730/2025 precompilato, attenzione a questo errore frequente

Nadia Pascale

30 Maggio 2025 - 09:07

Cosa controllare prima di inoltrare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025? Un errore frequente riguarda il prospetto dei familiari a carico. Ecco come correggerlo.

730/2025 precompilato, attenzione a questo errore frequente

Quali sono gli errori frequenti nel modello 730/2025 precompilato?

Nonostante i vari blocchi al sito dell’Agenzia delle Entrate, dal 15 maggio è possibile inviare la dichiarazione precompilata con il modello 730/2025, l’Agenzia stessa rende però noto che prima dell’inoltro è bene controllare gli errori frequenti, in particolare quelli relativi al prospetto dei familiari a carico.

Il modello 730 precompilato non è infallibile e in alcuni casi sono presenti degli errori, ecco perché si invitano i contribuenti a controllare il modello reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate in modo da correggere eventuali errori.

Ecco come correggere gli errori frequenti presenti nel modello 730/2025 precompilato.

Modello 730/2025 precompilato, errori nella indicazione dei familiari a carico

Il modello 730/2025, precompilato o non, deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025. Naturalmente inviarlo fin da subito consente di ricevere prima eventuali rimborsi. Il modello può essere inviato direttamente dal contribuente oppure è possibile avvalersi dell’assistenza di un CAF o di un professionista abilitato.

Il primo errore da segnalare è la mancata indicazione del codice fiscale del coniuge, questo deve essere sempre inserito anche nel caso in cui non sia fiscalmente a carico.

Ulteriori errori nel prospetto dei familiari a carico sono generati soprattutto dall’introduzione dell’assegno unico in favore dei figli che di fatto annulla la detrazione per i figli a carico, ma solo fino al compimento del 18° anno di età, lo stesso limite viene esteso a 21 anni nel caso in cui il figlio segua un percorso di studio. Non vi sono, invece, limiti di età nel caso di figli con disabilità riconosciuta.

Ciò che spesso è sbagliato è il conteggio dei mesi nei quali il figlio deve essere considerato a carico.

A rendere difficile la giusta determinazione dei mesi in cui il figlio è a carico è anche il doppio profilo economico previsto nel caso in cui i figli abbiano un reddito.

Come individuare gli errori nel prospetto dei familiari a carico.

Andando con ordine. La prima cosa da fare è distinguere tra detrazioni per figli a carico e detrazioni per spese sostenute in favore del figlio.
Le detrazioni per le spese sostenute per il figlio fiscalmente a carico sono valide, possono essere fatte valere, anche per i figli che percepiscono l’assegno unico. Rientrano nella categoria le spese sanitarie in favore del figlio, le spese di trasporto, spese per università e scuola.

Alcuni contribuenti hanno però segnalato che nel loro modello 730/2025 precompilato, e in particolare nella sezione familiari a carico, hanno notato errori nella determinazione dei mesi in cui i familiari sono a carico. Ad esempio, in corrispondenza del codice fiscale di un figlio è indicato “mesi a carico 2 e mesi di detrazione 2”, mentre il figlio è effettivamente a carico per 12 mesi.

Tale errore ha effetto sulla determinazione degli oneri e delle spese sostenute per il figlio nei mesi in cui non risulta essere a carico. In termini pratici si traduce in una perdita di detrazioni ed eventuali deduzioni.

Dal punto di vista economico i figli sono a carico nel caso in cui abbiano un reddito inferiore a 4.000 euro fino a 24 anni di età e un reddito inferiore a 2.840,51 euro nel caso in cui abbiano superato i 24 anni di età.

Nel caso in cui siano superate tali soglie, non c’è diritto neanche alle detrazioni per le spese sostenute per i familiari a carico. Occorre prestare attenzione a tali limiti perché se l’Agenzia nel predisporre il precompilato non nota tale “sforamento” della soglia, in seguito potrebbero essere richieste le somme corrispondenti alle detrazioni indebitamente fruite.

L’Agenzia delle Entrate in primo luogo sottolinea che questa problematica è stata presentata da numerosi contribuenti. L’errore è dovuto al fatto che
in alcune CU (Certificazione Unica) i dati dei familiari a carico costituiscono la fonte di precompilazione del modello 730, ma di frequente nel campo “mesi a carico” del prospetto dei familiari è stato riportato, invece, dell’effettivo numero di mesi per cui il figlio è stato a carico del genitore nel 2024, un valore errato.

I contribuenti che notano questo errore possono correggerlo andando a modificare il modello 730/2025 precompilato. Si ricorda, infatti, che lo stesso può essere inoltrato dal giorno 15 maggio 2025 senza modifiche, oppure si possono apportare modifiche laddove si riscontrino dati mancanti, ad esempio detrazioni a cui si avrebbe diritto che non sono indicate, oppure nel caso in cui si riscontrino errori, come in questo caso.

Agenzia delle Entrate, ecco come correggere l’errore nella indicazione dei familiari a carico

Per correggere la sezione “familiari a carico” è necessario in primo luogo accedere alla propria dichiarazione precompilata attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per avere accesso ai propri dati fiscali occorre identificarsi con:

Una volta effettuato l’accesso, è necessario visionare il modello 730/2025, anche quest’anno le modifiche possono essere apportate attraverso la dichiarazione con modello semplificato, un sistema intuitivo e semplice per modificare i dati rispondendo a semplici domande.

Oltre la sezione dei familiari a carico in cui basta indicare il numero corretto dei mesi in cui il familiare è a carico, spesso è necessario modificare e integrare la sezione E relativa a oneri e spese sostenute.

Nel modello precompilato sono presenti la maggior parte delle spese detraibili e deducibili, tra cui le spese sanitarie, potrebbero però mancare delle voci.
In questo caso, andando nel Quadro E, si possono modificare voci non corrette, inserire oneri deducibili e detraibili non presenti, cancellare delle voci, nel caso in cui non vi è diritto alle relative agevolazioni fiscali.

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