Rivoluzione vaccini contro Omicron, al via le prenotazioni: quarta dose aperta a tutti, anche ai giovani

Stefano Rizzuti

10/09/2022

02/12/2022 - 11:03

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Partono le prenotazioni per i vaccini anti-Covid bivalenti e adattati alla variante Omicron: dal 12 settembre via libera per tutta la popolazione over 12. Ecco cosa cambia e come fare.

Rivoluzione vaccini contro Omicron, al via le prenotazioni: quarta dose aperta a tutti, anche ai giovani

Quarta dose del vaccino anti-Covid per tutti. Con l’arrivo dei preparati bivalenti, adattati alla variante Omicron, parte la nuova fase della campagna vaccinale. Da lunedì 12 settembre le Regioni dovrebbero aprire le prenotazioni per la seconda dose di richiamo. Non solo per fragili e over 60, ma presto si partirà con la somministrazione per tutta la popolazione e tutte le fasce d’età al di sopra dei 12 anni.

Quindi la quarta dose da settembre verrà somministrata anche alle categorie non a rischio, diversamente da quanto indicato in un primo momento: il vaccino bivalente non sarà riservato solamente a fragili e over 60. Il ministero della Salute ha quindi deciso la nuova linea sul secondo booster.

I nuovi vaccini bivalenti sono in arrivo, con 19 milioni di dosi tra Pfizer e Moderna adattate sia al virus originale di Wuhan che alla variante Omicron. Resta prioritaria la somministrazione agli over 60, ai fragili, ai sanitari, al personale delle rsa e alle donne in gravidanza. Inoltre i vaccini bivalenti verranno utilizzati anche per chi deve ricevere ancora la terza dose.

Vaccini, arriva la quarta dose per tutti

Si parte, quindi, con la quarta dose per tutti i cittadini over 12. Come detto, la somministrazione non riguarderà solo fragili e over 60, ma anche tutti coloro che hanno tra i 12 e i 59 anni senza problemi di salute: potranno decidere di ricevere la seconda dose booster su base volontaria, considerando che i vaccini bivalenti sono stati approvati da Ema e Aifa per tutte queste fasce d’età.

Il vaccino bivalente per la terza dose contro Omicron

Gli stessi vaccini bivalenti adattati a Omicron e prodotti da Pfizer e Moderna potranno essere utilizzati anche per la terza dose dei soggetti con più di 12 anni che hanno completato il ciclo vaccinale primario da almeno 120 giorni. Le 19 milioni di dosi, quindi, potranno essere utilizzate anche per la terza dose.

Riparte la campagna, con quale vaccino?

Il vaccino che sta arrivando in questi giorni in Italia è quello bivalente adattato sia sul virus originale di Wuhan che sulla variante Omicron 1. Il che crea un po’ di confusione, considerando che a metà settembre Ema dovrebbe autorizzare anche un nuovo vaccino bivalente, adattato non a Omicron 1 ma a Omicron 4 e 5, ovvero le sottovarianti ora più diffuse.

Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, assicura che il vaccino contro Omicron 1 è comunque sufficiente e genera una risposta efficace degli anticorpi anche contro le sottovarianti Omicron 4 e 5 e Centaurus: per questo l’invito è quello di vaccinarsi con questo preparato senza attendere il nuovo.

Le prenotazioni del vaccino contro Omicron

Le vaccinazioni con il nuovo preparato bivalente adattato anche a Omicron partiranno dalla prossima settimana, dando priorità ad anziani, fragili, personale sanitario e donne in gravidanza. Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, ha annunciato da le Regioni potranno aprire le prenotazioni da lunedì 12 settembre.

Prima le prenotazioni riguarderanno le categorie prioritarie, poi si andrà avanti con tutto il resto della popolazione. Anche se non ci si attende così tante richieste dalle categorie a rischio. Per quanto riguarda la vaccinazione di tutta la popolazione over 12, spiega il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, nei prossimi giorni verranno fornite alle Regioni indicazioni specifiche.

Come verranno somministrati i vaccini anti-Covid

Le vaccinazioni proseguiranno negli hub, anche se molti sono ormai chiusi. Il governo, poi, punta molto sulle farmacie e sui medici di base. In particolare si chiede a quest’ultimi di ricorrere alla chiamata attiva dei pazienti prioritari per convincerli a ricevere presto la quarta dose. La somministrazione, in questi casi, potrebbe avvenire anche negli studi medici. La speranza è che la convocazione da parte dei medici eviti un nuovo fallimento della campagna vaccinale dopo quello della quarta dose in primavera, che è stata somministrata solamente a 3 milioni di persone su 20.

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