Vaccini Covid, come l’Italia ha sprecato 2 miliardi

Alessandro Cipolla

31 Gennaio 2023 - 08:58

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Tra vaccini Covid scaduti, donati ad altri Paesi o ancora in magazzino con poche probabilità di essere utilizzati, l’Italia non ha utilizzato milioni di dosi bruciando 2 miliardi.

Vaccini Covid, come l’Italia ha sprecato 2 miliardi

I vaccini Covid in Italia hanno fatto discutere fin da quando erano solo in fase di sperimentazione; con la pandemia da tempo depennata dalle prime pagine dei giornali, questa volta a far discutere sono le 122 milioni di dosi che in qualche modo sarebbero state inutilizzate dal nostro Paese.

A fare i conti è stato un articolo di Paolo Russo per La Stampa: 19 milioni sono le dosi di vaccino Covid tarate per Omicron 1 e 15 milioni quelle aggiornate a Omicron 4 e 5 che sono attualmente in magazzino, 60 milioni quelle inviate in Africa e 28 milioni quelle scadute e non più utilizzabili.

Considerando quello che sarebbe il prezzo medio di un vaccino Covid, ecco che il conto è presto fatto: 2 miliardi di euro di fatto bruciati dall’Italia, una cifra di certo non di poco conto soprattutto visti i tempi che corrono.

Giusto per fare un esempio, 2 miliardi è la cifra aggiuntiva che il governo ha stanziato nell’ultima legge di Bilancio per l’intero Sistema sanitario nazionale, una somma che è stata giudicata da medici e infermieri come non sufficiente in quanto coprirebbe a malapena soltanto i costi del caro-bollette.

I vaccini Covid in Italia

In Italia la curva dei casi Covid è in forte ribasso nelle ultime settimane; stando al monitoraggio di Gimbe, dal 20 al 26 gennaio i contagi totali nel nostro Paese sono stati poco più di 36.000, circa sette volte in meno rispetto ai 227.000 dell’ultima settimana di novembre.

A picco anche i ricoveri in ospedale con sintomi, mentre la flessione delle terapie intensive è meno marcata ma anche questa evidente. Purtroppo è ancora alto il numero dei decessi: 345 nell’ultima settimana che comunque sono la metà rispetto a inizio anno.

In generale il Covid sembrerebbe essere sotto controllo in Italia nonostante l’allarme per la situazione in Cina delle scorse settimane, con questa situazione di relativa tranquillità che starebbe influendo in maniera negativa nella campagna per la quarta e quinta dose del vaccino.

Finora solo il 30% degli over 60 e dei fragili ha fatto la quarta dose in Italia, in Calabria c’è il record negativo del 13%, mentre per le quinte dosi siamo al 13,5% a livello nazionale. Percentuali queste che potrebbero spiegare l’alto numero di morti che settimanalmente ancora si registrano nel Belpaese.

In questo scenario, appare evidente come il precedente governo da una parte non sia riuscito a far decollare la campagna per la quarta dose, mentre dall’altra a settembre ha riempito i magazzini - già ben forniti - di un vaccino che poco dopo è stato superato da quello aggiornato che tutti i vaccinanti poi hanno richiesto.

Con poco più di 10.000 somministrazioni al giorno sommando le varie fasi della campagna, probabilmente alla fine l’Italia avrà sprecato questi 2 miliardi anche se la speranza è che - ca va sans dire - a breve dei vaccini Covid non dovremmo più avere bisogno.

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