Con questo BTP guadagni ogni anno il 2,35%. Prezzo sotto 100, in scadenza tra 3 anni

Stefano Vozza

2 Dicembre 2025 - 11:23

Difendere il potere d’acquisto del capitale è già un grosso risultato che antecede qualunque crescita reale nel corso del tempo

Con questo BTP guadagni ogni anno il 2,35%. Prezzo sotto 100, in scadenza tra 3 anni

Immaginiamo un orizzonte temporale a 3 anni e un capitale tra le mani da gestire. Al netto della scelta finale, la macro domanda di fondo è: lasciarlo liquido alla mercé di tasse, spese bancarie e inflazione o provare a fare del proprio meglio?

A scanso di equivoci diciamo subito che non tocca a noi dare la risposta, e che in tre ani è difficile fare faville. La crescita reale del capitale presuppone orizzonti di lungo termine e dosi di “coraggio” (in gergo: rischio) per includere in portafoglio anche quote di prodotti più rischiosi (opportunamente ponderati).

Oggi il perimetro del reddito fisso a rischio scarso o nullo porta grosso modo alla difesa dello status quo, decimale più o decimale meno. In questa view consideriamo adesso un bond sovrano emesso a metà della scorsa estate. Bene, promette un 2,35% di interessi annui e ha un prezzo sotto cento questo BTP in scadenza tra 3 anni.

Investire in obbligazioni di Stato a capitale garantito

Il riferimento è all’obbligazione del Tesoro con matricola ISIN IT0005660052 emessa il 15 luglio 2025 e in scadenza il 15 gennaio 2029. Ha una vita residua di 3,12 anni, un medio orizzonte potenzialmente buono a difendere il capitale da qui ad allora.

Il titolo ha un flottante di 13 mld di € scarsi, in cui lo scorso 14 ottobre il Tesoro ha emesso la 5° e 6° tranche. A beneficiarne sono gli scambi sul mercato secondario, dove si contano in media tra i 100 e i 200 contratti giornalieri (dati: Borsa Italiana). Il coupon è fisso e costante al 2,35% al lordo della ritenuta fiscale, al netto della quale l’interesse annuo scende al 2,05625%. In pratica ogni 15/01 e 15/07 il titolare del BTP riceve 10,28 € per ogni mille di nominale sottoscritto.
Infine andranno considerate le spese di gestione bancaria, ossia le commissioni di compravendita e le spese (pro quota) del dossier titoli, solitamente oneroso.

Rendimento annuo lordo e complessivo del BTP con cedola fissa

Al termine della scorsa ottava il prezzo di chiusura del bond è stato a 99,88 mentre al momento prezza sui 99,94, ancora di poco sotto la parità. A questi corsi l’effettivo a scadenza si aggira sul 2,38-37% annuo, mentre da qui al rimborso finale stiamo parlando di circa un 7,4% lordo complessivo.

Immaginiamo ora di riuscire a caricarlo a un prezzo tale da garantirci uno yield del 2,4% effettivo e agevolarci così nei calcoli. È il punto di partenza da cui andrà sottratta la ritenuta fiscale, l’imposta di bollo, le spese di gestione bancaria e l’inflazione media di periodo. A conti fatti il ritorno reale, cioè al netto di tutte queste componenti, è nullo. Sarebbe di una spanna positivo se il futuro, triennale costo della vita dovesse scendere più di quanto oggi si attendono esperti ed Istituzioni, e di poco negativo a considerazioni invertite. Come volevasi dimostrare, lo strumento non è adatto a chi cerca la crescita reale del capitale a medio termine.

Le stesse considerazioni valgono per chi ricerca gli apprezzamenti dei corsi a stretto giro, magari approfittando delle quotazioni sotto la parità del BTP Fx 2.35% Jan29. La duration modificata è a 2,93 per cui i prezzi si muoveranno lenti come la moviola. Giusto per avere un ordine di idee, i valori min/max in 4 mesi e mezzo sono stati a 99,41 e a 100,7. Tradotto, al netto dell’imponderabile sarà illusorio sperare di acquistarlo chissà quanto a sconto o di poterlo rivendere a valori così alti da qui a una manciata di settimane o mesi.

2,35% di interessi annui e prezzo sotto cento per il BTP in scadenza tra 3 anni

L’obbligazione si presta tuttavia a fare concorrenza a più alternative, a partire dagli strumenti di gestione pura della liquidità come libretto o c/c. Essi non rendono nulla per cui per 3 anni non vi sarebbe alcun flusso di entrata periodica o a scadenza. Di contro prevedono spese vive di natura fiscale o legate al prodotto di turno. Infine ci sarebbe l’inflazione a incidere negativamente, che come abbiamo visto colpisce anche il denaro posto a reddito. A spanne possiamo imputare un prudenziale 5% di perdita di potere eroso da qui a metà gennaio del 2029.

Ovviamente le alternative non mancano, anzi si può dire che c’è l’imbarazzo della scelta. Tra le varie ne citiamo giusto una a nome di tutte, il bond “United Kingdom Fx 0.5% GBP” con matricola ISIN GB00BLPK7227 e scadenza al 31/01/’29. La cedola del titolo è trascurabile, mentre “alletta” l’attuale prezzo di acquisto a 90,5 GBP. Cioè da oggi a scadenza i suoi corsi si apprezzeranno del 10% circa, e sta quasi tutto qui il ritorno del bond il cui yield attuale è del 3,68%. Tuttavia, espone al serio rischio di cambio dato che non è espresso in euro ma in sterline inglesi. Morale, si tratterà pur sempre di un prodotto del reddito fisso, cioè di un’obbligazione, ma adatto solo a investitori ad altissima propensione al rischio.

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