Quali sono le migliori università d’Europa? In classifica gli atenei italiani ci sono ma non nelle prime posizioni. Ecco dove si trovano e perché.
Anche quest’anno è stata presentata la classifica delle migliori università europee. Si chiama “QS World University Rankings: Europe 2025” e presenta 4 atenei italiani nella top 100, in una classifica complessiva che conta quasi 700 nomi. Bene, ma non benissimo quindi per il Belpaese, che si vede affossato per alcune qualità mancanti.
Sui gradini del podio, rispetto alla classifica dell’anno scorso, troviamo alcune novità importanti. L’ETH di Zurigo, infatti, scavalca la più celebre Università di Oxford (oggi terza) posizionandosi come prima assoluta in classifica. Medaglia d’argento, invece, per l’Imperial College London che nella scorsa graduatoria era rimasto appena sotto lo scalino più basso.
L’Italia non si aggiudica la top 10, così come la top 30. Il prima ateneo italiano, infatti, appare nella top 40 ed è il Politecnico di Milano, al 38esimo posto.
Il politecnico è quindi l’unica università italiana nelle prime 40 posizioni, mentre altri 3 atenei occupano le posizioni tra i primi 100 posti su 685 università prese in esame. Ma cosa spinge le italiane così giù nella classifica?
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Le migliori 20 università europee: la classifica 2025
Le prime posizioni delle migliori università europee non stupiscono. Da anni queste sono sul podio non solo delle migliori università d’Europa, ma anche nelle primissime posizioni delle migliori università al mondo.
Tra le migliori università d’Europa, nelle prime 20 posizioni, troviamo:
Posizionamento | Università | Punteggio (su 100) |
---|---|---|
1 | ETH Zurich – Swiss Federal Institute of Technology (Svizzera) | 100 |
2 | Imperial College London (Regno Unito) | 99.5 |
3 | University of Oxford (Regno Unito) | 99 |
4 | University of Cambridge (Regno Unito) | 97.8 |
5 | University College London - UCL (Regno Unito) | 97.2 |
6 | The University of Edinburgh (Regno Unito) | 96.1 |
7 | The University of Manchester (Regno Unito) | 95.7 |
8 | King’s College London (Regno Unito) | 94.9 |
9 | Université PSL (Francia) | 93.4 |
10 | EPFL – École Polytechnique Fédérale de Lausanne (Svizzera) | 93 |
11 | Technical University of Munich (Germania) | 92.1 |
12 | London School of Economics and Political Science - LSE (Regno Unito) | 91 |
13 | Lund University (Svezia) | 90.4 |
14 | University of Bristol (Regno Unito) | 89.7 |
15 | Delft University of Technology (Paesi Bassi) | 89.1 |
16 | University of Glasgow (Regno Unito) | 88.5 |
17 | University of Amsterdam (Paesi Bassi) | 87.2 |
18 | Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg (Germania) | 87 |
19 | University of Birmingham (Regno Unito) | 87 |
20 | University of Leeds (Regno Unito) | 86.9 |
Come si può notare da questa classifica, delle prime 20 università ben 12 sono del Regno Unito. Questo dato è la pura dimostrazione della solidità e della forza del sistema accademico britannico in Europa, nonostante l’uscita dall’Unione. A fare la differenza sono fattori importanti come l’orientamento internazionale, i forti investimenti nella ricerca e i legami con il mondo del lavoro.
Le migliori università italiane nella classifica europea: dove si posizionano?
Su 685 nomi di università prese in esame dalla classifica QS World University Rankings: Europe 2024, solo 4 università italiane sono entrate nei primi 100 posti, di cui una sola nelle prime 40 posizioni. A guidare le università italiane c’è il Politecnico di Milano, che si piazza in 38esima posizione, con un notevole miglioramento rispetto allo scorso anno, quando si era piazzata al 47esimo posto.
A seguire troviamo l’Alma Mater Studiorum di Bologna al 48esimo posto, La Sapienza di Roma al 66esimo, e l’Università di Padova in 87esima posizione.
Si piazzano vicine, ma oltre la 100esima posizione, invece:
- Politecnico di Torino
- Università di Milano
- Università di Pisa
- Università di Torino
Sotto la 140esima posizione, occupata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i punteggi degli atenei scendono sotto il 50 (nella scala da 1 a 100). Tra le classificate, la peggiore risulta essere l’Università IULM, alla 500esima posizione e con un punteggio di 11,5. Non classificate invece l’Università di Urbino Carlo Bo, l’Università di Bergamo, l’Università dell’Aquila, di Macerata e l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale.
Perché le università italiane sono penalizzate?
Le università italiane non sfigurano di certo per qualità accademica: anzi, il nostro Paese registra il terzo punteggio medio più alto d’Europa per qualità della ricerca. Tuttavia, a penalizzarle sono altri fattori. Il limite principale, infatti, è la scarsa apertura internazionale, accompagnata da un impegno ancora insufficiente verso la sostenibilità e da una debole integrazione con il mercato del lavoro.
Quindi, nonostante siano buoni sia il riconoscimento da parte della comunità scientifica che la reputazione accademica, hanno un peso significativo le criticità legate alle prospettive occupazionali, alla sovraffollamento delle aule e ai disagi strutturali che incidono sull’esperienza degli studenti.
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