Bonus 1° maggio in busta paga, cosa spetta e a quali lavoratori

Simone Micocci

30/04/2024

30/04/2024 - 17:06

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Cosa spetta in busta paga per la giornata del 1° maggio? Dipende se si tratta di un giorno lavorato o meno.

Bonus 1° maggio in busta paga, cosa spetta e a quali lavoratori

In arrivo con la giornata del 1° maggio un bonus in busta paga, rivolto però solo a chi presta attività lavorativa: essendo una festività, infatti, il lavoratore ha diritto a una maggiorazione che accresce l’importo della busta paga.

Per chi non lavora, invece, vale quanto previsto generalmente per i giorni festivi. Trattandosi di festività regolarmente goduta, infatti, avranno diritto allo stesso stipendio che sarebbe stato percepito in caso di normale giornata lavorativa.

Diverso il caso in cui il 1° maggio - giornata in cui ricorre la Festa dei lavoratori - cada di domenica, per il quale scatta la tutela che il nostro ordinamento riconosce ai festivi non goduti. Nel dettaglio, quando una festività coincide con una domenica, giornata solitamente non lavorativa per la maggior parte dei dipendenti, in busta paga viene aggiunta una giornata di lavoro in più, il che ha comporta inevitabilmente un aumento di stipendio.

Non è questo il caso, in quanto trattandosi di un mercoledì si può approfittare della festività per godere di un meritato riposo senza doversi preoccupare delle conseguenze in busta paga. Anziché pensare al mancato aumento, quindi, è bene guardare al bicchiere mezzo pieno e organizzarsi per trascorrere una giornata insieme alle persone care così da ricaricare le energie in vista del rientro in ufficio.

Come anticipato, invece, così com’è stato per il 25 aprile, godranno comunque di un bonus in busta paga per il 1° maggio coloro che nonostante il giorno festivo prestano attività lavorativa. Prendiamo come esempio chi lavora nel settore della ristorazione, oppure nel commercio (supermercati, centri commerciali e negozi nella maggior parte dei casi resteranno aperti), ossia in quei settori dove si approfitterà dell’alto flusso di persone per aumentare il fatturato. Ebbene, questi avranno diritto a un bonus in busta paga, una maggiorazione il cui importo varia in base al contratto collettivo di riferimento.

Bonus 1° maggio per chi lavora: cosa spetta?

Dunque, chi lavora mercoledì 1° maggio 2024 - laddove sia stato concordato con il datore di lavoro - godrà di una maggiorazione dello stipendio nella misura indicata dal Ccnl.

La legge, infatti, rimanda alla contrattazione collettiva il compito di quantificare la misura dell’aumento da riconoscere a chi lavora durante un giorno festivo. Quindi, se volete sapere quanto la prestazione lavorativa svolta di 1° maggio verrà retribuita nella prossima busta paga, dovete guardare al contratto applicato nei vostri confronti.

Ad esempio, generalmente nel settore commercio il lavoro festivo viene retribuito con una maggiorazione del 30% applicata sulla paga base, mentre nel settore del turismo, come per chi lavora negli alberghi oppure nei ristoranti, scende al 20%.

Cosa spetta a chi non lavora il 1° maggio

Nessuna variazione di stipendio, invece, per chi - come da normativa - gode della festività interrompendo l’attività lavorativa. Il riposo nel giorno festivo viene infatti retribuito al 100%: ciò significa che per impiegati e operai retribuiti in misura fissa ogni mese la giornata del 1° maggio verrà compresa nella retribuzione globale, mentre per gli operai che percepiscono uno stipendio su base oraria la festività farà quindi parte della retribuzione oraria.

Il 1° maggio arriva un nuovo bonus in busta paga

Nel frattempo con il decreto 1° maggio il governo sta per riconoscere un nuovo bonus in busta paga per il quale tuttavia bisognerà attendere fino al prossimo anno.

Si tratta infatti di un incremento una tantum di 100 euro atteso in busta paga a gennaio 2025: ad averne diritto i lavoratori subordinati con stipendio annuo fino a 28 mila euro, coniugati e con almeno un figlio. In alternativa ne avranno diritto anche quelli con lo stesso reddito ma appartenenti a nuclei monogenitoriali con un solo figlio a carico.

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