Vaiolo delle scimmie, è emergenza anche in Europa: primo morto in Spagna, scatta l’allarme

Stefano Rizzuti

30 Luglio 2022 - 11:41

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Primo decesso legato al vaiolo delle scimmie anche in Europa con la morte di una persona in Spagna. Intanto scatta l’emergenza anche in Usa, a San Francisco e nella regione di New York.

Vaiolo delle scimmie, è emergenza anche in Europa: primo morto in Spagna, scatta l’allarme

Scatta l’allarme per la diffusione del vaiolo delle scimmie. Da una parte negli Stati Uniti viene dichiarato lo stato d’emergenza a San Francisco e nello stato di New York, dall’altra in Europa arriva la notizia della prima vittima legata al monkeypox, in Spagna.

Il primo decesso europeo da vaiolo delle scimmie è stato registrato in Spagna. Sono in totale sette i morti confermati nel mondo a causa del monkeypox. A preoccupare, inoltre, sono i sintomi della malattia: come spiegato dall’università di Bangkok, spesso le persone contagiate non sviluppano sintomi iniziali e per questo motivo è difficile diagnosticare la malattia.

Il timore, quindi, è che si vada incontro a una trasmissione rapida per la difficoltà di individuare i sintomi iniziali. Ma siamo davvero di fronte a una nuova emergenza sanitaria mondiale che deve preoccupare? Ecco cosa dicono i dati.

Vaiolo delle scimmie, primi decessi in Spagna e Brasile

Al momento i casi confermati di vaiolo delle scimmie sono circa 17mila nel mondo e sono concentrati soprattutto tra Europa e Stati Uniti. In Spagna si è registrato il primo decesso a livello europeo: le informazioni sulla sua morte sono ancora limitate.

In Spagna i casi confermati sono 4.298 e si hanno informazioni su 3.750 contagiati: di questi 120 sono ricoverati in ospedale. Il primo decesso si è registrato anche in Brasile: si tratta di un uomo di 41 anni che aveva gravi problemi al sistema immunitario.

Il ministero della Salute brasiliano ha sottolineato che l’uomo era già in gravi condizioni per altri motivi, non legati al monkeypox. In Brasile sono quasi mille i casi registrati: il primo risale al 10 giugno e riguardava un uomo proveniente dall’Europa.

Lo stato d’emergenza per il monkeypox

L’Oms ha già dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale, ma finora nessun Paese ha dichiarato l’emergenza nazionale. Qualcosa potrebbe presto cambiare negli Stati Uniti, dove il presidente Joe Biden sta valutando se dichiararla.

Intanto sia la città di San Francisco che lo stato di New York hanno dichiarato l’emergenza sanitaria in seguito alla crescita del numero di casi di vaiolo delle scimmie. Circa il 40% dei 5mila casi registrati in Usa sono tra la California e New York. La sindaca di San Francisco, London Breed, mette in guarda spiegando che i casi sono quasi raddoppiati in una settimana e i vaccini sono pochi.

Vaccini, la situazione in Europa

Se negli Stati Uniti i vaccini sono pochi, non sembra andare diversamente in Europa. In Spagna si registrano code per la somministrazione della dose, mentre in Francia si vuole intensificare la campagna di vaccinazione delle categorie più a rischio, soprattutto nella regione di Parigi, l’Ile-de-France.

In Francia sono quasi 2mila i casi confermati, di cui circa la metà nella regione parigina. Si parla, solo in regione, di una settantina di nuovi casi al giorno. Proprio per questo nella zona si punta a intensificare al più presto le vaccinazioni.

Vaiolo delle scimmie, cosa succede in Italia?

In Italia i casi confermati di vaiolo delle scimmie sono 479, con un aumento di 53 unità negli ultimi tre giorni. Netta è la prevalenza delle infezioni tra gli uomini: solo tre casi riguardano donne. L’età mediana è di 37 anni.

Intanto si registrano nuovi ricoveri anche in Italia per il monkeypox, tra il cui il primo negli Spedali civili di Brescia: si tratta di un paziente ora nel reparto di malattie infettive, è risultato infetto dopo il ritorno da un viaggio. Le sue condizioni sono buone, nonostante siano emersi i primi sintomi cutanei.

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