Volo aereo in ritardo, quando spetta il risarcimento danni?

Ilena D’Errico

2 Aprile 2024 - 23:24

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Ecco quando spetta il risarcimento danni se il volo aereo in ritardo, quando la compagnia aerea è responsabile e quali sono i diritti dei passeggeri.

Volo aereo in ritardo, quando spetta il risarcimento danni?

Capita che il volo aereo previsto per un certo orario decolli più tardi del previsto, creando non pochi disagi ai passeggeri. Oltre alle svariate difficoltà personali, non è raro che si verifichino anche vere e proprie perdite economiche o comunque quantificabili patrimonialmente. Si pensi soprattutto a chi viaggia per affari o per sottoporsi a cure mediche, anche se ovviamente anche chi va o torna dalle vacanze ha diritto al servizio per cui ha pagato.

Se sussistono determinate condizioni è possibile ottenere il rimborso del biglietto aereo, unito al risarcimento per i danni subiti. La Corte di Cassazione ha tuttavia recentemente ricordato che l’onere della prova ricade sul viaggiatore. Quest’ultimo, per sperare di vedersi riconosciuto un indennizzo, deve infatti provare non solo il ritardo del volo ma anche i danni provocati e la loro correlazione con una colpa o negligenza della compagnia aerea. Non semplice, ma se le circostanze sono veritiere nemmeno impossibile.

Quando ho diritto al risarcimento per il volo in ritardo

Come anticipato, non sempre chi parte in ritardo ha diritto a un risarcimento. Questo perché acquistando un biglietto aereo si accettano anche i rischi imprevedibili che possono comportare un ritardo o perfino un annullamento del volo, senza che ciò sia imputabile a un errore della compagnia. Difatti, non è prevista alcuna tutela se la causa del ritardo è dovuta a circostanze eccezionali.

Tra gli esempi più classici ci sono gli scioperi, le condizione meteorologiche avverse, i guasti e le chiusure che interessano gli aeroporti o perfino lo spazio aereo. Ovviamente, anche in questi casi il ritardo non deve comunque essere dovuto a una negligenza della compagnia di volo, come invece potrebbe essere il mancato avviso dei passeggeri, la manutenzione non effettuata, la preparazione non adeguata alle condizioni meteorologiche e così via.

In questi casi ai viaggiatori spettano alcuni servizi gratuiti forniti dalla compagnia (telefonate, cibo e bevande e hotel a seconda degli orari del volo e della durata del ritardo). Se il ritardo supera le 5 ore, i passeggeri possono anche rinunciarvi in favore di un rimborso o di un trasporto sostitutivo, secondo le condizioni della compagnia. Non c’è però diritto al risarcimento. Quest’ultimo spetta invece quando il ritardo non è attribuibile a un caso fortuito, bensì a una colpa, un errore o una negligenza della compagnia aerea.

La compagnia non è responsabile se dimostra di aver adottato tutte le precauzioni possibili per far fronte a emergenze di vario tipo, se non ha potuto adottarle per un evento del tutto eccezionale e imprevedibile oppure se ha avvisato i passeggeri con un congruo preavviso.

Come ottenere il risarcimento danni

Se il ritardo subito si collega a una responsabilità della compagnia aerea è possibile chiedere un risarcimento, dapprima con una richiesta formale alla compagnia aerea (possibilmente con l’assistenza di un legale) e in caso di riscontro negativo avviando una causa civile (per cui l’avvocato è d’obbligo).

Bisognerà quindi documentare il ritardo, anche semplicemente con il biglietto aereo che riporta l’orario e le dichiarazioni testimoniali o altri documenti che attestano l’arrivo del volo. Poi, la parte più complicata, cioè provare i danni e le loro cause.

Per i danni di natura patrimoniale, in realtà, l’onere probatorio non è eccessivamente gravoso. Tutti i pagamenti e gli esborsi che il passeggero ha dovuto sostenere a causa del ritardo e che non erano posticipabili sono utili, con scontrini, ricevute o tracciabilità del conto. Rientrano in questa ipotesi eventuali penali comminate dalla struttura di arrivo, necessità di acquistare altri biglietti per il trasporto.

La situazione si fa più complessa per i danni morali o esistenziali, che difficilmente danno adito al risarcimento, a meno che ledano in modo profondo un interesse costituzionale. In questo caso servono per lo più le perizie tecniche, principalmente mediche e psicologiche, che attestino un peggioramento della qualità della vita. Perizie fondamentali anche per gli eventuali danni riportati a livello di salute.

Infine, non resta che dimostrare la causa del ritardo e cioè la colpa della compagnia aerea. Per esempio, non aver avvisato i passeggeri per tempo di un evento prevedibile, come uno sciopero o una chiusura dell’aeroporto preannunciata, ma anche la mancanza dei servizi spettanti in caso di ritardi.

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