Dietro ai mercati record si nasconde una realtà più fragile. L’economista che ha previsto il crollo del 2008 avverte di nuovi rischi in arrivo.
Una crisi più grave del 2008 è alle porte e pochi sembrano davvero preparati. Secondo alcuni indicatori economici stiamo entrando in una fase di vulnerabilità sistemica. Ma cosa significa tutto questo per risparmi e investimenti?
L’economista Fred Harrison, noto per aver previsto la crisi del 2008 grazie alla sua teoria dei cicli immobiliari di 18 anni, parla di “convergenza di crisi” che potrebbero generare caos globale. Non è solo una questione di volatilità dei mercati, ma di una combinazione di diversi fattori che non si vedeva da decenni. Bolle immobiliari gonfiate dalle scelte dei governi, debiti pubblici che crescono senza freni e tensioni geopolitiche sempre più vicine a casa nostra.
Harrison sostiene che la pandemia abbia bruciato le tappe, facendo arrivare il ciclo immobiliare al capolinea e lasciando oggi una scia di squilibri pronta a emergere. E anche se l’economia americana tiene il passo e in Europa si intravedono segnali di stabilità, il sottofondo resta fragile. La vera domanda, per chi risparmia e investe, è se siamo davvero attrezzati ad affrontare uno shock potenzialmente più duro di quello del 2008. [...]
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