Le migliori Università, gli atenei dove conviene iscriversi perché guadagni più soldi

Simone Micocci

12 Giugno 2025 - 17:11

Ecco in quali Università dovresti studiare per uno stipendio migliore in futuro. Il report aggiornato in base ad atenei e facoltà.

Le migliori Università, gli atenei dove conviene iscriversi perché guadagni più soldi

A oggi i titoli di studio universitari restano ancora lo strumento più efficace per assicurarsi uno stipendio dignitoso.

Nonostante la competitività sempre più alta e l’aumento di offerta per lavori che non prevedono una formazione universitaria specifica, chi è laureato può ambire a guadagnare di più degli altri, almeno in media.

Secondo il più recente University Report elaborato dall’Osservatorio Job Pricing sui dati del 2024, i giovani laureati italiani guadagnano in media circa il 39% in più rispetto ai coetanei che non hanno conseguito un titolo universitario, con una retribuzione annua lorda di 41.716 euro contro i 30.063 euro dei non laureati. Un gap che si allarga ulteriormente con l’avanzare dell’età e dell’esperienza professionale, arrivando fino al 58%, segno che l’investimento in formazione superiore tende a ripagare nel tempo.

Naturalmente, non tutti i titoli di studio garantiscono le stesse opportunità economiche. La facoltà scelta e, ancor prima, l’Università in cui ci si laurea giocano un ruolo determinante nel definire le prospettive retributive. Alcuni atenei, per la qualità della formazione offerta, per la specializzazione settoriale o per la loro reputazione consolidata presso le aziende, assicurano ai propri laureati un ingresso nel mercato del lavoro più rapido e remunerativo. Per molti studenti e famiglie, quindi, scegliere l’Università giusta non è soltanto una decisione culturale o geografica, ma un vero e proprio investimento strategico per il futuro.

In questo scenario, risulta utile analizzare quali sono oggi gli atenei italiani che offrono i migliori ritorni economici, e comprendere perché determinati percorsi risultino più premianti di altri in termini di stipendio medio.

Gli atenei che ti permettono di guadagnare più soldi

La scelta del percorso universitario è un momento delicato.

Gli aspetti da prendere in considerazione sono tanti e ogni studente cerca di agire al meglio per il proprio futuro o per ampliare le opportunità di carriera.

Per la stragrande maggioranza dei cittadini è fondamentale capire quali sono le opportunità di lavoro dopo la laurea e quanto vengono pagate, almeno in media. Gli anni universitari rappresentano per molti un vero e proprio investimento professionale che va ben oltre l’arricchimento del proprio bagaglio culturale.

A tal fine conta sicuramente la facoltà scelta, per quanto non bisognerebbe affidarsi soltanto alle statistiche ma mitigare la concretezza con le proprie aspirazioni e attitudini. Come anticipato, però, anche l’ateneo in cui iscriversi può fare la differenza.

A tal proposito, di seguito trovate la tabella con le 20 Università con cui si guadagna di più secondo le statistiche, con la retribuzione annua lorda media dei laureati e lo scostamento percentuale rispetto alla media nazionale retributiva della fascia considerata.

AteneoRal mediaScostamento percentuale
Università Commerciale Luigi Bocconi 41.375 euro 23%
Politecnico di Milano 38.171 euro 14%
LUISS Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli 37.258 euro 11%
Università Cattolica del Sacro Cuore 37.159 euro 11%
Università degli Studi di Napoli Federico II 36.640 euro 9%
Università degli Studi dell’Aquila 36.545 euro 9%
Politecnico di Torino 36.160 euro 8%
Università degli Studi di Roma Tor Vergata 36.152 euro 8%
Università degli Studi di Milano Bicocca 36.074 euro 8%
Università degli Studi di Ferrara 35.953 euro 7%
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 35.857 euro 7%
Politecnico di Bari 35.684 euro 6%
Università degli Studi di Pavia 35.333 euro 5%
Alma mater studiorum Università di Bologna 35.237 euro 5%
Università degli Studi di Verona 35.020 euro 4%
Università Politecnica delle Marche 35.016 euro 4%
Sapienza Università di Roma 35.004 4%
Università Ca Foscari di Venezia 34.805 euro 4%
Università di Torino 34.653 euro 3%
Università degli Studi di Padova 34.512 euro 3%

Perché si guadagna meglio?

Come evidenziato nel report dell’Osservatorio Job Pricing, i risultati emersi vanno interpretati con attenzione, tenendo conto di alcuni elementi strutturali e metodologici che possono influenzarne la lettura. Innanzitutto, è bene sottolineare che gli atenei di dimensioni più piccole non sono stati inclusi nell’analisi per l’assenza di una base statistica sufficientemente ampia e rappresentativa. La mancanza di un campione numericamente adeguato, infatti, rende poco attendibili le medie retributive che potrebbero emergere da questi contesti, e rischierebbe di distorcere le conclusioni generali.

Un ulteriore elemento da considerare riguarda gli atenei fortemente specializzati in ambiti molto settoriali. In questi casi, le retribuzioni dei laureati possono discostarsi anche sensibilmente dalla media nazionale: da un lato, l’elevato grado di specializzazione può garantire sbocchi lavorativi ad alta remunerazione in nicchie di mercato particolarmente richieste; dall’altro, laddove il mercato di riferimento sia più saturo o limitato territorialmente, i laureati potrebbero faticare maggiormente a ottenere condizioni economiche competitive, almeno nei primi anni dopo la laurea.

Accanto a questi aspetti tecnici, vi è poi un fattore altrettanto rilevante: quello della reputazione degli atenei. In Italia, come altrove, il nome dell’Università riportato sul Curriculum Vitae può influenzare la percezione di competenza e affidabilità da parte dei datori di lavoro. Laurearsi in un’università storicamente riconosciuta come autorevole, oppure in un ateneo situato in una grande città dove il tessuto economico e imprenditoriale è più sviluppato, può favorire l’inserimento rapido nel mercato del lavoro e l’accesso a opportunità professionali più qualificate e meglio retribuite. In molti casi, infatti, il percorso lavorativo di un neolaureato comincia proprio nella città in cui ha studiato, rendendo determinanti anche i network accademici, le collaborazioni università-impresa e la vicinanza con i principali centri produttivi.

In sintesi, pur offrendo un quadro d’insieme chiaro e attendibile, queste statistiche devono essere lette alla luce delle specificità territoriali, settoriali e reputazionali che influenzano l’effettiva spendibilità del titolo di studio.

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