Variante Omicron in Italia, cosa sappiamo: quanto circola, tempi di raddoppio e quando diventerà dominante

Stefano Rizzuti

23 Dicembre 2021 - 13:28

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La flash survey dell’Istituto superiore di sanità fornisce le prime stime sulla diffusione della variante Omicron in Italia: rappresenta circa il 28% dei casi, ma quando diventerà dominante?

Variante Omicron in Italia, cosa sappiamo: quanto circola, tempi di raddoppio e quando diventerà dominante

Quasi un caso di Covid su tre in Italia è rappresentato dalla variante Omicron. La circolazione della variante scoperta in Botswana e Sudafrica è in costante aumento e attualmente rappresenta circa il 28% dei casi registrati nel nostro Paese.

La flash survey dell’Istituto superiore di sanità sulla circolazione della variante Omicron fornisce i primi dati sulla sua diffusione parlando di una forte crescita percentuale. La stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi segnala forti disparità regionali ma anche altri due dati: un tempo di raddoppio brevissimo e la concreta possibilità che Omicron diventi dominante in Italia in tempi molto brevi.

Come è stata calcolata la diffusione di Omicron in Italia

L’analisi dell’Iss si è basata su circa 2mila tamponi raccolti in 18 Regioni o Province autonome. Sono stati considerati come possibili casi Omicron i campioni in cui risultava mancante uno dei tre geni che viene solitamente ricercato nei test diagnostici molecolari, il cosiddetto S gene dropout, utilizzato come anche altri test di screening per escludere che si tratti di variante Delta, quella tutt’ora dominante in Italia.

Il completamento della flash survey sulla circolazione di Omicron in Italia è attesa per il 29 dicembre, quando arriveranno i dati più completi. Un’altra flash survey è invece programmata per il 3 gennaio e servirà per valutare quale sarà l’evoluzione sulla diffusione della nuova variante.

I tempi di raddoppio di Omicron

Lo studio dell’Iss, confrontando questi risultati con la raccolta dei campioni effettuata il 6 dicembre, permette di valutare il tempo di raddoppio della variante Omicron: secondo questa stima preliminare è di circa due giorni, in linea con quanto atteso sulla base degli studi svolti in altri Paesi europei.

La variante Omicron presto sarà prevalente in Italia

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, spiega che i dati - pur essendo solo preliminari - confermano la preoccupante velocità di diffusione di Omicron che sembra dar vita “a focolai molto estesi in breve tempo e si avvia a essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei”.

Brusaferro sottolinea che al momento le armi a disposizione per contrastare la diffusione di Omicron sono sempre le stesse: la vaccinazione, soprattutto con la terza dose, e le misure da sempre utilizzate per ridurre la circolazione del virus: l’uso delle mascherine, la riduzione dei contatti e la limitazione degli assembramenti.

Gli appelli a vaccinarsi contro Omicron

Come sottolineato da Brusaferro l’arma più importante contro la variante Omicron restano i vaccini e, soprattutto, la terza dose. Anche il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, si appella agli italiani invitandoli a vaccinarsi.

La speranza del commissario è quella di poter eliminare altre restrizioni nel 2022 ma la contagiosità della variante Omicron preoccupa: “Dobbiamo fare attenzione ma la dose booster sembra rispondere bene quindi è importante farla”.

Anche per l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, ex assessore alla Sanità in Puglia, il maggior rischio di infettarsi a causa della circolazione della variante Omicron deve indurre sempre più persone a vaccinarsi e a ricevere la terza dose: “C’è una certezza che si avvicina con l’espandersi della variante Omicron ed è la certezza che la probabilità di infettarsi aumenta paurosamente. Davvero pericoloso restare seduti sulla staccionata”, afferma invitando gli italiani a vaccinarsi.

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