Claire Giangravè
Luglio 2015
Greferendum: borse in calo in Europa, Cina in controtendenza
Dopo il “NO” del referendum Greco i mercati mondiali subiscono un’inflessione. In Cina banche e broker tentano di stabilizzare il mercato in caduta libera
Il DAX, acronimo di Deutsche Aktien Index, è l’indice azionario di riferimento della Borsa di Francoforte, la Deutsche Börse. L’indice DAX replica l’andamento dei 30 titoli a maggior capitalizzazione e liquidità del mercato tedesco. È stato creato il 30 dicembre 1987 con un valore base di 1.000 punti. La valuta di riferimento è l’euro.
L’indice DAX è un indice di performance, ovvero un portafoglio teorico il cui rendimento è un total return che tiene conto degli aumenti dei prezzi delle azioni più il reinvestimento di tutti i dividendi e i ricavi dei diritti d’opzione. Il basket esprime la variazione delle quotazioni ponderate per il flottante.
Il DAX viene calcolato dalla Borsa tedesca a partire dalle ore 9:00 del mattino fino alle 17:30. Da quest’ora e fino alle 22:00 Deutsche Börse calcola l’indice X-Dax sulla base dei prezzi del DAX future. Dal 1 gennaio 2005 l’indice viene calcolato ogni secondo. Il valore massimo intraday dell’indice DAX è stato raggiunto in data 23 gennaio 2018 a 13.596,89 punti, mentre il minimo assoluto risale al marzo 1988 a 931,18 punti.
L’indice DAX è costituito da 30 azioni. La composizione dell’indice è soggetta ad un aggiustamento ordinario dei suoi componenti una volta l’anno. Ogni tre mesi invece la composizione dell’indice viene rivista per un aggiustamento straordinario.
I titoli inseriti nell’indice vengono selezionati sulla base di criteri che guardano a capitalizzazione, volumi di negoziazione, anzianità (le azioni devono essere quotate da almeno 3 anni) e flottante (deve essere pari almeno al 15%).
L’indice DAX è un indice dalla forte componente industriale. Oltre alle più celebri firme dell’automotive internazionale (Volkswagen, BMW e Daimler su tutti) figurano i nomi di grandi multinazionali attive nei settori più disparati del calibro di Bayer, Thyssenkrupp e Infineon Technologies. Ben rappresentata anche l’industria finanziaria con grandi istituzioni appartenenti al mondo del credito e delle assicurazioni quali Deutsche Bank, Commerzbank e Allianz.
Nel 2016 Deutsche Börse e London Stock Exchange Group hanno avviato i negoziati per valutare una possibile integrazione fra i due mercati. Dopo circa un anno la Commissione europea ha negato il benestare alla fusione tra le due entità per “garantire la libera concorrenza fra i mercati” in quanto l’operazione avrebbe dato alla nuova società un monopolio di fatto nel segmento delle camere di compensazione degli strumenti a reddito fisso.
*I dati intraday e in tempo reale sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
DAX
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