nei cittadini che hanno ricevuto gli SMS automatici dell’ASL. Sono state numerose inoltre le segnalazioni in seguito ai disservizi che vanno avanti da diversi giorni. Le conseguenze di questo guasto per le pagano ancora una volta i cittadini, quelli che hanno preferito rimanere isolati non conoscendo il reale esito del proprio esame.

ASL Lazio nel caos: quali possono essere le conseguenze?

Un errore quello dell’ASL che non sarà facilmente perdonato dai cittadini. Il guasto ai sistemi informatici è un fatto che non può non essere definito grave. La consegna di referti errati può aver avuto delle conseguenze preoccupanti.

Non solo coloro che erano negativi, avendo ottenuto un falso positivo, sono rimasti chiusi in casa con gravi conseguenze personali e sociali, il caso contrario è più pericoloso. Infatti, come si domandano in molti, coloro a cui sono stati recapitati dei referti con un falso negativo potrebbero essere stato mezzo di diffusione per il virus e per l’insorgenza di nuovi casi.

Con la variante Omicron che avanza, molto più contagiosa e che elude la copertura vaccinale, è logico che gli utenti si pongano questa domanda, preoccupandosi dell’aumento dei casi che ogni giorno si registra in Italia. Insomma, il caos totale in un momento in cui le persone necessitano di certezze, non solo per essere rassicurati, ma per poter agire in rispetto delle nuove regole.

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